La mano dell’Isis ancora una volta in Afghanistan: è un doppio attentato quello andato in scena questa mattina in due luoghi diversi e sensibili del Paese martoriato da anni di guerra civile e opposte fazioni islamiste: il primo nella capitale Kabul, davanti ad un centro elettorale per la registrazione dei cittadini ammessi al voto del prossimo 20 ottobre 2018; il secondo in un medesimo centro elettorale ma a Pol-e Khomri, capoluogo della provincia settentrionale afghana di Baghlan. Si tratta di due scuole in due quartieri sciiti delle due grandi città afghane: la mano è però unica ed è quella dello Stato Islamico che poco fa sul sito dell’agenzia Amaq (legata a Daesh) ha rivendicato il doppio attacco kamikaze. Il portavoce del ministero degli Interni, Najib Danish, ha riferito che «il kamikaze, a piedi, con indosso un giubbetto esplosivo, si è fatto saltare in aria fuori dalla scuola, situata in un distretto a maggioranza sciita», riporta l’Ansa.



SECONDO ATTENTATO A POL-E-KHUMRI CITY A BAGHLAN

A Kabul l’attentatore si è fatto esplodere in mezzo alla gente in fila per registrarsi in vista delle importanti Elezioni in Afghanistan del prossimo 20 ottobre: un avvertimento, un modo per iniziare una lunghissima “campagna elettorale” tra attentati, minacce e strategie terroristiche per provare a dirottare il voto. Ci sarebbero già 40 morti e circa 60 feriti, alcuni molto gravi, ricoverati nei due centri popolosi dell’Afghanistan: i talebani hanno negato qualsiasi responsabilità dell’attacco, infatti poi completamente rivendicato da Daesh in una “sfida” all’ultimo attacco suicida tra le due organizzazioni. «I talebani non hanno nulla a che fare con l’esplosione avvenuta oggi nella capitale», ha spiegato il portavoce dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan, Zabihullah Mujahid. Il fatto poi che la scuola dove è stato realizzato l’attentato si trovi in un’area abitata da musulmani sciiti rafforza ulteriormente l’ipotesi di una operazione dell’Isis.

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