Sono stati confermati i 257 morti dell’aereo militare precipitato ieri alle porte di Algeri, in Algeria. Il presidente della stessa nazione magrebina, Abdelaziz Bouteflika, ha proclamato tre giorni di lutto nazionale dopo quanto accaduto, e restano molti i dubbi circa questo gravissimo incidente aereo. Prima di tutto, non è ancora chiaro quanti passeggeri vi fossero a bordo; si parla infatti di 400, e ciò significa che vi sarebbero quindi dei sopravvissuti, cosa fino ad ora non confermata da alcuna fonte. Inoltre, sono tutte da chiarire le cause che hanno portato l’aereo, uno Ilyushin II-76 di fabbricazione russa, a precipitare in un campo agricolo vicino all’autostrada che collega Boufarik a Blida. Molti sono i testimoni oculari che hanno visto del fuoco fuoriuscire dai motori del velivolo, e di conseguenza, dovrebbe essersi verificato un guasto tecnico e non un errore umano. La tragedia di Algeri resta l’incidente più grave nell’aviazione mondiale da 4 anni a questa parte. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL MESSAGGIO DI OUNAS

Tra le manifestazioni di cordoglio relative al terribile incidente dell’aereo militare libico, che si è schiantato uccidendo almeno 257 dei suoi circa 400 occupanti, si è aggiunta anche quella del calciatore algerino del Napoli, Adam Ounas. Il quale sul suo profilo ufficiale su Instagram ha voluto dedicare un messaggio alla strage: “Giornata triste oggi, 257 persone sono morte nello schianto di un aereo militare in Algeria. Tutti i miei pensieri vanno alle famiglie“. “ Una tragedia che ha fatto grande scalpore in Algeria, con le notizie che arrivano ancora col contagocce e che vengono fornite dal canale all news Al Jazeera come fonte principale. (agg. di Fabio Belli)



Triste journée aujourd’hui, 257 personnes sont mortes dans le crash d’un avion militaire en Algerie. Toutes mes pensées vont aux familles. ???? ???????? / Giornata triste oggi, 257 persone sono morte nello schianto di un aereo militare in Algeria. Tutti i miei pensieri sono con le famiglie. ????????????

Un post condiviso da A O 3 7 (@ounas37) in data: Apr 11, 2018 at 5:41 PDT

ALMENO 257 LE VITTIME

Passano le ore e si aggrava il bilancio circa l’aereo militare caduto in Algeria nelle scorse ore. Come scritto poco fa dai colleghi de Il Fatto Quotidiano, il numero delle vittime accertate sarebbe di almeno 257, mentre i passeggeri del velivolo sarebbero circa 400. Inizialmente si parlava di un centinaio di morti, ma ora la tragedia sta assumendo delle proporzioni davvero immani. L’aereo è caduto a pochi chilometri da Algeri, subito dopo il decollo. Stando a quanto raccolto dalla televisione araba Al Jazeera, durante la fase iniziale del volo due dei motori si sarebbero incendiati, e i piloti non sono riusciti a tenere l’aereo in area, che è di conseguenza precipitato al suolo. In Algeria, ad assistere casualmente al disastro, vi era anche Francesco Simone, consulente commerciale per le imprese italiane, che intervistato dall’Ansa ha ammesso: «L’aereo era già in fiamme quando è caduto” ed è precipitato “a velocità sostenuta, quasi in picchiata. Era un aereo molto grande – ha proseguito – che aveva tutta l’ala sinistra avvolta dalle fiamme». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NUOVI AGGIORNAMENTI

Nelle scorse ore è precipitato in Algeria un aereo militare con a bordo circa 200 persone. Stando alle indiscrezioni circolanti pare che non vi sia alcun sopravvissuto, anche se le stime delle vittime restano discordanti. C’è infatti chi parla di 100 morti, chi invece di 200, fatto sta che la tragedia è davvero immane. Sul velivolo vi sarebbero inoltre non soltanto militari, ma anche 26 membri del movimento politico Fronte Polisario, anch’essi tutti morti. L’aereo era destinato a Odano e a Tinduf, e durante la caduta ha provocato un enorme incendio, come testimoniato anche dalle foto e dai video diffuse sul web proprio in questi attimi. Secondo quanto spiegato da Dernieres Infos Algerie, le operazioni di soccorso hanno coinvolto svariati mezzi e personale, precisamente ben 130 uomini della protezione civile, con l’aggiunta di 14 ambulanze e ben 10 camion. Secondo lo stesso sito, si tratta del più grave incidente nella storia dell’aviazione militare algerina. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

I DETTAGLI DELL’ACCADUTO

Una strage, anche se i numeri esatti al momento non sono ancora precisi. Si parla della morte di duecento soldati, in altre notizie di oltre cento morti, nello schianto di un aereo in Algeria che trasportava truppe dell’esercito del paese nordafricano. E’ successo in fase di decollo nelle vicinanze dell’autostrada che collega le città di Boufarik a Blida, non molto lontano dalla capitale Algeri. Si tratta di un velivolo prodotto dall’azienda russa Ilyushin: le prime informazioni che filtrano non danno speranze di possibili sopravvissuti sull’aereo militare che pare fosse appena partito dall’aeroporto della capitale algerina dopo le consuete fasi di decollo andate a buon fine.

A BORDO ANCHE MEMBRI DI UN MOVIMENTO POLITICO

Secondo fonti di una emittente televisiva locale, la Ennahar, a bordo del velivolo ci sarebbero stati anche 26 appartenenti al movimento politico Fronte Polisario, un gruppo marocchino che per anni ha lottato per l’indipendenza del Sahara occidentale inizialmente appoggiato dall’Algeria e poi abbandonato. La loro presenza a bordo dell’aereo potrebbe far pensare a un attentato con moventi politici, ma al momento naturalmente le cause dell’incidente sono ancora sconosciute. Il volo sarebbe stato diretto nel sud dell’Algeria dove si trova il più importante campo di rifugiati appartenenti al Fronte Polisario. Sul posto centinaia di uomini della protezione civile e 14 ambulanze. Si tratterebbe del più grave incidente aereo della storia dell’Algeria.