Anche gli Stati Uniti osservano con attenzione i gilet gialli e i tumulti delle ultime settimane in Francia. A riguardo va sottolineato un’uscita del presidente Donald Trump, che ha ri-twittato un post di Charly Kirk, fondatore e presidente del movimento studentesco conservatore Tpusa: «Nella Francia socialista – si legge – ci sono tumulti perché la sinistra radicale aumenta le tasse. L’America sta avendo un boom, l’Europa sta bruciando». Il tycoon è galvanizzato dalle accese proteste transalpine, convinto sempre di più che la sua politica basata sull’America First sia la strategia migliore. Se Trump gongola, Macron precipita, con i sondaggi che danno ormai lo stesso presidente francese al 20% di consensi, alla luce delle manifestazioni delle ultime settimane: da una parte ci sono i gilet gialli, che hanno nel mirino il governo, dall’altra vi è il resto della Francia, che non si è sentita protetta in questi weekend di proteste, come confermato anche dai numerosi feriti e soprattutto dalle quattro vittime. Per di più lo stesso Macron deve fronteggiare una nuova crisi interna allo stesso governo, visto che la sua mossa di concedere “qualcosa” ai gilet gialli, non è stata approvata da tutti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GILET GIALLI: SENATO CONTRO IL GOVERNO
Dopo i Gilet Gialli anche il Senato francese si schiera contro il Governo con diversi parlamentari che lamentano la “mezza decisione” presa oggi da Philippe in merito allo stop delle tasse sull’energia e i carburanti. «Assolutamente insufficiente la moratoria annunciata da Philippe. Si tratta di una proposta che è ben al di sotto di ciò che il movimento dei gilet gialli vuole», spiega il senatore Bruno Retailleau (Repubblicani) appellandosi, assieme ad altri colleghi parlamentari bipartisan, al Presidente Emmanuel Macron «lo invitiamo a prendere decisioni forti e non mezze decisioni, non dobbiamo più nasconderci». Eric Drouet, come del resto anche Jacline Mouraud, sono considerati i leader “iniziatori” del movimento coi giubbotti gialli e non credono fino in fondo al congelamento sulle tasse compiuto dall’Eliseo: per questo manifesteranno ancora sabato prossimo, «E’ l’unico modo per mostrare che la maggior parte dei gilet gialli non è assolutamente d’accordo con le misure annunciate e che continueremo fin quando non ci sarà un vero cambiamento». Viene mandato però un richiamo forte per evitare violenze e scene di guerriglia urbana come invece visto già troppe volte in questa complessa e strana vicenda transalpina. (agg. di Niccolò Magnani)
MANIFESTANTI VS GOVERNO: “MORATORIA NON BASTA, SABATO IN PIAZZA”
Nonostante l’evidente passo indietro da parte del Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, e del suo Primo Ministro, Edouard Philippe, che avevano annunciato uno stop delle tasse sulla benzina con una moratoria, si va nuovamente verso il muro contro muro tra il Governo e i gilet gialli in Francia. Infatti, oggi è saltato l’incontro tra Philippe e alcuni dei rappresentati del movimento nato nelle periferie dell’Esagono come peraltro annunciato ieri dato che sono state giudicate “insufficienti” le offerte arrivate loro. Dunque non sarà la suddetta moratoria ad aiutare a sospendere almeno gli scontri ed è probabile che, come annunciato da parte degli stessi gilet gialli, migliaia di persone possano tornare in piazza già sabato prossimo, facendo tremare ai polsi all’opinione pubblica e alle forze dell’ordine se si ripensa agli scontri avvenuti a Parigi lo scorso weekend. (agg. di R. G. Flore)
RINVIATA GARA DEL PSG
I gilet gialli riescono anche a “rinviare” una partita della Ligue 1, il principale campionato di calcio di Francia. Come riferito poco fa dal Twitter ufficiale del torneo transalpino, la sfida in programma al Parco dei Principi di Parigi fra il Paris Saint Germain e il Montpellier è stata rinviata a data da destinarsi: «Inizialmente prevista per sabato – il cinguettio della Ligue 1 – la partita fra il PSG e il Montpellier (17esima giornata della Ligue 1, è stata rinviata a data da destinarsi». Il match si doveva disputare sabato 9 dicembre alle ore 16:00, ma visti i disordini delle ultime due settimane nella capitale francese, si è preferito rinviarla. E’ probabile che la sfida si disputi in settimana, giorno in cui i gilet gialli non scendono in piazza per ovvie ragioni, anche se la sensazione circolante è che dopo l’annuncio del governo riguardante lo stop dell’aumento delle tasse sulla benzina, alla fine le proteste dei gialli possano affievolirsi nelle prossime settimane. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GILET GIALLI: IL GOVERNO CEDE SULLA BENZINA
