Angela Merkel ha salutato il Cdu e la Germania in occasione del 31esimo congresso nazionale del partito conservatore tedesco. Lo ha fatto alla fiera di Amburgo, tenendo un discorso a chiusura dell’evento che è stato applaudito, con annessa standing ovation, per almeno 10 minuti di fila. La cancelliera della Germania si è congedata così (resterà comunque in carica fino a fine mandato, 2021), dinanzi al suo partito, dinanzi al suo popolo, dinanzi alla Germania: «Ho sempre servito il mio partito e il mio Paese con una grande gioia nel cuore – un passaggio del suo discorso – é stato un grande onore poterlo fare». Quindi un monito in vista del futuro: «Essere conservatori oggi non significa solo conservare, guardare al passato, sedersi sugli allori o rinchiudersi all’interno dei propri confini nazionali». La leader uscente dell’Unione cristiano-democratica ha aggiunto: «L’Europa di oggi non può essere dipinta in bianco e nero. Il mondo è complesso, ha tante, tantissime sfumature e per risolvere le sfide bisogna continuamente rinnovarsi, essere aperti, trovare le risposte giuste pur rispettando tradizioni e valori». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ELETTA LA “NUOVA” MERKEL
In un certo senso, una sorta di Angela Merkel succede ad Angela Merkel, quella originale, dopo 18 anni ai vertici della Cdu, di cui molti trascorsi anche come Cancelliera: per il partito dei cristiano-democratici tedeschi oggi è un giorno storico, dato che nel Congresso che ha salutato di fatto la politica che ha scritto la storia della Germania nel nuovo millennio a succederle è quella che in fondo era la sua favorita, e che, anche se non di molto più giovane (l’ex governatrice del Saarland ha infatti 56 anni), è da molti vista come una versione “mini” e leggermente più soft della Merkel. Con 517 voti su 1001 delegati totali, Annegret Kramp-Karrenbauer è la nuova leader della Cdu, sconfiggendo quel Friedrich Merz considerato il delfino di Wolfgang Schauble e che qualcuno temeva avrebbe spostato il partito, tradizionalmente su posizioni moderate, più a destra. Ad ogni modo lo sconfitto ha accettato il risultato parlando di un grande “esercizio di democrazia” e che nonostante abbia dovuto soccombere nel ballottaggio con la rivale si è divertito. Non solo: Merz ora anche promesso lealtà alla Kramp-Karrenbauer, spiegando che da adesso si metterà a sua disposizione per il bene della Cdu che quindi resterà su posizioni centriste e che, chissà, potrebbe persino portare ad alcune aperture da parte del principale partito tedesco su posizioni tradizionalmente poco “digeribili” per la stessa ala conservatrice dei cristiano-democratici. (agg. di R. G. Flore)
LA KRAMP KARRENBAUER E’ LA NUOVA LEADER
Nel giorno dell’addio di Angela Merkel, che era al passo d’addio dopo 18 anni al vertice della Cdu, il Congresso del partito tedesco ha scelto colei che sarà a succedere alla storica Cancelliera e ancora una volta l’assemblea ha optato per una donna: battendo quel Friedrich Merz che era il “delfino” oltre che candidato favorito da Wolfgang Scaheuble, Annegret Kramp-Karrenbauer ha vinto col 45% dei consensi, staccando di 6 punti l’avversario nel ballottaggio che li ha visti protagonisti dopo che il terzo incomodo, Jens Spahn, si era fermato a solo il 15.72% dei consensi. E la scelta della Kramp-Karrenbauer rappresenta a suo modo una scelta all’insegna non delle rotture o dello spostamento a destra del partito, come sarebbe stato con Merz, dato che la politica è stata governatrice della Saar ed ex segretaria della Cdu ma soprattutto rappresenta l’anima moderata dei cristiano-democratici come lo è stata per quasi un ventennio la Merkel. (agg. di R. G. Flore)
SFIDA A 3 PER LA SUCCESSIONE
