Non c’è pace per il popolo dell’Indonesia: dopo il tremendo Tsunami di Natale che ha provocato più di 430 morti e quasi mille feriti, una scossa di terremoto ha sconvolto la provincia di Papua occidentale alle ore 12.33 locali. Secondo le prime stime delle agenzie sismologiche, la scossa è stata di grado M 6.1 sulla scala Richter con un epicentro a circa 55 chilometri a sudest di Manokwari; dalle prime informazioni recepite dall’Agenzia per la Gestione delle Calamità Naturali Sutopo Purwo, il terremoto che sta facendo tremare mezza Indonesia non avrebbe provocato la formazione di onde anomale. «L’ipocentro è stato localizzato ad una profondità di 26 chilometri», fa sapere l’agenzia che non riporta notizie di morti o feriti per il momento.



L’INDONESIA IN GINOCCHIO DOPO LO TSUNAMI DI NATALE

L’Indonesia è già in ginocchio per il devastante Tsunami di Natale, provocato dall’eruzione del vulcano Krakatoa e dalle altissime onde anomale che hanno ovviamente anche generato diversi terremoti di media intensità (non devastanti come quello invece occorso stamattina, ora italiana). L’agenzia indonesiana per la gestione dei disastri ha innalzato giusto ieri sera l’allerta da 2 a 3 (sui 4 totali della scala) per il rischio di un nuovo maremoto dopo quello tragico del 22 dicembre scorso. L’attività del vulcano Krakatoa e del “figlio” Anak prosegue senza soste, con la conta dei morti e dei feriti che purtroppo aumenta ogni giorno di più. «C’è il rischio di nuove eruzioni – è stato il monito del portavoce della protezione civile indonesiana, Sutopo Purwo Nugroho -. Le persone nelle vicinanze del vulcano possono essere colpite da rocce, materiale piroplastico o ceneri».

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