Continuano ad arrivare preoccupanti voci dal Perù, dove Machu Picchu sembra essere a rischio per una crepa lunga due metri che fa temere lo sprofondare del sito archelogico. Nel 2007 il posto è diventata una delle Sette meraviglie del mondo moderno, nuova elezione che rinnova il mondo antico e visioni che risalgono al III secolo a.C. Tra i vincitori di questo concorso abbiamo oltre a Machu Picchu anche Petra in Giordania, la Grande muraglia cinese, il Colosseo, Chichen Itza a Yucatan in Messico, Taj Mahal ad Agra in India e il Cristo redentore a Rio de Janeiro in Brasile. Erano tante altre le finaliste che vanno comunque citate e cioè l’Acropoli di Atene in Grecia, Alhambra a Granada in Spagna, Angkor Wat in Cambogia, la Torre Eiffel, la Basilica di Santa Sofia a Istanbul in Turchia, Kiyomizu-dera a Kyoto in Giappone, Moal in Cile, il Castello di Neuschwanstein a Fussen in Germania, la Piazza Rossa di Mosca in Russia, la Statua della Libertà, Stonehenge, il Teatro dell’opera di Sidney e Timbuctù. Sicuramente la speranza è che ci sia una soluzione per salvare Machu Picchu. (agg. di Matteo Fantozzi)
POTREBBE SPROFONDARE TUTTO?
Il Machu Picchu rischia di sparire a breve dalla faccia della terra. Il noto sito archeologico di origini inca, presente in Perù, in Sud America, potrebbe venire inghiottito a seguito di un disastro idrogeologico che si è abbattuto in queste ore proprio in quelle zone della terra. In poche parole si è aperta una crepa lunga due chilometri proprio nella zona della valle dell’Urubamba, che ha messo a serio repentaglio la vita di 90 famiglie locali che abitano nelle campagne di un paese situato nel distretto di Ilusco. La causa di tale voragine apertasi nel terreno della regione montuosa di Cusco, va ricercata nel cambiamento climatico degli ultimi anni, nonché nelle alluvioni che si sono abbattute in quelle zone in queste settimane, e infine, nel continuo disboscamento per creare delle zone coltivabili.
UNA ZONA DISTRUTTA
Stando a quanto raccolto dai media locali, sarebbero già 37 le case crollate, con la provincia di Chumbivilcas che starebbe letteralmente affondando nel terreno sottostante. Un vero e proprio disastro, con il centro sanitario che sarebbe già crollato, e con ben 300 metri di strada distrutta. Una situazione in netto peggioramento, che potrebbe appunto toccare anche il Machu Picchu, e non finisce qui, perché secondo gli esperti geologi di Cusco, vi sarebbero ben 53 faglie dormienti, che potrebbero quindi risvegliarsi in qualsiasi momento causando altre distruzioni. Non è la prima volta che questo fenomeno si verifica da quelle parti, visto che già nel 2012 si erano avuti segnali in tal senso. La profondità della faglia era inizialmente di 7 metri, ma ora ha già raggiunto gli 11 metri.