“Il velo sotto ai miei piedi” è il coraggioso slogan che sta girando in queste ore sotto forma di hashtag sui social network insieme ad altri come #NoHijabDay and #FreeFromHijab. Sebbene il Corano non dica che le donne islamiche devono indossare un velo e soprattutto uscire di casa coperte dalla testa ai piedi, molti stati islamici hanno adottato questa tradizione che in pratica è solo una forma per schiacciare ogni diritto delle donne, per tenerle sottomesse e non permettere loro di esprimersi in alcun modo. Gli slogan invece che stanno girando in Rete sono il messaggio di rivolta di alcune donne soprattutto saudite, sfidando la sharia e la legge che le costringe a non apparire. Insieme allo slogan foto dove il velo appare sotto ai piedi oppure fuori dal finestrino di una macchina sventolato all’aria aperta.
UCCISE PERCHE’ RIFIUTANO IL VELO
Altri post sono delle testimonianze: “Quando decisi di togliermi il niqab la reazione di mia madre fu che non mi avrebbe mai perdonato. Rimasi ferma nella mia decisione subendo mesi di insulti e di minacce da parte sua. Non è stata una scelta per me e non lo è per molte altri ragazze del mio paese”. In paesi come Arabia Saudita e Iran si può venir arrestate, uccise, condannate per non indossare l’hijab, cosa che segretamente le donne fanno rischiando di venir arrestate. Molte le donne musulmane che vivono in paesi occidentali che stanno mostrando la loro solidarietà. Una che vive in Canada ha scritto come “anche qui si può venir uccise se non si indossa il velo, come successo a una ragazzina di 16 anni da parte della sua famiglia”. Storie che conosciamo anche noi, come la ragazza musulmana uccisa dal padre e dalla madre in provincia di Bergamo perché “vestiva alla occidentale”.