E che elezioni anticipate siano. L’indiscrezione era nell’aria, ma poco fa è arrivata l’ufficialità: in Turchia si voterà per eleggere il nuovo presidente il prossimo 24 giugno. Inizialmente le elezioni erano state programmate per il novembre del 2019, ma si è deciso di anticiparle di un anno e mezzo, nonostante Erdogan, l’attuale numero uno turco, avesse sempre negato questa ipotesi. In realtà, secondo i maligni, tale mossa sarebbe stata architettata proprio dal presidente in persona, che così facendo metterebbe fuori dai giochi il partito Lyi, a cui capo vi è la Signora di Ferro Meral Aksener, secondo molti, la principale contendente alla più alta carica turca. Viste le norme previste dalla legge elettorale, non ci si può presentare alle elezioni se nei sei mesi precedenti non si è tenuto un congresso, e ciò non è stato fatto dal partito della 61enne donna politica di destra. In realtà, il movimento della Aksener afferma di essere in piena regola, e di non temere di conseguenza le elezioni anticipate. A questo punto parte la corsa alla nuova presidenza della Turchia: Erdogan è ancora il grande favorito, ma riuscirà a farsi rieleggere visti gli accesi tumulti dell’ultimo anno, e le sue leggi proibizioniste, quasi da dittatore? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CHI E’ MERAL AKSENER

Si chiama Meral Aksener, ed è considerata la principale alternativa ad Erdogan per le prossime elezioni presidenziali. Ha 61 anni ed é soprannominata da molti la Signora di ferro, per le sue maniere decise e determinate. Come l’attuale presidente, Aksener è di destra, ma è una destra completamente diversa rispetto a quella regnante: va infatti contro l’islamizzazione della Turchia, nonché contro le misure repressive adottate dall’AKP, il partito di Erdogan. Inoltre, è stata una ferma oppositrice al referendum di un anno fa, in cui vennero espansi i poteri presidenziali. Le prossime elezioni dovrebbero tenersi alla fine del 2019, ma non è da escludere che possano essere anticipate già all’estate del 2018.



RIUSCIRA’ AD OTTENERE I VOTI NECESSARI?

Aksener si sta preparando, e dopo una lunga carriera politica nata nel 1994 con il Partito democratico, nazionalista e conservatore, è pronta ad occupare il posto più alto dell’intera Turchia. I sondaggisti sono però scettici, convinti che difficilmente la Signora di Ferro riuscirà a strappare molti voti al rivale Erdogan, che continua ad essere molto popolare nonostante le molteplici misure restrittive, fra cui la chiusura di svariati quotidiani e l’arresto di decine di giornalisti. Nulla sarà però da lasciare al caso, soprattutto se Aksener dovesse riuscire ad attirare il voto degli indecisi e degli oppositori dell’attuale governo, a cominciare dagli ultra-nazionalisti dell’MHP, il suo vecchio partito, passando per i giovani, che hanno voglia di ribellione e di maggiore autonomia, arrivando fino al CHP, il Partito popolare repubblicano, che sposa molte delle idee progressiste della donna politica.

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