All’alba della giornata di ieri, giovedì 17 maggio, attorno alle ore 4:15 locali, il vulcano Kilauea, situato alle isole Hawaii, è esploso, scagliando in aria una colonna di ceneri alta più di nove chilometri. Dal vulcano sono fuoriusciti dei detriti di dimensioni enormi, a volte grossi anche come frigoriferi, scagliati in area e in tutte le zone circostanti, blocchi di roccia lanciati con la velocità di un proiettile. L’evento era stato predetto da giorni, e di conseguenza le autorità erano allertate e la popolazione era pronta per affrontare al meglio la situazione. Del resto sono quasi due settimane che in quelle zone del mondo, il vulcano erutta e fa tremare la terra con continue scosse di terremoto, l’ultima, del valore di magnitudo 4.4. L’esplosione è avvenuta nel cratere Halema’uma’u, e le ceneri si sono dirette in direzione nordest, con un’emissione che è stata di breve durata. A preoccupare le autorità sono in particolare i gas che stanno fuoriuscendo dal vulcano, molto nocivi per le persone, e compromettenti per le vie respiratorie. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PAURA E PANICO ALLE HAWAII

Paura e panico alle Hawaii, precisamente nella Big Island, dopo l’esplosione del vulcano Kilauea. Si è infatti verificato subito dopo, come conseguenza, un terremoto di magnitudo 4.4, che ha messo in ginocchio l’isola, già provata da circa due settimane di continue eruzioni. Come riportato da Il Secolo XIX, attualmente vi sarebbero 26 abitazioni distrutte, più una decina di edifici crollati, ma c’è il rischio che la situazione possa peggiorare, anche perché il cratere del Kilauea continua ad emettere lava lungo il versante orientale, dove si sono aperte 12 crepe. Le autorità hanno invitato tutti i cittadini residenti in quella zona ad allontanarsi il più possibile, per evitare che le esplosioni, unite al terremoto, possano provocare dei morti. Attualmente la situazione sembra sotto controllo ma fra le gente serpeggia la paura, anche perché, stando alle testimonianze raccolte dai media, l’esplosione del vulcano ha scagliato in aria e poi al suolo dei frammenti di lava a volte grossi come dei frigoriferi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO DI M 4.4

Giungono Nuovi aggiornamenti dalle Hawaii, dove il vulcano Kilauea è tornato a fare paura. Come vi abbiamo raccontato, ieri 17 maggio 2018 il vulcano è esploso: una eruzione preceduta da un terremoto di magnitudo 4.4, con una colonna di fumo e di cenere alta nove metri. Sono state danneggiate strade ed abitazioni, mentre non si registrano morti o feriti gravi. Ma ora c’è un grave rischio secondo gli esperti: è possibile che nei prossimi giorni al vulcano vengono sparate fuori delle rocce “come dei proiettili”. E c’è di più: i detriti potrebbero raggiungere anche le dimensioni di un frigorifero secondo Quotidiano.net. Gli abitanti al momento sono al sicuro, dopo il fuggi fuggi delle scorse ore dalla zona in pericolo. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



NUOVE ESPLOSIONI, ABITANTI IN FUGA

Ancora esplosioni relative all’eruzione del vulcano Kilauea alle Isole Hawaii. Le scosse telluriche si stanno susseguendo, anche se non forti come quella per il momento maggiore, di magnitudo 4.4. Le autorità stanno cercando di gestire la fuga degli abitanti, che stanno abbandonando le aree più colpite, comprese le aree circostanze. Questo perché l’avvertimento alla popolazione è stato chiaro: l’attività del vulcano Kilauea in questo momento non è sotto controllo, e il rischio di trovarsi alle prese con un’eruzione ancor più imponente al momento è concreto. Per questo le autorità hanno invitato gli abitanti ad abbandonare le loro case e a non peccare in prudenza. La situazione sarà monitorata con la nube vulcanica che in questo momento si sta spostando in direzione Nordest. (agg. di Fabio Belli)

COLONNA DI FUMO DI 9 CHILOMETRI

Ancora paura alle Hawaii in seguito all’attività del vulcano Kilauea, sulle cui cime oggi si è verificata una esplosione di grande entità la cui eruzione ha provocato una enorme colonna di fumo e cenere alta oltre 9 chilometri. E’ elevato lo stato di allerta tra gli abitanti in fuga al punto tale che le autorità hanno dovuto chiedere ai residenti nell’area di cercare rifugio altrove. Lo riporta oggi Il Messaggero rivelando come la nuova esplosione sia stata preceduta da una serie di terremoti, il più forte dei quali di magnitudo 4.4. Le scosse hanno provocato ampi danni a strade ed edifici della zona, dove le conseguenze per il turismo sono ormai milionarie. L’attività vulcanica, infatti, dallo scorso 3 maggio ha fatto registrare enormi disagi oltre che grande paura tra gli abitanti. La nuova esplosione odierna è stata registrata dopo due settimane di intensa attività vulcanica che ha provocato l’apertura di oltre 12 crepe lungo il versante orientale del cratere che nel frattempo continua ad eruttare lava nei pressi dell’intera area. Al momento sarebbero 26 le abitazioni distrutte e circa altri dieci edifici. La protezione civile ha già avvertito i residenti a restare chiusi in casa ed evitare di mettersi alla guida al fine di evitare i disagi provocati dalla cenere che sarebbe potuta cadere sulle auto.

L’ALLARME DEGLI ESPERTI

La grande esplosione del vulcano Kilauea, nelle Hawaii, avvenuta all’alba di oggi (le 5 ore locali), ha portato a far scattare l’allarme in riferimento ai voli aerei in quanto la zona attualmente sarebbe impraticabile. In centinaia hanno già lasciato le proprie abitazioni soprattutto quelle che si trovano nei pressi dell’Hawaii Volcanoes National Park, chiuso lo scorso 11 maggio in via precauzionale. Stando al parere degli esperti non dovrebbero esserci delle conseguenze mortali, a patto che i residenti siano lontani dall’area interessata. Tuttavia, secondo l’Hawaiian Volcano Observatory – spiega RaiNews – “In qualsiasi momento, l’attività potrebbe nuovamente diventare più esplosiva, con aumento di intensità della produzione di cenere e di proiettili”. Per questo motivo permane l’allerta rossa che impedisce il traffico aereo nell’area interessata. Secondo gli scienziati l’attività del vulcano Kilauea, divenuta sempre più frequente, potrebbe anticipare una eruzione simile a quella che avvenne nel 1925.

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