Proseguono le proteste in Spagna nei confronti della sentenza scandalosa sullo stupro. Come ricorderete, pochi giorni fa il tribunale di Pamplona condannò a soli 9 anni di carcere cinque ragazzi sivigliani, che avevano violentato una giovane donna durante la corsa dei tori del 2016. Questa volta tocca ad un convento basco di suore di clausura alzare la voce in difesa della donna. Attraverso la propria pagina Facebook, hanno infatti proclamato il diritto del genere femminile di viere liberamente, e come meglio preferisce, senza essere giudicato o violentato. «Noi viviamo in clausura – si legge sulla pagina del convento sito in quel di Hondarribia, cittadina basca – indossiamo un abito fino alle caviglie, non usciamo di notte, non andiamo alle feste, non beviamo alcool e abbiamo fatto voto di castità».
LA PETIZIONE SUPERA QUOTA 500MILA FIRME
Quindi le suore hanno proseguito: «E’ una scelta che non ci rende migliori o peggiori di altri, anche se paradossalmente ci rende più libere e felici di tanti. E proprio perché è una scelta LIBERA, difendiamo in tutti i modi il diritto di tutte le donne a fare liberamente il contrario senza che siano giudicate, violentate, minacciate, assassinate o umiliate per questo». Un post che termina con l’hashtag #yotecreo, che tradotto significa “sorella, io ti credo”, lo slogan che ha appunto accompagnato la scandalosa sentenza di cui sopra. Nel frattempo, la petizione contro i giudici di Pamplona, lanciata su change.org, ha già raggiunto quota 500 mila firme, un numero impressionante che sembra destinato a crescere ancora.