La Procura generale della Repubblica di Navarra presenterà ricorso contro la sentenza con la quale cinque ragazzi sono stati condannati per “abuso” e non aggressione sessuale ai danni di una ragazza. Il branco aveva stuprato due anni fa la giovane alla festa di San Firmin a Pamplona, ma sono stati condannati a 9 anni di carcere per abuso sessuale e assolti dall’accusa di aggressione sessuale, per la quale la Procura chiedeva 20 anni. Uno dei tre giudici della Navarra si era addirittura pronunciato per l’assoluzione completa. La sentenza ha scosso la Spagna: migliaia di persone si sono riversate in piazza. Sui social sono cresciuti i post con l’hashtag #YoTeCreo. L’indignazione per il verdetto segue l’ondata di movimenti di protesta femministi avviati nel mondo con la campagna #MeToo contro molestie e aggressioni sessuali. Ora comunque i cinque ragazzi potrebbero già uscire dal carcere tra sei mesi, visto che hanno scontato la quarta parte della pena: sono infatti in carcerazione preventiva dal 2016. (agg. di Silvana Palazzo)



ANCHE IL GOVERNO CONTRO I GIUDICI

Continua a montare l’ondata di indignazione nelle principali città della Spagna contro la clamorosa sentenza emessa da un Tribunale che ha derubricato a semplice abuso lo stupro perpetrato da “La Manada” (ossia il branco) ai danni di una ragazza di 18 anni: non sono solo le manifestazioni di piazza a Madrid e Barcellona a riaccendere i riflettori sul caso ma adesso pare che anche il Governo centrale e la Procura generale della Repubblica di Navarra si stanno muovendo e quest’ultima ha già annunciato ricorso contro la suddetta sentenza. Infatti, i cinque ragazzi protagonisti dell’aggressione consumatasi durante la festa di San Firmin a Pamplona nel 2016 sono stati condannati a soli 9 anni di carcere e non a 20 perché, di fatto, sono stati assolti dalla più pesante accusa di aggressione sessuale. A destare scandalo nella penisola iberica è anche il fatto che, nelle ultime ore, si è appreso che addirittura uno dei giudici avrebbe chiesto per i responsabili una assoluzione completa; dal canto suo, l’esecutivo guidato dal premier Mariano Rajoy si è espresso attraverso il Ministro della Giustizia, Rafael Català, e ha annunciato che presto potrebbe esserci una revisione a livello del codice penale in relazione ai crimini di tipo sessuale. (agg. R. G. Flore)



PROTESTE IN PIAZZA, “VERGOGNA!”

Spagna, continua l’ondata di protesteper la sentenza del Tribunale della Navarra nei confronti di cinque ragazzi, colpevoli di aver violentato nel giugno del 2016 una ragazza di diciotto anni. I giudici hanno assolto i cinque ragazzi di Siviglia dall’accusa di stupro, condannandoli solamente per abuso sessuale. Ira dei manifestanti fuori dal Palazzo di Giustizia e anche sul web è iniziata una campagna per denunciare le lievi condanne. Diversi i gruppi di femministe che in queste ore stanno facendo sentire la propria voce, sottolinea Repubblica, con la rappresentante che ha commentato duramente: “Dobbiamo farci ammazzare perché una corte di giustizia riconosca la violenza sessuale?”. Fa particolarmente discutere la scelta dei giudici, con la legge spagnola che distingue con precisione tra abuso sessuale e stupro, con il primo caso che esclude violenza e intimidazione. E ora i cinque ragazzi potrebbero già uscire dal carcere tra sei mesi, avendo scontato la quarta parte della pena: sono infatti in carcerazione preventiva dal 2016. L’accusa ha già annunciato che contro la sentenza si presenterà in appello, ma non si placherà il grido “vergogna” dei manifestanti. (Agg. Massimo Balsamo)



