Fino al momento del suo arresto, nel novembre 2017, Husnain Rashid, 32enne britannico e fervido sostenitore dell’ISIS accusato di aver incoraggiato un attacco al principino George di 4 anni, si era sempre dichiarato innocente rispetto alle gravi accuse che gli erano state mosse. Oggi invece, come spiega la Cnn, lo stesso si è dichiarato colpevole di reati di terrorismo mettendo in scena una evidente inversione di marcia e confermando di aver assunto comportamenti che miravano alla preparazione di atti terroristici e di aver incoraggiato il terrorismo. Le ammissioni sono giunte a due settimane dal processo dinanzi a un tribunale di Londra. Secondo l’accusa, Rashid scrisse online alcuni messaggi in cui incoraggiava jihadisti a compiere attacchi e tra i vari post ve ne era uno che attrasse non poco l’attenzione degli inquirenti poiché ritraeva il principino George, figlio del duca e della duchessa di Cambridge, William e Kate. L’immagine fu sovrapposta a quella della sagoma di un combattente jihadista. A conferma di ciò, ci sarebbe l’indirizzo esatto della scuola frequentata dal principino che andrebbe a ribadire le intenzioni dell’uomo.



I SUOI BERSAGLI

I reati di cui è accusato il 32enne fanno riferimento ad attività online svolte da Husnain Rashid tra l’ottobre 2016 e il novembre dell’anno seguente. La condanna a suo carico e che segnerà anche la fine del processo che lo vede imputato per terrorismo arriverà il prossimo 28 giugno. Durante il periodo indicato, il 32enne avrebbe incoraggiato numerosi attacchi terroristici non solo contro il principe George ma anche altri bersagli tra cui stadi di calcio, basi dell’esercito britannico, centri commerciali e comunità ebraiche, suggerendo persino di iniettare veleno nei gelati dei supermercati, secondo quanto riportato dalla Britain’s Press Association. Le sue intenzioni erano quelle di recarsi in Turchia e in Siria e combattere nei territori dell’Isis. Per questo, secondo l’accusa, aveva cercato informazioni su come raggiungere la Siria ed unirsi al gruppo di combattenti. Il giudice del processo che vede imputato il 32enne ha ammesso di aver ascoltato in aula “accuse più inquietanti” e non è detto che non verrà considerata una condanna all’ergastolo a carico dell’imputato.

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