“E’ il giorno più felice della mia vita” dice scoppiando in lacrime davanti ai tanti giornalisti. Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace, è tornata a casa nel suo Pakistan dopo sei anni di permanenza in Inghilterra per curarsi e soprattutto rimanere nascosta ai talebani che tentarono di ucciderla. A Islamabad capitale del paese c’era ad accoglierla il primo ministro Shahid Khaqan Abbasi dopo di che ha rilasciato un breve discorso alla televisione nazionale. “Se fosse stato per me non avrei mai lasciato il Pakistan” ha detto, dimostrando un amore per la propria patria come se ne vedono raramente, dopo aver rischiato di morire per di più. “Di solito non piango, ho solo 20 anni ma ho visto molte cose nella mia vita” ha aggiunto la ragazza. Si tratta in tutto di 4 giorni di visita, poi tornerà in Inghilterra dove studia all’università di Oxford, ma probabilmente anche per paura che altri terroristi possano cercare di ucciderla nuovamente. Le tappe del suo viaggio sono tenute segrete ma si sa per certo che non andrà nel suo villaggio natale. Per recarsi dal primo ministro, la ragazza è stata scortata da un corteo di ben 15 automobili, nascosta in una di esse. (Agg. Paolo Vites)



IL RITORNO A CASA

E’ tornata a casa, in Pakistan, la giovane Malala Yousafzai. La vincitrice del premio Nobel per la pace del 2014, grande attivista per i diritti delle donne, ha fatto ritorno nel paese natale a sei anni da quel tremendo 2012, quando fu ad un passo dalla morte. Malala, che ha soli 20 anni, ricevette un colpo di pistola alla testa da parte dei talebani del suo paese, che la ritenevano una minaccia in seguito della sua campagna per l’educazione delle ragazze. Il 9 ottobre del 2012, i jihadisti del Ttp fecero irruzione nello scuolabus dove viaggiano gli studenti, e individuata la Yousafzai le spararono alla testa. Gravemente ferita, la stessa fu trasferita in un ospedale di Birmingham nel Regno Unito, dove riuscì a riprendersi. Per paura di nuovi attentati, si trasferì definitivamente in Gran Bretagna, dove iniziò gli studi ad Oxford, portando avanti nel contempo la sua lotta per i diritti nei confronti delle donne di tutto il mondo.



“SOGNAVO DI RITORNARE”

«Sognavo di tornare in Pakistan da cinque anni – le parole rilasciate da Malala una volta rimesso piede a casa – ho proseguito gli studi nel Regno Unito ma ho sempre desiderato muovermi liberamente in Pakistan. Voglio investire nell’istruzione dei bambini. Non riesco a credere di essere tornata nel mio Paese». Ora sta studiando all’Università di Oxford nella facoltà di economia, filosofia e scienze politiche. In patria non è ancora al sicuro, visto che vi sono molti centri islamici radicali che sono contrari all’emancipazione della donna. Anche per queste ragioni i dettagli del suo viaggio sono stati tenuti segreti, e il suo sbarco all’aeroporto internazionale di Islamabad è stato blindato dalla polizia. Malala dovrebbe incontrare il primo ministro Shahid Khaqan Abbasi, e dopo quattro giorni di visite farà ritorno in Inghilterra.

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