I MOTIVI DELLA SENTENZA

Sono due le versioni su quanto accadde quella notte della festa di San Fermin di due anni fa. Quella della giovane 18enne stuprata e quella del branco di cinque stupratori. La ragazza riferì alle autorità di essere rimasta “paralizzata” dalla paura al momento in cui i giovani, che si erano offerti di accompagnarla a casa quella sera, la spinsero nel portone di casa e abusarono di lei. La versione del branco è invece che la ragazza rimase immobile, non fece resistenza per cui “era consenziente”. Ovvio che la ragazza non fece resistenza tanto era sotto shock. Purtroppo i giudici hanno dato più importanza alla versione dei violentatori, condannandoli a solo nove anni invece dei venti richiesti dall’accusa perché si sarebbe trattato di abuso sessuale e non aggressione sessuale. Questo appunto perché i cinque poterono stuprarla tranquillamente senza far ricorso alla violenza per bloccarla. Una sentenza allucinante per i motivi che la caratterizzano, ancor più allucinante se si pensa che uno dei giudici preposti a decidere la condanna avrebbe addirittura votato contro (Agg. Paolo Vites)

I GIUDICI: SOLO ABUSO SESSUALE

Continuano le polemiche e le proteste in Spagna per la sentenza che ha assolto cinque ragazzi (José Ángel Prenda, Alfonso Cabezuelo, Antonio Manuel Guerrero, Jesús Escudero e Ángel Boza) dall’accusa di stupro ai danni di una ragazza nel 2016, colpevoli unicamente di abuso sessuale. Una differenza non da poco per la legge spagnola, con i cinque sivigliani condannati a soli nove anni di reclusione. Come sottolinea Il Post, a supporto della ragazza e delle sue dichiarazioni ci sono numerosi video, in cui gli uomini conducevano la diciottenne nel posto dove era avvenuto lo stupro e in cui si vedeva chiaramente la violenza vera e propria. I video sono stati poi inviati ad altri amici via Wahtsapp. Ma gli avvocati dei cinque ragazzi sono riusciti a convincere i giudici: secondo i legali, la ragazza era consenziente, atteggiamento evidenziato dal fatto che aveva lasciato che uno degli uomini la baciasse. (Agg. Massimo Balsamo)

SPAGNA PROTESTA CONTRO LA SENTENZA

Spagna, ragazza violentata da 5 persone: “niente stupro”, solo abuso sessuale. Sta facendo il giro del web la notizia giudiziria, con la sentenza del tribunale di Pamplona che sta indignando tutta la Spagna. La vicenda risale a due anni fa, al 2016: una ragazza, all’epoca di diciotto anni, era stata avvicinata da cinque persone di Siviglia, tra cui un militare e un poliziotto, durante la festa di San Fermin. I cinque uomini l’hanno violentata, con la ragazza ritrovata il giorno dopo dalla madre accovacciata sulla strada in posizione fatale tra le la crimine. Successivamente, accompagnata dal genitore, la diciottenne ha denunciato lo stupro. La sentenza del tribunale di Navarra però non è d’accordo con l’accusa di stupro, più precisamente con il reato di “aggressione sessuale”. La corte, come riporta il Fatto Quotidiano, ha condannato i cinque ragazzi solo per “abuso sessuale”, ovvero senza l’aggravante di violenza o intimidazione.

SPAGNA, RAGAZZA VIOLENTATA DA 5 PERSONE: “NIENTE STUPRO”

Come vi abbiamo raccontato, la sentenza ha alzato il polverone e sul web si trovano migliaia di reazioni di rabbia. Ma non solo: fuori dal tribunale di Navarra, decine di militanti femministe hanno contestato il pronunciamento dei giudici. La portavoce della manifestazione ha dichiarato: “Se non c’è aggressione in uno stupro di cinque uomini grandi e grossi contro una ragazza di 18 anni, cos’è una aggressione? Devono ucciderci?”, riporta il Fatto Quotidiano. La vicenda ha avuto ampio risalto mediatico: a sei mesi dalla conclusione del processo, era molto attesa e le televisioni spagnole l’hanno trasmessa in diretta. In totale, le cinque persone colpevoli sono state condannate a nove anni di carcere per “abuso sessuale”, mentre sono stati assolti per l’imputazione di “aggressione sessuale”, per cui la procura chiedeva venti anni di reclusione. Ha destato ulteriore scalpore la posizione di uno dei tre giudici della Navarra, che ha votato per l’assoluzione completa dei cinque indagati.