Nulla da fare: l’ex presidente del Brasile, Lula, continua ad essere “libero”. Nonostante avesse dovuto consegnarsi alle autorità nella serata di ieri, per iniziare a scontare i suoi 12 anni di carcere per corruzione, il leader verdeoro è ancora in libertà. Come vi scriviamo ormai da ore, si trova all’interno della sede dei sindacati dei lavoratori del metalli, protetto dai suoi sostenitori, una sorta di muro fra lo stesso Lula e la polizia. «Resto qui. Non so fino a quando», le parole che ha rivolto l’ex presidentissimo ad alcuni suoi fedeli, come riportato da La Repubblica. E’ una sua vittoria, quella di decidere se e quando finire in carcere, nonostante vi sia una sentenza. Ma come spesso accade in questi casi, la fama prevale sulla giustizia, e non sarà semplice per le forze dell’ordine fare irruzione nel sindacato e tirare fuori in manette il rivoluzionario uomo politico sudamericano. A questo punto sorge spontanea la domanda: quando si consegnerà Lula? Fra le ipotesi più accreditate, quella dopo la messa in ricordo della moglie scomparsa. Ma tenendo conto che si è conclusa poco fa, anche questa idea va scartata. C’è chi parla di lunedì, chi di domenica, ma la sensazione circolante è che il “rifugio” di Lula non sarà poi così breve… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SI CONSEGNERA’ LUNEDI’?
Continua a rimanere asserragliato nella sede del sindacato dei lavoratori del metallo, l’ex presidente del Brasile, Lula. Doveva consegnarsi nella serata di ieri per iniziare a scontare la sua pena di 12 anni di carcere, ma così non è stato. L’importante uomo politico verdeoro, non è intenzionato a consegnarsi di sua spontanea volontà alle forze dell’ordine, e attende che queste vengano a prenderlo. Secondo alcune indiscrezioni riportare in queste ore, Lula potrebbe consegnarsi solo dopo la messa in onore della moglie scomparsa, che si terrà questo pomeriggio, ma secondo un’altra branchia di pensiero, il rivoluzionario politico sudamericano potrebbe addirittura proseguire il proprio “esilio” fino alla giornata di lunedì. Molti quelli preoccupati, visto che una folla di manifestanti sta di fatto proteggendo l’ex presidente brasiliano, e le forze dell’ordine non sono intenzionate ad intervenire per creare disagi. E’ vero anche, però, che se l’ex numero uno verdeoro dovesse continuare a rintanarsi, a quel punto la polizia dovrà agire con la forza: attendiamo a breve novità dal Brasile. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SI CONSEGNERA’ SOLO DOPO LA MESSA DELLA MOGLIE?
L’ex presidente del Brasile, Luiz Lula da Silva, più semplicemente noto come Lula, doveva presentarsi alle autorità entro le ore 22:00 di ieri sera, ma così non è stato. L’uomo politico si è asserragliato nella sede dei sindacati dei lavoratori del metallo, in quel di Sao Bernardo do Campo, sua città natale, e “protetto” da una folla di manifestanti e sostenitori. «Non intende andare al macello a testa bassa, per sua libera e spontanea volontà», le parole di José Roberto Batochio, uno degli avvocati di Lula, rilasciate al quotidiano brasiliano Folha de Sao Paulo. Stando a quanto riportato dall’edizione online de Il Corriere della Sera, è molto probabile che Lula si consegni alla polizia solamente questo pomeriggio, dopo che sarà celebrata la messa in ricordo della moglie (ore 14:30 italiane). Il legale ha proseguito dicendo che quanto sta portando avanti il suo assistito «non è un atto di ribellione bensì l’esercizio di un diritto fondamentale di ogni persona, che è quello di preservare la sua libertà e di non partecipare in nessuna aziona che possa sopprimerla». Lula non ha intenzione di consegnarsi spontaneamente ma attende che le forze dell’ordine vengano e prelevarlo, ma, assicura l’avvocato: «non ci sarà resistenza, né violenza». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ASSERRAGLIATO NELLA SEDE DEI SINDACATI
