Panico e paura nelle Hawaii. Il vulcano Kilauea continua ad eruttare e ieri è stato registrato il primo ferito grave. Da diverse settimane la popolazione hawaiiana sta vivendo con il terrore: quattro giorni fa, il 17 maggio 2018, il vulcano è esploso e un terremoto di magnitudo 4.4 ha fatto scuotere la terra. Sono stati registrati dei gravi danni a strade ed abitazioni, ma per fortuna nessun civile è stato colpito dalla calamità naturale. Inoltre, gli esperti negli ultimi giorni hanno evidenziato la possibilità che il vulcano spari fuori delle rocce “come dei proiettili”, con i detriti che potrebbe raggiungere anche le dimensioni di un frigorifero. Per fortuna, l’uomo rimasto contuso non è stato colpito da questo tipo di detrito, anche se le sue condizioni sono gravi e sono attese ulteriori novità sul suo stato nelle prossime ore. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DANNI AL TURISMO
Non arrivano affatto buone notizie dalle Hawaii, dove il vulcano Kilauea non offre più solo immagini spettacolari ma soprattutto pennacchi di fumo tossico provocato dalla lava che si riversa nell’acqua dell’oceano e che ha già provocato un ferito. Una nuova minaccia, dunque, per la popolazione dell’isola Big Island, di fronte alla quale le autorità hanno consigliato di stare alla larga dalla zona interessata. In seguito alla sua attività che si è andata ad intensificare soprattutto negli ultimi giorni, il vulcano Kilauea sta causando notevoli danni soprattutto al turismo. Secondo quanto riferisce SkyTg24, l’ufficio del turismo di Big Island ha fatto sapere che le perdite ammontano a oltre cinque milioni di dollari in cancellazioni. Se si considera che proprio il turismo rappresenta uno dei motori trainanti dell’economia dell’isola, si comprende pienamente il disagio che ciò sta provocando alla popolazione che ora è chiamata anche a fare i conti con la presenza di fumi potenzialmente tossici e di un’aria che ormai è divenuta irrespirabile. Secondo gli esperti, infatti, le emissioni di gas a base di diossido di zolfo sono triplicate nell’ultimo periodo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ALLARME NUBE TOSSICA
L’attività del vulcano Kilauea, nelle Hawaii, non si ferma ma anzi lo spettacolo che regala da giorni inizia a fare sempre più paura. I fiumi di lava che con violenza si riversano nell’oceano, hanno contribuito a sprigionare colonne di fumo tossico bianco provocato proprio dal contatto con l’acqua e che stanno coprendo il cielo dell’isola Big Island delle Hawaii. A riportare la preoccupante situazione è il portale TgCom24 che sottolinea come queste nubi siano considerate tossiche proprio per via della reazione chimica che si scatena in seguito al contatto tra la lava e l’acqua salata. Questo comporta l’emissione nell’aria di acido cloridrico insieme a minuscole particelle di vetro che hanno fatto scattare l’allarme. Anche per tale ragione le autorità locali hanno consigliato alla popolazione di restare lontana dalla nuova minaccia proveniente dal vulcano Kilauea. Ormai da giorni prosegue la fuoriuscita di fiumi di lava dalle bocche e dalle fessure del vulcano e questo, secondo gli esperti, ha portato all’emissione di grandi quantità di gas a base di diossido di zolfo. La qualità dell’aria, inevitabilmente avrebbe subito un importante peggioramento anche per via delle tonnellate di cenere scaricate nell’atmosfera in seguito alle ultime due eruzioni esplosive.
PRIMO FERITO GRAVE
L’eruzione del vulcano Kilauea, nelle Hawaii, non accenna a placarsi e le prime conseguenze gravi sono tristemente arrivate. Ieri, come riporta Rai News, è stato segnalato il primo ferito grave. Si tratta di un uomo, colpito dai lapilli di lava mentre si trovava seduto sul balcone della sua abitazione. Secondo il portavoce dell’amministrazione della contea, il proiettile di roccia lo avrebbe colpito ad uno stinco e “mandato in frantumi la gamba”. Dall’inizio di maggio non si placa l’attività del vulcano Kilauea e con il passare dei giorni la situazione sembra peggiorare sempre di più. Anche l’autostrada costiera, fino ad oggi impiegata come via di fuga, nelle passate ore è stata minacciata dalla lava. Nella notte di sabato scorso si è verificata una nuova grande esplosione che ha portato a far sprigionare la grossa nube di fumo e gas alta tre chilometri ma che non ha inciso sulle attività aeroportuali e turistiche.