Non solo la Gran Bretagna, ma altri tre paesi tra cui Usa, Francia e Germania hanno puntato fortemente il dito contro Mosca per il caso Skripal, l’ex spia russa avvelenata. Secondo i quattro, come spiega l’agenzia di stampa Ansa, “la mancata risposta della Russia alle legittime richieste del Regno ne sottolinea la responsabilità”. Di contro però Mosca, tramite il ministro degli Esteri Serghei Lacrov, avrebbe continuato ad attaccare Londra, come testimoniato dalle sue parole rilasciate alla Tass: a sua detta infatti, Londra avrebbe agito contro la Russia per via della “complicata situazione” in cui il governo britannico si trova, non essendo in grado di mantenere le promesse sulla Brexit. Dunque, la vera motivazione dello scontro sarebbe questa. “Mi pare ovvio”, avrebbe aggiunto Lavrov ribadendo come le scelte di Londra vadano a riflettere “la disperazione del governo britannico poiché non è in grado di rispettare le promesse fatte sull’uscita dall’Unione Europea”. Il ministro ha poi ribadito la sensazione di una “russofobia” rimarcando come sia pronto a riprendere i contatti con l’Unione europea quando “i nostri vicini europei perderanno interesse a seguire le tendenze russofobe americane, incluse sanzioni e provocazione. E certamente quando perderanno interesse a sostenere le scandalose azioni che adesso sta adottando il governo britannico” sul caso Skripal”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NOTA CONGIUNTA DELL’OCCIDENTE: “RUSSIA IRRESPONSABILE”

Il caso dell’ex spia russa avvelenata sembra coinvolgere non solo Russia e Londra con le minacce reciproche ma anche l’intero occidente. La replica da parte di Usa, Francia e Germania non si è fatta attendere e in una nota congiunta ha fatto sapere: “L’attacco del 4 marzo è il primo caso di uso offensivo di un agente nervino in Europa dalla seconda guerra mondiale, ed è un attacco alla sovranità del Regno Unito”. La Russia è stata definita “irresponsabile” e la domanda posta al Paese è quella di dare risposte chiare a tutte le domande relative all’attacco a Salisbury. A concordare, come riporta anche Il Fatto Quotidiano è la Nato che parla di “Minaccia alla sicurezza internazionale e alla pace, violate le norme”. per Boris Johnson le prove contro la Russia sono ormai “schiaccianti” ma soprattutto, dalla nota congiunta dei quattro paesi occidentali sembra emergere sempre di più l’accusa al Cremlino di un attacco terribile e che avrebbe potuto mettere seriamente a rischio “molte vite innocenti di cittadini britannici” condannando l’uso di un agente nervino “per la prima volta in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



USA SOLIDALE CON LONDRA

L’intenzione della Russia di voler espellere presto dei diplomatici britannici in risposta a quanto già avvenuto a Londra in riferimento al caso dell’ex spia russa avvelenata a Salisbury sembra concretizzarsi con il passare delle ore. Il ministro degli esteri russo, Lavrov, lo ha già annunciato e, come riporta RaiNews, alla domanda di alcuni giornalisti che chiedevano se questo avverrà realmente ha replicato: “assolutamente. Presto. Ve lo prometto”. Ad annunciare misure in arrivo è stata anche la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova che ha definito “folli” le accuse da parte della premier britannica Theresa May. La cooperazione tra Gran Bretagna e Russia in merito alle indicazioni della Convenzione per le armi chimiche appare sempre più un’utopia ed è stata la stessa Zakahrova ad aggiungere: “Nessun dettaglio, nessuna prova, secondo alcun canale, sono giunte da Londra”. La portavoce ha quindi ribadito come “ancora una volta si incendia una campagna antirussa isterica. Quello che faremo? Seguiremo i canali previsti dall’Onu”. Mosca, a sua detta, non avrebbe mai avuto alcun motivo per avvelenare l’ex spia Skripale e la figlia Yulia e dopo il sostegno degli Usa alle accuse britanniche ha parlato senza mezzi termini di “russofobia”. Per gli Stati Uniti, infatti, nel caso in questione Mosca avrebbe avuto una grande responsabilità per questo la decisione di espellere i diplomatici russi presa da Londra sarebbe stata la “giusta risposta”. Contro la Russia anche Germania e Francia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



RUSSIA VS LONDRA “PRONTA ESPULSIONE DIPLOMATICI”

Il caso della ex spia russa avvelenata in Regno Unito tiene ancora banco su tutte le principali cancellerie internazionali: finora gli Stati Uniti si sono tenuti “alla larga” – anche perché è giusto di due giorni fa il cambio alla guardia degli Esteri della Casa Bianca, con Pompeo che ha preso il posto di Tillerson silurato da Trump – mentre tutti gli altri principali protagonisti mondiali stanno entrando nella vicenda in prima linea. Il caso è noto (e lo riassumevano già qui ieri, ndr) ma sono le conseguenze ad essere del tutto incontrollabili: dopo che la premier May ha espulso 23 diplomatici russi, oggi arriva la contromisura immediata del Cremlino che annuncia di voler «molto presto cacciare alcuni diplomatici britannici. Lo ha ribadito questa mattina il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, intervenendo all’agenzia Ria Novosti: «La decisione finale sulle misure di risposta a Londra nell’ambito del caso Skripal sarà ovviamente presa dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Non c’è dubbio che Putin sceglierà l’opzione che meglio di tutte corrisponde agli interessi della Federazione Russa», ha poi riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

MISURE DALLA FRANCIA CONTRO LA RUSSIA

Secondo la Russia, la decisione a sorpresa dell’Inghilterra rappresenta un motivo prettamente di “politica interna” volta a cercare di riabilitare agli occhi degli inglesi la premiership di Theresa May: «Mosca non aveva alcun motivo per avvelenare l’ex spia doppiogiochista Serghiei Skripal e la figlia Yulia ed “russofobia” il sostegno americano alle accuse britanniche contro il Cremlino», spiega ancora la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Già, perché gli Stati Uniti fino a ieri non si erano espressi ma all’interno del Consiglio di Sicurezza Onu riunito d’emergenza nella tarda serata, la posizione di Trump è stata in pieno accordo con il Regno Unito, «hanno definito Mosca responsabile dell’avvelenamento della ex spia Serghei Skripal è parte della compagna globale di russofobia», ha denunciato la Zakharova. Come se non bastasse, anche la Francia si intrufola nella complicata vicenda diplomatica tra Ue, Uk, Usa e Russia: «Annuncerò nei prossimi giorni le misure che intendiamo prendere», ha fatto sapere Emmanuel Macron, rilanciando su nuove misure di sanzioni contro la Russia per il presunto coinvolgimento nell’avvelenamento di Skripal. Finora solo Berlino (che pure ha denunciato come deplorevole l’avvelenamento della ex spia) ha preso una posizione attendista, ribadendo come sia sempre molto importante mantenere un dialogo con la Russia e non bisogna ricercare uno scontro ad ogni costo.