Non si ferma, nelle Filippine, l’ondata di omicidi a scapito di religiosi. Un nuovo sacerdote, Padre Mark Antonthy Yuaga Ventura, di appena 36 anni è stato freddato a colpi di arma da fuoco esplosi da un uomo incappucciato, al termine della messa in una città a poche centinaia di chilometri dalla capitale Manila. Con l’uccisione del prete fortemente ambientalista, salirebbero a 8 i sacerdoti uccisi nel mondo nel solo mese di aprile, 16 in tutto dall’inizio dell’anno. Stando a quanto riporta La Stampa, il movente potrebbe essere legato proprio a questioni ambientali che vedevano il prete ucciso in prima linea. Padre Ventura infatti era molto noto nella zona per il suo impegno contro lo sfruttamento delle risorse minerarie. Il suo forte impegno era soprattutto in favore dei diritti sulle terre da parte delle popolazioni indigene locali. Certamente l’assalto al prete filippino è stato incredibilmente violento tale da essere avvenuto sotto gli occhi increduli di alcuni ragazzi del coro con i quali il sacerdote stava parlando poco prima di essere ucciso. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



UCCISO UN PRETE NELLE FILIPPINE

Strage di sacerdoti nelle Filippine. A cinque mesi di distanza dall’uccisione di padre Marcelito Paez, un altro prete è stato ucciso questa volta appena finita la Messa da lui celebrata, con ancora indosso i paramenti sacri. Si tratta di padre Mark Anthony Ventura, noto nella sua zona per l’impegno contro lo sfruttamento delle risorse minerarie. Un uomo con un casco da motociclista lo ha avvicinato mentre parlava con dei parrocchiani e ha fatto fuoco. Anche padre Paez apparteneva ai difensori die contadini, era responsabile dell’associazione Rural Missionaries, che mette insieme sacerdoti e religiose per la difesa dei diritti sulle terre nelle campagne dell’arcipelago. Grandi proprietari industriali rubano e attaccano i poveri contadini filippini da anni, dietro di loro multinazionali potenti che none esitano a usare killer a pagamento, come succede in Sud America, senza l’intervento del governo. Solo la Chiesa lotta in difesa dei diritti dei contadini.



ENNESIMA STRAGE CONTRO I SACERDOTI

Nell’ottobre 2011 era stato ucciso un missionario italiano del Pime, padre Fausto Tentorio, impegnato nella difesa della minoranza manobo nell’isola di Mindanao. Da quando è presidente Duterte poi la guerra alla Chiesa è aumentata in modo esponenziale, il dittatore filippino non si è mai fatto scrupolo di accusarla e di volerne la messa al bando. Ultimo esempio è la richiesta di espulsione di una suora missionaria australiana, suor Patricia Fox, fermata dalla polizia durante una protesta e a cui non è stato rinnovato il visto. «Condanniamo questo atto malvagio», ha scritto in un comunicato il presidente della Conferenza episcopale filippina, l’arcivescovo Romulo Valles a proposito dell’omicidio di padre Ventura. «Facciamo appello alle autorità affinché agiscano rapidamente nella ricerca degli autori di questo crimine e li portino davanti alla giustizia». Una persecuzione, quella contro questi preti cosiddetti ambientalisti, che tocca direttamente il papa, grande sostenitore della difesa dell’ambiente e dei più poveri.

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