Si continua a parlare del mandato di arresto per Lula. L’ex presidente brasiliano doveva costituirsi alla giustizia entro le 17.00 brasiliane e cioè le 22.00 italiane, condannato a 12 anni per corruzione. Ha deciso però di resistere e al momento è chiuso all’interno della sede di un sindacato dei lavoratiri del metallo con una folla di sostenitori a fare scudo. Il sindacato in questione si trova nella città natale di Lula, Sao Bernardo do Campo. Inoltre Lula ha riceuvto il sostegno da parte di tantissimi leader della sinistra latino americana come Castro, Morales, Maduro e Kirchner. È un momento molto importante per il Brasile che si rivolta contro le decisioni che vanno a punire il suo ex Presidente, la maggioranza infatti si è schierata dalla parte di quello che da alcuni viene considerato ancora oggi pronto a darsi al popolo per il suo miglioramento sotto tutti i punti di vista. La legge però al momento non è d’accordo anche perché le accuse fondate lo dovranno portare a rispondere nonostante il lavoro dei suoi legali. (agg. di Matteo Fantozzi)
DEVE COSTITUIRSI ALLA GIUSTIZIA
Lula da Silva, ex presidente del Brasile, deve costituirsi alla giustizia entro le 17.00 brasiliane, le 22.00 italiane. L’ex sindacalista è stato condannato a dodici anni di reclusione per corruzione e dovrà consegnarsi spontaneamente alla Polizia Federale di Curitiba. Secondo Sergio Moro, il simbolo delle inchieste anti-corruzione, Lula non ha più carte da giocarsi, sottolineando che eventuali ricorsi sono solo un “patologico tentativo di procrastinazione che dovrebbe essere eliminato dal mondo giuridico”, riporta Repubblica. Sebbene alcune fonti brasiliane ipotizzino un possibile rifiuto da parte di Lula, i legali del trentacinquesimo presidente del Brasile non hanno dubbi: l’esponente del partito dei lavoratori si presenterà a Curitiba per essere incarcerato come ordinato dal giudice Moro. Ma non solo, secondo il suo avvocato Josè Roberto Batochio “Lula ha sempre rispettato il potere giudiziario e la legge”. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sull’evolversi della vicenda: scattano le manette per uno dei simboli della storia recente del paese sudamericano. (Agg. Massimo Balsamo)
LULA DEVE COSTITUIRSI ENTRO 24 ORE
Brasile, mandato di arresto per Lula: l’ex presidente brasiliano dovrà consegnarsi spontaneamente alle fore di polizia entro le 17.00 di oggi, le ore 22.00 in Italia. Trentacinquesimo presidente del Brasile, Lula venne eletto nel 2002 dopo aver vinto il ballottaggio con Josè Serra e nel 2006 venne riconfermato con oltre il 60 per cento dei consensi. Nel 2010 ha passato il testimone a Dilma Roussegg con potendosi candidare per un terzo mandato consecutivo e nel 2016 è deflagrata la bomba giudiziaria: l’ex numero uno brasiliano infatti è stato coinvolto nella Operacao Lava Jato (Operazione autolavaggio) con l’accusa di aver ricevuto denaro dalla Petrobras e per aver favori da parte di imprese. Condannato a una pena di dodici anni di carcere per corruzione, il STF (Supremo Tribunale Federale) ha respinto la richiesta di habeas corpus presentata da Lula e il tribunale di appello ha confermato la condanna autorizzando il giudice Sergio Moro a disporre la sua carcerazione come sottolineato dall’Huffington Post.
BRASILE, MANDATO DI ARRESTO PER LULA
Come disposto dal giudice Sergio Moro, Lula da Silva dovrà costituirsi entro le 17.00 di oggi (22.00 ora italiana) presso la polizia federale di Curitiba. Ma, come riportano fonti brasiliane, non è detto che l’ex presidente si costituisca: nel corso della notte si è recato nella sede del sindacato dei metalmeccanici di Sao Paulo e ha incontrato anche Dilma Rousseff, ex presidente destituita da una procedura di impeachment nell’agosto del 2016. Proprio Dilma Rousseff è finita nel mirino della critica nel 2016 per aver tentato di nominare Lula ministro di governo, secondo alcuni proprio per sottrarlo dall’inchiesta che lo riguardava: la nomina però è stata bloccata dalla giustizia. Intervistato da Radio Cbn, Lula si è detto tranquillo, mentre è partita la mobilitazione sui social network: i sostenitori dell’ex presidente hanno proposto di formare una catena umana intorno alla sede del sindacato dei metalmeccanici per impedire il possibile arresto.