Giungono nuove notizie tragiche dalla Striscia di Gaza, quella sottile linea di terra che separa la Palestina da Israele, e che da anni è teatro di guerra e sangue. Come sottolineato dai colleghi dell’edizione online de Il Secolo XIX, durante gli scontri avvenuti nella giornata di ieri, dopo le proteste sul confine, è morto un giovane palestinese di appena 15 anni, ferito dai proiettili israeliani. A comunicare il decesso è stato il ministero della Salute dell’enclave palestinese, sottolineando come il ragazzino in questione, Azzam Oweida, sia stato colpito alla testa nel sud della Striscia, ed è in seguito morto per le gravissime ferite riportate.



45 VITTIME DAL 30 MARZO

Con l’uccisione del giovane, sale così a quattro il numero delle vittime fra i palestinesi in questo quinto consecutivo venerdì di manifestazioni. Se teniamo conto invece delle morti avvenuti dal 30 marzo scorso, da quando appunto sono iniziate le manifestazioni di protesta, il numero sale a quota 45 palestinesi uccisi dal fuoco nemico. Tali manifestazioni sono state indette per rivendicare il “diritto al ritorno” dei discendenti palestinesi alle terre espropriate durante la creazione di Israele nel 1948, ed hanno provocato morti e moltissimi feriti. Si calcola che siano stati coinvolti ben 833 palestinesi, di cui 4 medici, e sei giornalisti. Solo due quelli in gravissime condizioni.

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