Sono numeri davvero colossali quelli pubblicati dal Transparency Report riguardanti Facebook. Come si legge sull’agenzia Ansa, il noto social network ha rimosso solamente nel primo trimestre del 2018 ben 583 milioni di profili falsi, e 837 milioni di contenuti ritenuti spam. Questi sono solamente alcuni dei dati contenuti nel primo Rapporto sull’applicazione degli standard della comunità, che tiene conto delle richieste che i governi fanno al social network. In tale report sono presi in considerazione sei temi caldi, precisamente il terrorismo, la pornografia, la violenza, i profili fake, l’hate speech e lo spam. Per scovare ed eliminare questi contenuti dannosi, ci lavorano svariate migliaia di persone, ma Facebook ha confessato che vuole toccare a breve quota 20mila unità, chiaro indizio di come si voglia assecondare la lotta alla violenza in generale, sempre più diffusa sui social network.



“C’E’ ANCORA MOLTO DA FARE”

«Abbiamo ancora molto da fare per prevenire gli abusi – le parole di Alex Schultz, il vicepresidente Analytics di Facebook – i parametri non sono perfetti e dobbiamo migliorare i nostri processi interni e la nostra tecnologia. Il lavoro è in continua evoluzione. In parte l’intelligenza artificiale, pur essendo promettente, è ancora molto lontana dall’essere efficace per molti contenuti che violano i nostri Standard, come nel caso dell’identificazione dei contenuti d’odio dove il contesto è molto importante». Altri dati riguardanti il 2018 ci raccontano di come Facebook abbia rimosso 21 milioni di contenuti di nudi adulti o pornografici, nonché 1.9 inneggianti l’Isis. Inoltre, negli ultimi tempi sono cresciute le richieste dei governi a Facebook per avere maggiori informazioni sui profili: negli ultimi sei mesi del 2017 sono aumentate del 4% rispetto alla prima metà dell’anno scorso.

Leggi anche

ACCORDO VATICANO-CINA/ “Ecco cosa vuol dire essere cattolici dove le omelie seguono gli schemi di Xi”LE IBRIDE SUPERANO LE AUTO A BENZINA/ Ma l’Ue persevera nell’errore sull’elettrico