Emergenza Ebola in Congo con un nuovo focolaio scoperto nello Stato centro africano e che ha portato purtroppo a due vittime e ben 45 casi già confermati. L’Organizzazione mondiale della Sanità descrive degli scenari che si possono considerare “preoccupanti”. È stata confermata una vittima a Mbandaka, città di 1.2 milioni di abitanti sulla strada che porta alla capitale Kinshasa. L’epidemia era partita dall’annuncio della settimana scorsa quando era stato rivelato tutto a Biroko nel nordovest del Congo. Il fatto che sia una diffusione in un centro urbano preoccupa davvero molto perché tra il 2014 e il 2016 proprio un caso simile porto alla morte di ben 11.300 persone tra Guinea, Liberia e Sierra Leone. Staremo a vedere se si riuscirà a limitare la diffusione dell’Ebola con la speranza che stavolta tutto sia stato solo un falso allarme.
CHE COS’È L’EBOLA?
L’emergenza Ebola lanciata in Congo ci porta a riflettere meglio su questa patologia, cercando di capire meglio di cosa si tratta. Il virus Ebola è uno dei cinque del genere Bolavirus che colpiscono l’uomo con una febbre emorraggica e un alto tasso di mortalità. Si tratta di un agente patogeno zoonotico. La storia ci porta indietro nel tempo al primo focolaio che fu individuato a Yambuku nell’agosto del 1976. Il paziente zero invece fu Mabalo Lokela un uomo di 44 anni, maestro di scuola, che presentava i sintomi della malaria e fu per questo curato con il chinino. Si parlò di contagio legato al riuso di aghi non sterilizzati e con contatti personali ravvicinati. Un’epidemia di ebola si verifico anche nel 2014 in Africa Occidentale con grande preoccupazione anche in tutto il resto dell’Europa per il rischio della diffusione del virus tramite i tanti viaggi ormai permessi in tutte e due le direzioni dalla tecnologia.