Il Cne, Comitato nazionale elettorale venezuelano, ha dichiarato vincitore delle elezioni il Presidente Nicolas Maduro, con 5 milioni e 800 mila voti sul 45% di partecipazione alla tornata elettorale, che fin dall’apertura aveva preannunciato un’astensione storica. Anche un alleato europeo di Maduro, l’ex capo di Governo spagnolo Zapatero, ha dovuto ammetterlo: i seggi elettorali del Venezuela si presentavano vuoti, mentre i mass media del Governo parlavano di alte percentuali di votanti. 



Lo stesso Maduro, recatosi presso il liceo Miguel Antonio Caro, nella città di Catia, per esercitare il voto ha salutato un pubblico inesistente, benché fosse il primo a entrare nel seggio alle 6 del mattino. Dopo aver esercitato il suo dovere di elettore, Maduro ha dichiarato di fregarsene di tutti coloro che lo definiscono un dittatore. “Oggi il popolo venezuelano si è reso protagonista di un atto di disobbedienza civile storico, disertando in massa i seggi: più dell’80% della popolazione ha rifiutato la farsa con la quale Maduro pretende intronizzarsi al potere”, ha dichiarato l’ex Sindaco di Caracas, ora esiliato in Spagna, Antonio Ledezsma.



Si iniziano già a registrare denunce di irregolarità: ad esempio, il candidato alle presidenziali Javier Bertucci ne ha contate più di 1.400, tutte documentate e sono state prese in considerazione dal Cne. Tutto ciò in una tornata elettorale che non è stata riconosciuta dagli Stati Unitim dall’Onu e dall’Unione europea e che l’opposizione del Mud (Mesa de Union Democratica) ha consigliato di disertare: per queste ragioni la percentuale di astenuti è destinata ad aumentare. Alcuni osservatori parlano già del 90%, cosa che farebbe apparire la consultazione come un fiasco totale.



Ma al fiasco si sommano anche fatti francamente comici, come la partecipazione di Diego Armando Maradona all’atto finale di Maduro culminato con un suo discorso al termine del quale l’ex “Pibe de oro” si è messo a ballare sostenendo una bandiera venezuelana, suscitando commenti sarcastici sulla capacità di un ex sportivo di fama mondiale di rendersi complice della tragedia che coinvolge uno dei paesi potenzialmente più ricchi del mondo dove però la situazione è catastrofica al punto tale che ormai più di 20.000 persone si trasferiscono all’estero per sfuggire alla fame, alle malattie e a un’inflazione del 13.000% che ha distrutto qualsiasi possibilità di una vita degna di questo nome. 

Ora appare abbastanza chiaro che Maduro, anche commentando i primi dati che iniziano a trapelare con ingiustificato ritardo, è il vincitore delle elezioni presidenziali tra le più farsesche che la storia moderna ricordi. Gia un suo avversario politico, l’ex militare Henry Falcon, candidato, piazzatosi secondo con 1.798.496 voti, ha chiesto nuove elezioni, annullando le attuali. I votanti sono stati solo 8 milioni.