Alla fine i Gilet Gialli sembrano aver vinto la battaglia (ma non è detto la guerra): il Premier Eduard Philippe ha parlato poco fa alla Francia spiegando «Bisognerebbe essere sordi o ciechi per non vedere o sentire la collera dei francesi, ne misuro la forza e la gravità», premette il Presidente del Consiglio che annuncia subito dopo lo stop alla tassa sulla benzina e agli aumenti sul fronte energetico. «Nessuna tassa merita di mettere in pericolo l’unità della nazione; oltre alla moratoria sulle accise del carburante, le tariffe di elettricità e gas non aumenteranno questo inverno». Il Governo Macron-Philippe mira così a non aumentare ulteriormente la tensione altissima per gli scontri con i giubbotti gialli da ormai quasi un mese in tutta la Francia: «Il governo non accetta le violenze contro le forze dell’ordine, i monumenti nazionali, gli edifici pubblici, i negozi. Voglio dire nel modo più chiaro che gli autori di questi atti sono ricercati e saranno puniti», ha concluso poi Philippe, «Se sabato ci sarà una nuova manifestazione va dichiarata e svolta nella calma. Il governo farà tutto il possibile per far rispettare la legge e l’ordine pubblico». (agg. di Niccolò Magnani)
NIENTE INCONTRO COL GOVERNO: “PROBLEMI DI SICUREZZA”
Alla fine hanno vinto i gilet gialli. Il governo ha infatti deciso di annunciare una moratoria per qualche mese sull’aumento delle tasse dei carburanti, soddisfacendo quindi le richieste dei manifestanti. Sono state previste altre misure durante una riunione di ieri sera all’Eliseo, che saranno comunicate nei prossimi giorni. Non ci sarà invece l’incontro fra il governo e i gilet gialli annunciato per la giornata di oggi, per motivi di sicurezza. Al vis-a-vis con l’esecutivo avrebbe dovuto partecipare anche Jacline Mouraud, uno dei portavoce del movimento, che però nelle scorse ore è stata minacciata di morte con varie intimidazione via social da altri esponenti degli stessi gilet: «Fino alle 23.10 di ieri sera – ha dichiarato la stessa Mouraud – era in programma che noi andassimo a Matignon. Ma ci sono stati appelli per impedirci di andare: se prendessi il treno correrei il rischio di essere riconosciuta». In Francia è scoppiato il caos, e oltre alle proteste devastanti dei gilet gialli, sono scesi in piazza anche gli studenti, per manifestare il loro dissenso alla riforma dell’istruzione, nonché i soccorritori delle ambulanze, che ieri hanno bruciato simbolicamente un proprio mezzo di fronte al Palais Bourbon, sede dell’Assemblea Nazionale a Parigi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GILET GIALLI: MORATORIA SUI CARBURANTI
C’è una quarta vittima causata dalle proteste dei gilet gialli. Dopo l’automobilista morto in un incidente nella giornata di sabato scorso, una donna ha perso la vita a Marsiglia ieri, lunedì 3 dicembre. A darne notizia è stato in queste ore France Info, che racconta di come una signora anziana di 80 anni, residente in viale di La Canebiere, sia stata colpita al volto da alcuni frammenti di una granata lacrimogena, mentre stava chiudendo le persiane del proprio appartamento. La signora è stata immediatamente ricoverata in ospedale, ed è poi deceduta in sala operatoria a seguito delle gravi ferite riportate. Si attende comunque l’autopsia per confermare la correlazione fra i disordini marsigliesi e il decesso della stessa anziana, e soprattutto, si sta cercando di capire se la granata sia stata lanciata dalla polizia o dai gilet gialli. La situazione in Francia inizia a destare non poca preoccupazione, sia per via dei numerosi scontri che si sono verificati negli ultimi tre weekend, che hanno portato appunto a quattro vittime, ma anche a migliaia fra feriti e arrestati, sia per via del fatto che la benzina sta seriamente iniziando a scarseggiare a causa dei blocchi dei depositi di carburante.
GILET GIALLI: QUARTA VITTIMA
Caos lungo il confine con la Spagna visto che le autorità locali stanno razionando la benzina, come riferisce Il Messaggero, e le code sulle autostrade hanno raggiunto addirittura 19 chilometri. Anche per questo il primo ministro francese Edouard Philippe annuncerà a breve una moratoria sull’aumento delle tasse sui carburanti, una decisione presa nelle scorse ore dall’esecutivo Macron, che ha appunto l’obiettivo di ammorbidire la posizione dei Gilet Gialli, che ormai da tre settimane stanno mettendo la Francia a ferro e fuoco. Così facendo, gli esponenti del governo sperano di iniziare una trattativa per avviare un dialogo positivo. Stando a quanto scrive Repubblica, pare che l’Eliseo sia pronto ad annunciare altre misure per placare gli animi, dopo una riunione tenutasi nella serata di ieri.