A poche settimane dall’incontro tra Donald Trump e Kim Jong-un sale la tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord. Le affermazioni secondo cui la politica di Washington di sanzioni e massima pressione politica sarebbe il fattore che ha condotto Pyongyang al tavolo dei negoziati sono state definite «fuorvianti» dalla Corea del Nord, che ha bacchettato gli Usa. Intanto Trump ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro inglese Theresa May anche a proposito del leader nordcoreano Kim Jong-un. Del resto il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, sarà oggi a Washington per colloqui con l’amministrazione Trump in merito alle questioni più delicate della politica internazionale, quindi dalla Corea del Nord all’Iran, passando per la Siria. Un incontro tra Kim e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è atteso tra la fine di questo mese e l’inizio di giugno. (agg. di Silvana Palazzo)



COREA DEL NORD A USA: “OSTACOLANO DISGELO CON IL SUD”

Tornano tesi i rapporti fra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. A far “scattare” i nordcoreani, sarebbero alcune affermazioni giunte da Washington nelle ultime ore, secondo cui le sanzioni e la pressione politica americana, sarebbero gli unici motivi che avrebbero spinto Pyongyang a tendere la mano al Sud e ai nemici occidentali. Ad affermarlo è un portavoce del ministero degli Esteri, che viene citato dall’agenzia di Stato della Nord Corea, e che definisce tali dichiarazioni un tentativo pericoloso di minare i rapporti di distensione che si erano creati negli scorsi giorni fra le due Coree, dopo lo storico incontro fra Kim Jong-un e Moon Jae-in: «Gli Stati Uniti – affermano – stanno deliberatamente provocando la Corea del Nord proprio mentre la situazione della penisola coreana sta andando verso la pace e la riconciliazione».



ATTESA PER L’INCONTRO TRUMP-KIM

Durante il summit fra i due leader coreani, si erano intavolati discorsi di pace legati alla denuclearizzazione e al disarmo, che erano stati accolti in maniera molto positiva dal mondo intero, ed in particolare dagli Stati Uniti, gli storici nemici di Kim. Il dittatore della Nord Corea ha quindi concretamente mostrato il suo avvicinamento ai vicini del Sud, allineando il fuso orario della propria nazione a quello dei dirimpettai, confermando le parole con i fatti. A questo punto si attende l’incontro fra i due rivali, Kim da una parte, e Donald Trump dall’altra, che si terrà molto probabilmente all’inizio del prossimo mese, anche se ancora non si è stabilito quando e soprattutto dove. Prima, però, il vis-a-vis fra il presidente Usa e la controparte della Corea del Sud, in programma il prossimo 22 maggio a Washington.

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