Nessuna guerra commerciale Usa-Europa, almeno per ora. Questa è la notizia più importante dopo il comunicato in cui la Casa Bianca annuncia la decisione di Donald Trump di posticipare di un mese la decisione sull’applicazione dei dazi sull’import di acciaio (+25%) e alluminio (+10%) provenienti dall’Unione Europea. La parola definitiva di The Donald, attesa per oggi primo maggio, è stata dunque rinviata al primo giugno, giorno in cui si capirà se tra Stati Uniti ed Europa si assisterà ad un braccio di ferro sul modello di quello che sta caratterizzando ad esempio la relazione con la Cina. In una nota, come riportato da Rai News, la Casa Bianca ha dichiarato:”L’amministrazione ha raggiunto un accordo definitivo con la Corea del Sud per l’import di acciaio. E ha raggiunto accordi di principio con Argentina, Australia e Brasile, i cui dettagli saranno finalizzati a breve. L’amministrazione estende le trattative con Canada, Messico e Unione Europea per altri 30 giorni. In tutte queste trattative, l’amministrazione è concentrata su quote che frenano l’import e tutelano la sicurezza nazionale. Questi accordi mettono in evidenza la strategia di successo dell’amministrazione Trump nel raggiungere risultati con gli alleati tutelando la nostra sicurezza“.



L’AMICIZIA CON MACRON SALVERA’ L’UE?

Per quanto la proroga di un mese nelle trattative tra Usa ed Europa sui dazi riguardanti acciaio ed alluminio sia senza dubbio un’ottima notizia, c’è da registrare la dura presa di posizione dell’Ue rispetto alla politica protezionista attuata dall’amministrazione Trump fin dal suo insediamento. La commissione europea, in una nota, ha commentato:”L’Ue ha indicato la sua disponibilità a discutere le questioni di accesso al mercato di interesse, ma ha anche chiarito che, come partner e amico di lunga data degli Usa, non negozierà sotto minaccia. Qualsiasi futuro programma di lavoro transatlantico deve essere equilibrato e reciprocamente vantaggioso. Secondo la commissione, questa ulteriore proroga “prolunga l’incertezza del mercato, che sta già influenzando le decisioni delle imprese”. “L’Ue – insiste Bruxelles – deve essere esentata completamente e permanentemente da tali misure, che non possono essere giustificate sulla base della sicurezza nazionale”. Una delle speranze degli osservatori politici è che il rinsaldato legame tra Usa e Francia, consolidato dalla recente visita a Washington di Emmanuel Macron, possa scongiurare il rischio di una guerra commerciale degli Usa nei confronti dell’Europa, alla quale il Vecchio Continente certamente finirebbe per opporsi in maniera simmetrica. 

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