L’invito a Pyongyang da parte di Kim Jong-un nei confronti del presidente della Corea del Sud è il passo decisivo per riportare il dossier Corea del Nord alla stabilità? La risposta è negativa, purtroppo. Quello nordcoreano, infatti, perché si possa sperare in una pace duratura fra le due Coree, deve essere soltanto il primo di una lunga serie di passi tesi al raggiungimento di un clima di reciproca fiducia tra le parti. Lo si intuisce dalla risposta all’invito di Moon Jae-in, il leader sudcoreano che ha risposto alla proposta sottopostagli dalla sorella del dittatore Kim con cortesia, ma non con un “sì” deciso. Come riferisce La Repubblica, Moon ha chiesto di creare “le giuste condizioni” per tale visita, caldeggiando Kim Jong-un affinché ripristini il dialogo con Washinghton. Il suo portavoce, infatti, ha precisato che è “assolutamente necessario che il Nord e gli Stati Uniti inizino rapidamente i colloqui”. (agg. di Dario D’Angelo)
KIM SCRIVE A MOON, “VIENI IN COREA DEL NORD”
Continua il dialogo tra le due Coree. Kim Jong-un ha invitato il presidente sudcoreano Moon Jae-in a raggiungerlo a Pyongyang per un summit. L’invito è arrivato tramite la sorella del leader nordcoreano Kim Yo jong. In tv si è vista infatti posare sul tavolo dei colloqui una cartellina blu con il sigillo, all’interno del quale c’era un documento dove il Maresciallo auspica un miglioramento delle relazioni. Dopo la storica stretta di mano allo studio olimpico di PyeongChang durante la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali e la sfilata dei due Paesi sotto la stessa bandiera, la diplomazia continua a lavorare per una normalizzazione dei rapporti. Stando alle fonti ufficiali Kim Jong-un ha espresso il desiderio di incontrare «il prima possibile» il leader della Corea del Sud. Quest’ultimo intanto durante i colloqui ha esortato la controparte ad impegnarsi attivamente per la ripresa dei contatti con gli Stati Uniti. Negli ultimi mesi la tensione era arrivata a livelli pericolosi tra scenari di guerra e continue provocazioni con lanci di missili da parte del Nord. Per Moon il disgelo è una corsa contro il tempo: gli serve un risultato concreto, perché gli Usa incombono.
ATTACCO INFORMATICO DURANTE LA CERIMONIA DELLE OLIMPIADI
Nella giornata di ieri però c’è stato anche il giallo relativo all’attacco informatico avvenuto durante la cerimonia dei Giochi invernali di PyeongChang. Lo ha comunicato il comitato organizzatore, spiegando che gli hacker hanno provocato il malfunzionamento dei televisori collegati a internet presso il centro stampa. Sono stati subito spenti i server per scongiurare ulteriori danni ed è stato bloccato il sito delle Olimpiadi. I telespettatori che avevano acquistato i biglietti per le gare non hanno quindi potuto stampare le loro prenotazioni. Nella mattinata il sito è poi tornato online. Il comitato organizzatore ha spiegato che «per alcune ore abbiamo avuto problemi ai nostri sistemi ieri sera. Ma non hanno interrotto alcun evento, e non hanno avuto effetti sulla sicurezza di atleti e spettatori». Quindi ha assicurato che «tutto adesso sta funzionando bene come previsto. Gli esperti di informatica stanno lavorando per tenere sotto controllo i sistemi».