Non esiste più alcun luogo sicuro, anche le aule dei parlamenti sono a rischio. Eppure dovrebbero essere luoghi ben sorvegliati. Negli scorsi giorni i membri dell’opposizione al governo del Kossovo avevano lanciato in aula gas lacrimogeni in protesta contro la maggioranza che stava per votare una legge a loro sgradita: panico, fuga, intossicazioni. Adesso è il caso del parlamento olandese. Un uomo che si trovava nello spazio dedicato ai visitatori e a chi vuole seguire le sedute, ha legato una corda alla ringhiera, si è messo il nodo scorsoio alla gola e poi si è lanciato di sotto, con l’evidente intento di impiccarsi. Sembra però che la corda si sia sganciata perché non ha retto il peso e l’uomo si è schiantato a terra, in mezzo ai seggi dei deputati.
IL VIDEO CHOC
Panico e urla anche qui ovviamente, per il tonfo e la vista dell’uomo ormai a terra. C’è da dire che i soccorsi come si vede dalle immagini di questo video, non sono stati proprio immediati, con i parlamentari inchiodati ai loro posti, alcuni tranquillamente con le mani in tasca. Il tentato suicidio è stato ricoverato ma non si conoscono al momento le sue condizioni. Nessuna misura di controllo evidentemente in quella parte del parlamento dedicata ai visitatori, basterebbe che un paio dei commessi impiegati in tutti i parlamenti stessero anche in quella zona, da dove peraltro si possono anche colpire i parlamentari con oggetti contundenti. Ma ormai il clima che si respira, di violenza o di depressione come in questo ultimo caso, è entrato in ogni luogo: quante misure di sicurezza bisognerebbe adottare? Probabilmente troppe.