Safia Askarova era una giovane promessa del nuoto mondiale. A soli 16 anni aveva già vinto una medaglia d’argento per la Russia. Il fidanzato ha messo fine a tutte le sue speranze e i suoi sogni con trenta coltellate. Lei aveva comunicato da poco a Nikita Malygin di voler mettere fine alla relazione per poter dedicare tutto il proprio tempo alla preparazione atletica e agli allenamenti, ma lui ha perso il controllo e lo scorso 23 dicembre l’ha uccisa brutalmente nella città russa di Togliatti. Trenta coltellate a petto, addome e collo. Così il giovane, anche lui aspirante nuotatore, l’ha uccisa. Safia voleva concentrarsi sulla sua carriera sportiva perché il suo sogno era partecipare alle prossime Olimpiadi. Avrebbe fatto di tutto per riuscirci. Il corpo senza vita della 16enne è stato trovato in un cantiere abbandonato. Accanto c’era anche il coltello insanguinato. Il killer è stato fermato subito e poi ha confessato nel corso dell’interrogatorio preliminare. «Non volevo farle del male. Volevo solo parlare con lei e convincerla a rimanere insieme».
SAFIA ASKAROVA, 16ENNE UCCISA CON 30 COLTELLATE DAL FIDANZATO
Il fidanzato di Safia Askarova è stato arrestato mentre le forze dell’ordine proseguono le indagini sull’accaduto. In Russia si sta parlando molto di questa storia terribile e della fine di questa giovanissima atleta. «Ho perso il controllo. Ho tirato fuori il mio coltello e l’ho colpita, non riesco neanche a ricordare dove esattamente». Così il fidanzato assassino ha confessato l’omicidio agli inquirenti. Inoltre, amici della coppia hanno raccontato che Nikita Malygin nutrisse una profonda gelosia per Safia, sia perché non riusciva ad ottenere gli stessi successi a livello agonistico sia perché la vedeva interessata ad un altro. Il ragazzo ha poi raccontato di non essersi reso conto di quello che aveva fatto se non quando stava tornando a casa. A dare l’allarme per la scomparsa di Safia Askarova i genitori della ragazza, preoccupati perché non tornava a casa dopo essere uscita per fare un po’ di shopping e perché il cellulare risultava sempre staccato.