Donald Trump nomina William Barr nuovo Segretario del Dipartimento di Giustizia: è stato lo stesso Presidente degli Stati Uniti a confermare ai reporter che sarà il 68enne politico e avvocato che già aveva ricoperto questo incarico, dal 1991 al 1993 durante l’amministrazione del recentemente scomparso George H. W. Bush, il successore del dimissionario (o meglio indotto alle dimissioni dall’inquilino della Casa Bianca) Jeff Sessions quale Procuratore Generale USA. Nell’ultimo mese, tuttavia, il ruolo era stato occupato pro tempore da Matthew Whitaker in attesa che Trump si pronunciasse. E non si tratta certo di una nomina di poco conto dato che Barr si troverà subito tra le mani una patata bollente quale quella delle indagini circa le presunte ingerenze russe sul voto americano nell’autunno del 2016 e che videro trionfare il candidato repubblicano a sorpresa sulla rivale democratica Hillary Clinton.
LA CARRIERA DI WILLIAM BARR
Come detto, William P. Barr, un avvocato di tendenze conservatrici e che era stato chiamato a presiedere il Dipartimento di Giustizia da George Bush senior, viene definito dalla stampa americana come “critico” in merito ad alcuni aspetti del suddetto Russia-gate a dovrebbe rappresentare per Trump una figura maggiormente gradita rispetto a quel Sessions che proprio The Donald aveva portato a dimettersi dopo che lo stesso Dipartimento era stato sovente oggetto degli strali del Presidente. Per questo motivo, al momento, c’è curiosità di capire come Barr affronterà il caso: il 68enne originario di New York, come detto, ha servito l’amministrazione Bush nei primi Anni Novanta, scegliendo in seguito di tornare nel settore privato dopo l’esperienza governativa, e occupandosi anche di dossier scottanti nel corso degli ultimi anni.