Grande paura in Nuova Caledonia, dove questa mattina è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 7.5, seguita poco dopo da un sisma d M 6.6 a 200 chilometri dall’isola di Marè. Le forze di sicurezza hanno ritirato l’allarme Tsunami diramato in un primo momento, con le autorità preoccupate dalla formazione di onde altissime. Come sottolineato da Repubblica, i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio geologico americano Usgs, il sisma ha avuto il suo ipocentro a circa 15 km di profondità ed epicentro 168 km a est di Tadine. La situazione è monitorata dalle autorità, con i residenti che vivono con la paura di nuove scosse e di un possibile devastante tsunami. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“INTENSITA’ TSUNAMI IN DIMINUZIONE”

Le due forti scosse di terremoto che hanno fatto tremare oggi la Nuova Caledonia, con un’intensità rispettivamente di magnitudo 7.5 e 6.6 avevano fatto temere naturalmente per l’esordio di uno tsunami particolarmente intenso. Fortunatamente però, nelle ultime ore l’allerta è stata revocata come spiegato dalla protezione civile locale che ha annunciato: “l’intensità dello tsunami è in forte diminuzione”, smentendo i rischi per la popolazione. Il sisma non ha fatto registrare alcuna vittima nonostante l’alta magnitudo. L’allerta tsunami molto temuta è stata tuttavia revocata definitivamente alle ore 18.20 locali dopo che gli esperti hanno segnalato la presenza di onde la cui altezza massima misurava “solo” due metri. In seguito alla prima scossa, come spiega Il Messaggero, era stato il Pacific Tsunami Warning Center a confermare la presenza di onde fino a tre metri che avrebbero colpito alcune aree costiere della Nuova Caledonia e di Vanuatu. La  situazione, tuttavia, sembra ora essere tornata alla normalità. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



RIENTRATO ALLARME TSUNAMI

E’ fortunatamente rientrato l’allarme tsunami in Nuova Caledonia. Dopo i due terremoti di questa mattina, con una scossa di 7.5 gradi sulla scala Richter e una successiva di 6.6, le autorità avevano diramato un allarme per un’onda anomala, invitando la popolazione locale ad abbandonare immediatamente la costa, allontanandosi di almeno 300 metri dal mare. Alla fine un mini tsunami si è verificato, con onde di circa due metri che non hanno comunque provocato alcun danno ne tanto meno delle vittime o dei feriti. La protezione civile locale ha fatto sapere che: «Le osservazioni e i rilievi sul terreno confermano che l’intensità dello tsunami è in forte diminuzione e che non presenta gravi rischi per la popolazione», aggiungendo la revoca dell’allerta dalle ore 18:20 locali. Stando a quanto specificato da Erick Backes, direttore della protezione civile, le onde hanno avuto un’ampiezza massima di circa 1.2/due metri, e si sono formate sull’isola di Pins e a Maré. L’allerta tsunami, diramata subito dopo il sisma, è durata circa tre ore, ed ha riguardato tutta la costa est dell’arcipelago situato nell’oceano pacifico. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



DOPPIA SCOSSA IN NUOVA CALEDONIA

La Nuova Caledonia è stata scossa da un devastante terremoto. Nella mattinata di oggi, 5 dicembre, si sono verificate due forti scosse: la prima alle ore 5:18 in Italia (quando erano le 15:18 locali), di 7.5 gradi sulla scala Richter. Una scossa con epicentro a 168 km a est di Tadine, al largo delle coste della Nuova Caledonia, isola del Pacifico meridionale facente parte della Francia. La seconda scossa è stata invece di magnitudo 6.6 ed è stata registrata dall’Us Geological Survey alle ore 7:43 italiane, a 192 chilometri di Tadine, sulle isole della Lealtà. I due ipocentri sono stati di 15 e 10 chilometri, e le due scosse hanno indotto il Pacific Tsunami Warning Center a diramare un’allerta tsunami, con onde previste fra gli uno e i tre metri sulle coste della Nuova Caledonia e di Vanuatu, e fino ad un metro per le isole Figi: «Sulla base dei parametri sismologici preliminari – fa sapere il PTWC – pericolose onde di tsunami sono possibili sulle coste entro 1.000 chilometri dall’epicentro del terremoto».

TERREMOTO IN NUOVA CALEDONIA: PAURA TSUNAMI

Nel contempo l’allerta civile locale ha invitato la popolazione ad abbandonare immediatamente la costa, allontanandosi di almeno trecento metri dalla riva proprio per evitare di imbattersi in un’eventuale onda anomala come “riflesso” del recente terremoto. Dopo le due scosse registratesi nel giro di circa due ore e mezza, i sismologi hanno segnalato una serie di movimenti di assestamento, fra cui altri due terremoti importanti di magnitudo 5.9. La Nuova Caledonia, che a inizio mese di novembre ha votato “no” all’indipendenza dalla Francia, si trova nella cosiddetta ring of fire, quella che noi comunemente chiamiamo cintura di fuoco, un’area nell’oceano Pacifico dove i terremoti come quello di oggi sono spesso e volentieri frequenti. L’ultima volta che quella zona del mondo ha tremato, è stato a novembre del 2017, con una scossa di “soli” 5.9 gradi.