Mentre si cercano nuove fosse comuni che probabilmente si trovano in grandi quantità nel territorio devastato dalla guerra civile degli ultimi 7 anni, l’Opac (l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) ha finalmente condotto un rilievo importante su uno dei siti di interesse a Duma (alla periferia di Damasco). Qui infatti lo scorso 7 aprile si è tenuto un violento e presunto attacco con armi chimiche, evento che di fatto ha scatenato la guerra con missili di Usa-Francia-Gran Bretagna contro l’esercito di Assad. I commissari inviati dell’Opac hanno raccolto dei campioni da analizzare per capire se vi sono state usate armi chimiche a Duma e soprattutto chi possa averle lanciate, se il regime di Damasco o ribelli islamisti anti-Assad. Gli ispettori avrebbero dovuto entrare quattro giorni fa ma per “motivi di sicurezza” Siria e Russia hanno di fatto ritardato l’arrivo a Duma dell’Opac: ora i rilievi si possono tenere e nelle prossime settimane si avranno i primi dati ufficiali. Purtroppo potrebbe anche essere che altre fosse comuni come quelle di Raqqa si possano trovare a Duma, nella Ghouta Est e nelle altre aree dove da tempo, troppo tempo, ci si spara, bombarda e uccide nel semi-silenzio internazionale. (agg. di Niccolò Magnani)



3200 PERSONE MORTE A RAQQA NELLA GUERRA

Orrore in Siria dove è stata scoperta una fosse comune contenente forse fino a duecento cadaveri fra civili e militanti dell’Isis. Il luogo del ritrovamento è stata Raqqa, la città che lo stato islamico ha tenuto in pugno fino all’autunno del 2017, prima che arrivasse l’esercito delle forze democratiche siriane, spalleggiato dagli Stati Uniti, e la liberassero. L’ultima battaglia fu davvero cruenta, visto che morirono almeno 3.200 persone, come sottolineato dai colleghi de Il Fatto Quotidiano, di cui 1.100 civili. Di questi, si calcola che fossero più di 250 i bambini, mentre le donne furono quasi 200. Ecco perché non è da escludere che in queste fosse comuni si possa trovare un numero ingente di corpi, e soprattutto, che se ne possano trovare altre in giro per tutta la zona. Raqqa era una città molto popolata prima della guerra, ma dopo l’arrivo dell’Isis e i conseguenti bombardamenti si è dimezzata, sia perché molti sono scappati, ma anche per le numerosi morti: ora è quasi una città fantasma. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SI TEME LA PRESENZA DI MIGLIAIA DI CORPI

Sotto il campo da calcio e vicino all’ospedale. Lì, a Raqqa, è stata scoperta una fossa comune da cui sono stati estratti fino ad ora 50 corpi di civili ed estremisti Isis, ma che potrebbe contenerne fino a 200. «Era l’unico posto disponibile per la sepoltura – ha riferito Abdallah al-Eriane, il funzionario che ha fatto il macabro ritrovamento – fatta in modo affrettato. I miliziani erano asserragliati nell’ospedale». Quella che è stata portata alla luce in queste ore, potrebbe però essere solo la punta dell’iceberg. Come scrive l’edizione online del quotidiano LaStampa, Raqqa (ex roccaforte dell’Isis), contava infatti fino a 400mila abitanti, che poi divennero 200mila con l’arrivo dello Stato Islamico. Di conseguenza potrebbero esserci migliaia di morti sotto le macerie fra coloro che sono spirati in battaglia, e coloro che invece sono stati uccisi dagli stessi estremisti islamici. Attualmente l’85% delle abitazioni di Raqqa è inagibile o distrutto dai bombardamenti, e solo 50mila persone hanno fatto rientro nelle proprie case. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ORRORE IN SIRIA

Orrore in Siria. Una fossa comune è stata scoperta vicino a Raqqa, quella che fino a poco tempo era di fatto il centro di comando dell’Isis nel nord del paese. Una scoperta macabra, che potrebbe contenere fino a 200 corpi. A darne notizia è il network Al Arabiya, e a segnalarlo è stato invece Abdallah al-Eriane, funzionario della stessa città. Fino ad ora sono stati recuperati 50 cadaveri, e all’interno della fossa sono stati trovati sia militari estremisti ma anche molti civili, come riferito dallo stesso funzionario. La fossa era stata scavata vicino all’ospedale in cui i militanti dello Stato Islamico si erano barricati prima della cacciata dell’ottobre del 2017, sotto un campo da calcio. In queste fosse finivano coloro che non erano graditi ai jihadisti, e che venivano ammazzati perché non rispettavano le regole assurde dello stesso Isis.

ALTRE FOSSE COMUNI SCOPERTE

La città di Raqqa era stata liberata dopo mesi di oppressione dalle forze democratiche siriane, l’esercito militare di combattenti la cui missione è appunto quella di respingere l’avanzata dell’Isis. Al loro fianco, vi erano gli Stati Uniti, e durante l’autunno dello scorso anno i miliziani dello stato islamico sono stati finalmente cacciati. A distanza di sei mesi sono quindi spuntati i resti dello scempio effettuato dall’Isis durante il periodo di dittatura. Non è la prima volta che vengono scoperte fosse comune contenenti in particolare cadaveri di civili; già in passato erano infatti venite alla luce in Siria quanto in Iraq.