L’assegnazione del prossimo Premio Nobel per la letteratura potrebbe essere posticipata o addirittura cancellata. È questo il timore dopo lo scandalo che ha coinvolto il regista e fotografo franco-svedese Jean-Claude Arnault, marito della poetessa svedese Katarina Frostenson accusato di molestie sessuali da 18 donne nel novembre scorso. Ad esse nelle ultime ore è andata ad aggiungersi anche la principessa Victoria che secondo alcuni testimoni sarebbe stata toccata in maniera assolutamente indiscreta dal membro della giurIa dell’Accademia Svedese. La decisione riguardo il futuro del riconoscimento verrà presa già nei prossimi giorni: “L’Accademia Svedese ha discusso del Premio Nobel per la Letteratura e non ha preso alcuna decisione”, ha detto l’accademico Per Wästberg che dirige il gruppo di quattro membri incaricati di selezionare i possibili vincitori, “Dopo la riunione di giovedì prossimo, 3 maggio, ci sarà probabilmente una dichiarazione, se quest’anno verrà assegnato il premio oppure se lo riserveremo per il prossimo anno, nel qual caso nell’ottobre 2019 saranno annunciati due premi per la letteratura”. [Agg. di Dorigo Annalisa]
LE PAROLE DELLA FAMIGLIA REALE
Anche la principessa Victoria sarebbe stata molestata dal fotografo franco – svedese Jean-Claude Arnault, già al centro di uno scandalo molestie sessuali in seguito alla denuncia di 18 donne. Il fatto, secondo quanto riferito da tre testimoni al quotidiano Svenska Dagbladet, risalirebbe al 2006, durante un evento dell’Accademia di Svezia, istituzione che assegna i premi Nobel. Secondo tali dichiarazioni, il membro della commissione avrebbe molestato in maniera esplicita la principessa, che sarebbe stata immediatamente soccorsa da un’assistente, allontanando l’uomo con vigore. Tali dichiarazioni, smentite categoricamente dal diretto interessato, non sono state smentite né tanto meno confermate da fonti ufficiali della famiglia reale svedese. In un comunicato ufficiale, tuttavia, il portavoce dei regnanti ha ricordato il sostegno al movimento #metoo, nato negli Stati Uniti dopo lo scandalo molestie che lo scorso autunno ha coinvolto Harvey Weinstein. Parole che sembrano, anche tra le righe, confermare le accuse a Jean-Claude Arnault. [Agg. di Dorigo Annalisa]
BUFERA SULL’ACCADEMIA DI SVEZIA
Chi è Jean-Claude Arnault? Il noto intellettuale francese è marito della poetessa Katarina Frostenson e fa parte dell’Accademia Nobel della Svezia. L’uomo non sembra essere nuovo a questi casi visto che è stato accusato, come riporta Repubblica, di molestie ma anche violenze sessuali contro almeno diciotto donne. Inoltre l’uomo è coinvolto anche in un’indagine per corruzione indiretta. Al momento però non c’è nei suoi confronti aperto nessun procedimento legale né penale né civile. La molestia nei confronti di un’Altezza Reale come la Principessa Viktoria però scuote gli animi anche dell’opinione pubblica e accende il fatto su un uomo di 71 anni che se avesse commesso davvero quegli atti merita di pagare come indicato dalla legge. Vedremo come andrà a finire questa situazione che pone l’attenzione su un fatto davvero molto grave in un momento in cui fortunatamente le donne hanno deciso di ribellarsi.
JEAN-CLAUDE ARNAULT ALZA UN BEL POLVERONE
Purtroppo ha vissuto brutta esperienza la Principessa Viktoria che ha subito una molestia da parte di un rappresentante dell’Accademia del Premio Nobel, Jean-Claude Arnault. Questi è un intellettuale di 71 anni che è sposato con la poetessa Katarina Frostenson anche lei membra dell’Accademia di Svezia. L’uomo è stato accusato di aver molestato proprio la Principessa Viktoria, futura sovrana del regno e donna molto amata nel suo paese e in tutto il mondo. Al momento non sono arrivati commenti da parte dell’ufficio pubbliche relazioni del Kungliga Slotten, palazzo reale di Stoccolma, su queste voci che sono state diffuse in Francia da L’Express e anche da moltissimi media proprio svedesi. Secondo quanto riportato dall’edizione online della Repubblica pare che un no comment da parte dell’alto rango scandinavo equivarrebbe in questo caso a una non smentita di quanto accaduto. La Corte ha già chiesto nei confronti dell’Accademia il massimo livello di controllo.