15 minuti di standing ovation: Angela Merkel conclude così, con il suo ultimo discorso da leader Cdu, la lunga guida di oltre 18 anni al vertice del Partito conservatore: «Percepiamo tutti che oggi sarà un congresso di partito speciale», spiega commossa la Cancelliera che rilancia ai 1001 delegati «Abbiamo tutti insieme un obiettivo: vogliamo che la Cdu sia un forte partito popolare del centro, e che sia in grado di garantire la giusta offerta per il futuro del nostro Paese». Secondo la Merkel, la Cdu ancora per l’immediato futuro ha il compito di difendere i valori della società liberale ma per farlo bisogna mantenere quella «letizia del cuore» decisiva per affrontare le sfide sociali e nazionali, dato che la «politica è anche vedere con gli occhi degli altri». Un’eredità pesantissima quella che attende i tre possibili sostituti alla guida della Cdu dopo l’addio della Merkel, che ancora in conclusione del suo ultimo discorso affronta le principali sfide del prossimo periodo medio-futuro in Germania: «la radicalizzazione del discorso politico per effetto del populismo, con toni sempre più urlati, la minaccia al multilateralismo e le guerre commerciali» ma anche clima, guerre e terrorismo che producono l’enorme flusso di profughi che mette «alla prova l’Europa».
CONGRESSO CDU, SI ELEGGE IL POST-ANGELA MERKEL
A prescindere da come finirà il Congresso Cdu che oggi elegge ufficialmente il nuovo presidente dopo le dimissioni di Angela Merkel, la giornata di oggi segna una svolta storica per la Germania (e non solo, ndr): chi sarà l’erede della Cancelliera più longeva della storia moderna dell’Europa all’interno di quel partito dell’Unione Cristiano Democratica che ancora oggi regge le sorti del Governo di Berlino, pur con l’appoggio della “Grosse Koalition” con l’Spd? I 1001 delegati riuniti oggi in Congresso ad Amburgo sono chiamati per prima cosa ad eleggere il nuovo Presidente della Cdu che presumibilmente sarà anche il candidato alla Cancelleria nel 2021 (sempre che regga l’attuale Governo Merkel fino a scadenza naturale, per nulla scontato viste le forti spinte anti-conservatori che potrebbero esplodere nelle Elezioni Europee 2019). Sono tre i principali candidati a provare la pesante eredità della Cancelliera conservatrice: l’attuale segretario generale del partito, Annegret Kramp-Karrenbauer (detta anche AKK); l’ex capogruppo dell’Unione (Cdu-Csu) Friedrich Merz; il ministro della Sanità Jens Spahn.
CHI SARÀ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA CDU?
18 anni di guida e oggi lascia lo scettro ufficialmente: Angela Merkel a fine ottobre aveva spiegato nella svolta “storica”, «Non mi ricandido alla presidenza della Cdu, serve un nuovo percorso». Oggi però i tre sul palco del Congresso dei Cristiano Democratici proveranno a lanciare il loro ultimo guanto di sfida prima del voto, atteso per il primo pomeriggio, che porterà poi al risultato ufficiale in attesa per la prima serata. I due favoriti che si sfideranno fino all’ultimo voto dei delegati sono la fedelissima “delfina” della Merkel, l’AKK braccio destro in questi ultimi anni per la Cancelliera e scelta già designata dai vertici “alti” del Partito; l’altro è il rivale storico interno alla Cdu per le Merkel, quel Merz pupillo di Wolfgang Schäuble (attuale presidente del Bundestag ed ex Ministro delle Finanze durissimo nei precedenti Governi Merkel) ma anche politico di lungo corso che per molti non rappresenta una vera e propria “novità” da lanciare al popolo tedesco per le prossime Elezioni Federali. Dalla sua però, rispetto alla Kramp-Karrenbauer, ha nel proprio programma l’idea di tornare a un approccio più conservatore, meno moderato e aperto ai compromessi nei confronti della sinistra come nelle ultime reggenze Merkel sia in campo nazionale che a livello internazionale con l’asse “spinto” con Emmanuel Macron.