Non avrebbe avuto alcun motivo di natura politica, il 23enne arrestato nella serata di ieri dopo aver compiuto il drammatico attacco, armato di coltello, sferrato a Vienna provocando il ferimento di quattro persone. Secondo quanto riferito dal sito di RaiNews, il giovane uomo avrebbe confessato quanto commesso, dichiarandosi colpevole. L’afghano ha quindi motivato le sue gesta spiegando di essere tossicodipendente e di aver agito per “rabbia per la sua situazione personale, perché scontento della sua vita”. A riferirlo alla stampa è stato nel pomeriggio di oggi il portavoce della polizia Patrick Maierhofer. Si spiega così il terribile attacco avvenuto alla stazione della metro Nestroyplatz nel quale sono rimaste gravemente ferite quattro persone di cui un uomo di 67 anni sarebbe in condizioni disperate a causa delle gravi ferite riportate. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IPOTESI TERRORISMO?
Attacco con coltello a Vienna, al Prater: nuovi aggiornamenti sulla vicenda di Nestroyplatz, con un uomo che ha accoltellato almeno quattro persone prima di riuscire a fuggire. Tre dei quattro feriti, come riporta Tg Com 24, sarebbero gravi: si tratta di un nucleo familiare composto da padre, madre e figlia. Dopo la fuga, l’uomo è stato arrestato dalle forze dell’ordine: si tratta di un afghano di 23 anni. Gli attacchi, secondo il racconto dei testimoni, sarebbero stati due, l’uno a pochi minuti di distanza dall’altro. Si tratta di terrorismo? Al momento la polizia austriaca ha deciso di non sbilanciarsi e non ha parlato con chiarezza di terrorismo: la dinamica è tutta da chiarire, con le forze dell’ordine che in un primo momento si sono concentrate sull’arresto del fuggitivo. L’aggressore, vestito di nero, è stato fermato e nelle prossime ore verrà sentito dagli inquirenti per stabilire l’esatta dinamica dei fatti. (Agg. Massimo Balsamo)
VITTIMA UN NUCLEO FAMILIARE
Le indagini sono ancora in corso e non ci sono al momento conclusioni esatte e certe su quanto avvenuto ieri sera a Vienna nel quartiere del Prater (il meraviglioso parco con la ruota più famoso d’Europa). Attacco senza motivi apparenti e in maniera del tutto indiscriminata: un 23enne afgano è stato fermato alle prime luci dell’alba, accusato di aver agito attaccando almeno 4 persone con un coltello, rischiando di compiere una strage visto che una famiglia è in fin di vita e lotta all’ospedale nel centro di Vienna. Questa mattina la polizia austriaca ha comunicato di aver arrestato un giovane afgano di 23 anni, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli sull’identità: è invece emersa una prima ricostruzione accertata dei fatti, che troviamo questa mattina sul Corriere della Sera.
«Le vittime sono un nucleo familiare di tre austriaci – padre di 67 anni, madre di 56 e figlia di 17 – assalito verso le 19.45 nel quartiere Leopoldstadt, davanti a una fermata della metro, utilizzata poi dall’assalitore per darsi alla fuga; e un ragazzo 20enne, anche lui afghano, pugnalato mezz’ora dopo». Non è ancora chiaro che tipo di attacco possa essere, se scriteriato o se pensato nell’orbita di un preciso disegno terroristico: «Non sappiamo ancora cosa l’abbia spinto ad agire nè se ci sia un secondo aggressore ancora in fuga» rivelano ancora i poliziotti che indagano sul caso. Secondo quanto spiegato da alcuni testimoni, ci sarebbe stata una rissa all’origine di tutto (il che allontanerebbe la possibilità di un attacco terroristico), ma fino a che non ci sono conferme ufficiali resta tutto nell’ambito dell’ipotesi investigativa. (agg. di Niccolò Magnani)
È TERRORISMO?
E’ caccia all’uomo a Vienna: nella capitale austriaca un uomo si è scagliato nei pressi del conosciuto parco Prater, e si è scagliato verso alcune persone sferrando alcuni colpi di coltello. A restare ferita è stata una famiglia, una coppia e la loro figlia, rimasti colpiti e feriti gravemente: secondo le prime notizie trapelate sarebbero tutti in pericolo di vita. Non c’è chiarezza riguardo la dinamica dell’aggressione, anche se alcuni hanno affermato (circostanza non confermata) che una rissa abbia preceduto l’accoltellamento. Al momento però non è ancora chiaro se l’aggressione sia venuta per motivi terroristici, oppure se sia stato un atto di un singolo slegato da questo tipo di dinamiche.
L’AGGRESSIONE NEL QUARTIERE LEOPOLDSTADT
Al momento la polizia ha fatto sapere pochi particolari e ha invitato tutti gli abitanti di Vienna nella zona dei pressi del parco Prater a restare nelle proprie abitazioni e a non uscire di casa, per evitare di imbattersi nell’aggressore. L’accoltellamento è avvenuto alle ore 19:45 nei pressi di Praterstrasse, nella zona di Nestroyplatz, nel quartiere Leopoldstadt, proprio di fronte a un ristorante giapponese. L’aggressore, secondo le segnalazioni delle forze dell’ordine, è fuggito in direzione di Praterstern, e al momento nessuno è riuscito ad intercettarlo, anche se le prime ricostruzioni parlano di un uomo vestito di nero che sarebbe fuggito verso la fermata più vicina della metropolitana, dopo aver accoltellato indiscriminatamente alcuni passanti, colpendo la malcapitata famiglia, anche se solo in un secondo momento si è compreso come le vittime facessero parte tutte della stessa famiglia.
AGGREDITA UNA QUARTA PERSONA?
Sono emersi però anche altri particolari interessanti in serata, visto che l’aggressore potrebbe essere a sua volta ferito e, sentendosi braccato, potrebbe uscire molto presto allo scoperto. Una donna testimone dell’accaduto ha raccontato: “L’uomo urlava e aveva assolutamente perso il controllo, avrebbe potuto accoltellare anche me se fossi stata più vicina.” Poco dopo, nella zona vicina alla stazione della metropolitana dove si sarebbe diretto l’aggressore, è stato segnalato il ferimento di una quarta persona, anche se non è ancora stato spiegato dalla polizia se i due episodi siano collegati. Pur non essendo certo che sia stato un atto di terrorismo, a Vienna il dispiegamento di forze di polizia è grande per rintracciare l’attenzione, ed è stata chiamata in causa anche l’unità speciale Wega, utilizzata nei casi maggiormente gravi in Austria.