Arrivano nuovi aggiornamenti sulla presunta aggressione antisemita di Berlino, con dei giovani ragazzi ebrei colpiti da tre persone perché con indosso la kippah. Deutsche Welle, quotidiano tedesco, ha intervistato uno dei ragazzi aggrediti, Adam, che ha commentato così la triste vicenda: “”Non sono ebreo, sono un israeliano cresciuto in una famiglia araba, ma”volevo dimostrare come sia spaventoso di questi tempi girare per Berlino come ebreo”. Il ragazzo infatti ha spiegato che un suo amico lo aveva avvisato che indossare la kippah in Germania era molto pericoloso: Adam ha voluto mettere alla prova questa affermazione e questo è il risultato. La polizia tedesca ha confermato la pista dell’antisemitismo, con i principali esponenti del mondo politico tedesco, a partire dalla cancelliera Angela Merkel, che hanno manifestato il proprio sdegno. (Agg. Massimo Balsamo)



“ATTACCATI PERCHE’ AVEVANO LA KIPPAH”

Sulla spiacevole vicenda di Berlino è intervenuto anche il ministro degli Affari Esteri del nuovo governo Merkel, Heiko Maas che ha da un lato rivendicato la possibilità di intervenire più duramente in futuro con misure ad hoc contro altri spregevoli attacchi antisemiti come quelli di Prenzlauer Berg, e dall’altro ricordato come in Germania nessuno deve e dovrà sentirsi attaccato per qualsivoglia motivo. «E’ insostenibile che giovani uomini siano attaccati da noi solo perché indossano la kippah. Gli ebrei non dovrebbero mai sentirsi minacciati da noi. Siamo responsabili della protezione della vita degli ebrei», spiega amaramente il ministro intervenendo alla Bild. Intanto, mentre proseguono le indagini per cercare di individuare gli aggressori ben visibili in alcuni frammenti del viso, l’opinione pubblica tedesca è stata sconvolta dalla notizia che ha riportato in auge il mai celato timore di un antisemitismo dilagante nel Paese sia da gruppi di destra neonazista e sia da islamisti radicali. Il caso è ovviamente “uscito” anche dai confini tedeschi e in Italia la prima ad intervenire è la sindaca di un’altra città che più volte ha avuto in passato problemi con esternazioni e aggressioni antisemite, la Capitale Roma. «Vergognosa aggressione contro due giovani ebrei a Berlino. Non abbasseremo la guardia davanti antisemitismo», ha scritto su Twitter la prima cittadina romana, Virginia Raggi. 



BERLINO, GIOVANI EBREI AGGREDITI IN CENTRO

L’aggressione avvenuta ieri a Berlino è divenuta solo oggi virale in tutto il mondo grazie al video diffuso da una delle vittime stesse: si tratta di due giovani di religione ebraica che sono stati brutalmente attaccarti da tre persone nel quartiere rispettabile di Berlino a Prenzlauer Berg. Stando a quando riferito dalla Polizia tedesca, l’aggressione e attacco subito dai giovani sarebbe da classificare nello «stampo antisemita»: la Bild ha diffuso in queste ore il video in cui si vedono alcuni altri giovani tedeschi (ma che urlavano alcuni epiteti in arabo, ndr) colpire e frustare con una cintura uno dei due ragazzi ebrei, mentre l’altro è riuscito a filmare alcuni scene choc e a far sapere alla rete quanto ancora oggi nel 2018 è possibile vedere in una normalissima giornata in centro Berlino. L’aggressore urla più volte «Jahudi!» (giudei) e colpisce con forza i ragazzi che potrebbero avere avuto come unica “colpa” quella di aver passeggiato davanti a loro con una kippah (il tipico copricapo degli ebrei). Al termine del video, uno dei due ragazzi colpiti e aggrediti ha esclamato, «Ebreo o non ebreo, dovrai fare i conti con questo». Qui il video dal sito della Bild



IL VIDEO VIRALE IN RETE

La Bild ha poi questa mattina intervistato in esclusiva i due giovani ebrei aggrediti che hanno dato la loro versione dei fatti: se confermata si avrebbe l’ulteriore conferma che si tratta di un attacco spregevole antisemita, per di più senza alcuna “motivazione” d’origine se non appunto l’odio anti-ebraico (anche se già da se l’episodio resta gravissimo a prescindere, con un aggressione in pieno giorno davanti ai passanti sotto choc). «Stavamo camminando tranquillamente, e non avevamo parlato con nessuno», spiega il 21enne colpito con la cintura e ferito per fortuna marginalmente. Tre uomini iniziano a insultarli per la loro religione, fino a che il giovane gli intima di fermarsi e smetterla e a quel punto il putiferio: «si sono arrabbiati e uno di loro è corso verso di me. Quello che mi urlavano mi sembrava in dialetto siriano», racconta ancora la vittima aggredita. «Si tratta di una aggressione intollerabile. Noi vogliamo che tutti si sentano sicuri in Germania, attacchi del genere invece minano la società democratica», spiega un portavoce della Cancelliera Angela Merkel a poche ore dall’aggressione di Berlino. Ancora più dura la responsabile del Ministero della Giustizia, Katarina Barley, che ha condannato in toto il gesto ignobile: «E’ insostenibile che ebrei in Germania siano attaccati all’aperto in strada, nel mezzo di Berlino. È una vergogna per il nostro Paese. L’antisemitismo non deve mai più trovare posto in Germania. Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere la vita degli ebrei in Germania».