Il primo leader incontrato più o meno a sorpresa da Kim Jong-un non è stato Trump bensì Xi, il presidente cinese. Un ottimo risultato per il giovane dittatore ribelle, il quale con la stretta di mano odierna ha archiviato la cattiva aura che ruotava attorno a lui preparandolo ad essere certamente più sicuro in vista dell’incontro con il presidente Usa. Quest’ultimo, al tempo stesso, ha riaffermato l’efficacia delle pressioni militari e commerciali ed ha avuto anche la conferma, sebbene non ufficiale, del prossimo incontro con Kim che intanto ha aperto alle denuclearizzazioni della penisola. Quella avvenuta in Cina, rappresenta la prima uscita nota di Kim dalla Corea del Nord dalla sua salita al potere, ovvero dalla fine del 2011, quando suo padre, Kim Jong-il morì. Quello in Cina è stato definito dal dittatore un vero e proprio dovere solenne nei confronti di un Paese suo alleato tornato centrale nelle trattative diplomatiche. E così nelle scorse ore è arrivata da parte di Trump anche una leggera apertura a Kim sebbene abbia ribadito, come spiega l’Agi, la sua intenzione di proseguire nell’esercitare “massima pressione” su Pyongyang. Lo stesso presidente Usa ha scritto su Twitter: “Ora ci sono buone probabilità che Kim Jong-un faccia quello che è giusto per la sua gente e per l’umanità“. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



TRUMP, “FARÀ LA COSA GIUSTA SUL NUCLEARE”

L’incontro è vero e a confermarlo arriva anche, indirettamente, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: il vertice a sorpresa che si è tenuto oggi tra Xi Jinping e Kim Jong-un potrebbe rappresentare un punto di svolta sulla situazione internazionale e non per forza negativo per l’America trumpista e in profonda opposizione al regime comunista in odio agli alleati di Seul. «Per anni  e da molte amministrazioni tutti hanno detto che la pace e la denuclearizzazione della penisola coreana non avevano neanche una minima possibilità. Ora c’è una buona possibilità che Kim Jong. Un faccia ciò che è giusto per il suo popolo e per l’umanità. Attendo con ansia il nostro incontro», scrive in un tweet il presidente Usa alla vigilia dei prossimi mesi di incontri, anch’essi storici, tra Stati Uniti e Corea del Nord. In particolare Trump confida alla rete di aver ricevuto la scorsa notte un messaggio da Xi Jinping in cui veniva annunciato l’incontro ufficiale in Cina e che spiegava come il vertice fosse andato molto bene, «Kim non aspetta altro che il suo incontro con me. Allo stesso tempo, e sfortunatamente, le più forti sanzioni e pressioni devono essere mantenute a tutti i costi!», ha aggiunto il tycoon confermando il “doppio” peso sul fronte nordcoreano e cinese, tra aperture e sanzioni. (agg. di Niccolò Magnani)



IL NODO “DENUCLEARIZZAZIONE”

Emergono altri interessanti dettagli circa l’incontro avvenuto in Cina fra il dittatore nord-coreano Kim Jung-un, e il presidente cinese Xi Jinping. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, che a sua volta ha preso notizie dall’agenzia Nuova Cina, il vis-a-vis è avvenuto a Pechino fra domenica 25 marzo e mercoledì 28 marzo, ieri. E’ stato un incontro molto cordiale nella Grande sala del popolo, come confermato anche dalle varie immagini scattate e poi diffuse. Si è trattato però di una visita non ufficiale in cui sono stati affrontati svariati temi, a cominciare dalla denuclearizzazione della stessa Corea del Nord. Kim si dice pronto a fare un passo indietro, a patto però che anche gli Stati Uniti e la Corea del Sud, i due storici nemici, facciano lo stesso. Il dittatore nordcoreano ha poi aggiunto che «La situazione sulla penisola si sta sviluppando velocemente, molti cambiamenti importanti si stanno realizzando ed è necessario rafforzare i legami bilaterali». Infine, lo stesso Kim ha invitato Xi a recarsi il prima possibile a Pyongyang. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



L’INCONTRO SEGRETO

Il dittatore nordcoreano, Kim Jong-un, è stato negli scorsi giorni in Cina. La conferma arriva dalle foto pubblicate nelle ultime ore, nonché dalle agenzia di stampa di tutto il mondo, che testimoniano appunto il viaggio nella nazione cinese, per incontrare il presidente Xi Jinping. L’incontro fra i due uomini politici è avvenuto all’inizio di questa settimana, e Kim Jong-un ha viaggiato su un apposito treno blindato. Si tratta del primo viaggio all’estero dello stesso dittatore da quando ha preso il potere sette anni fa, nel 2011. La visita non era stata pubblicizzata, per paura di attentati, ma il treno blindato era stato avvistato da numerosi testimoni, anche se non era chiaro se a bordo vi fosse il dittatore in persona, o semplicemente una delegazione della Corea del Nord. La visita è stata organizzata dal presidente Xi, e oltre a Kim vi era anche la moglie Ri Sol-ju e alcuni consiglieri.

I MOTIVI DELLA VISITA

Stando a quanto emerso, pare che nel vis-a-vis, Kim abbia spiegato al presidente cinese di essere pronto ad incontrare Donald Trump, per provare a distendere i rapporti fra le due nazioni. Inoltre, lo stesso dittatore è intenzionato a ridurre gli armamenti nucleari del proprio paese, in collaborazione con i vicini della Corea del Sud. Un incontro senza dubbio importante, visto che Kim pare sia pronto ad un passo indietro rispetto alle minacce di guerra degli ultimi mesi, e soprattutto, a voler stringere ancora di più i rapporti con la vicina Cina, l’unico suo vero alleato. Ovviamente il presidente Xi ha risposto in maniera positiva alle promesse di Kim, dopo un periodo un po’ complicato. Sono comunque molti, quelli fra gli addetti ai lavori, che hanno mostrato un po’ di scetticismo: le intenzioni di Kim sono davvero quelle di disarmare il proprio arsenale? Le ultime mosse spingono nella direzione opposta, leggasi la costruzione di un nuovo sito in Nord Corea proprio per la costruzione di armi nucleari.