Londra violenta, nelle ultime ore l’Inghilterra è stata attraversata da una scia di sangue. Due diciassettenni sono stati feriti nella capitale londinese, mentre a Liverpool è stato un diciassettenne a perdere la vita. Nelle ultime ore è giunto il commento di Donald Trump, che ha evidenziato la mancanza di pistole e che “Londra si sta abituando a questo trend”. La soluzione, secondo il presidente USA, è quella di rendere legittimo l’uso delle armi ai cittadini così che possano difendersi, così come accade negli States. A stretto giro di posta è giunta la replica del direttore del maggior centro traumi di Londra e chirurgo del Royal London Hospital Karim Brohi: “Possiamo fare di più per combattere la violenza, ma suggerire che le armi possano essere parte della soluzione è ridicolo. Le ferite da arma da fuoco sono due volte più letali di quelle causate da coltelli e molto più difficili da guarire”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



TRUMP: “NON HANNO PISTOLE”

Arriva addirittura il commento di Donald Trump rispetto all’escalation di violenza registrata a Londra, dove nelle ultime ore un 17enne è stato ucciso per strada con un colpo di pistola (è il 60esimo omicidio nella Capitale da inizio anno). Il presidente degli Stati Uniti proprio ieri, come riporta La Repubblica, parlando alla convention della National Rifle Association a cui ha partecipato, ha dichiarato “Londra è diventata una zona di guerra, c’è un’epidemia di accoltellamenti”. Mimando le coltellate, The Donald ha aggiunto:”Un ospedale della capitale è una zona di guerra. Non hanno pistole. Hanno coltelli e c’è sangue sui pavimenti dell’ospedale”. A detta dell’inquilino della Casa Bianca la cosa più imbarazzante è che “Londra si sta abituando a questo trend”. A Trump, secondo cui basterebbe dotare i cittadini di armi da fuoco per limitare il problema, ha risposto il deputato del partito laburista Charlie Falconier, che su Twitter ha replicato: “Il tasso di omicidio degli Stati Uniti è oltre 5 volte più di quello del Regno Unito. Non c’è una persona in tutto il mondo (con la possibile eccezione del Presidente degli Stati Uniti, e probabilmente sta mentendo) che crede che il modo per ridurre il nostro tasso di omicidio sia quello di rendere più facile ottenere le armi”. (agg. di Dario D’Angelo)



LONDRA, RAGAZZO UCCISO IN STRADA: LA MAMMA, “MINACCIATO DA UNA GANG”

Rhyhiem Ainsworth Barton, il ragazzo di 17 anni, ucciso a Londra con un colpo di pistola, veniva perseguita da una gang locale. Lo ha dichiarato ai giornali britannici la madre della vittima, Petrana Morgan. Come riportato da Il Messaggero, la donna ha spiegato che il figlio era appena tornato dalla Giamaica, dove lei l’aveva spedito per sfuggire alle persecuzioni di una banda che nel 2016 lo aveva minacciato e addirittura accoltellato. Queste le sue dichiarazioni: “Lo stavo cercando e una ragazza mi ha detto che aveva visto dei ragazzi correre in strada: ho visto una persona a terra ed era mio figlio, con la polizia a pistole sguainate”. Un racconto drammatico quello della mamma di Rhyhiem Ainsworth: se la sua versione trovasse riscontro non sarebbe da escludere una resa dei conti da parte della gang nei confronti del 17enne. (agg. di Dario D’Angelo



LE DICHIARAZIONI DELLA POLIZIA

Quando la polizia è arrivata a Southwark ha trovato un 17enne a terra, in strada: non c’è stato nulla da fare per lo staff medico dell’ambulanza accorsa. Il giovane è stato ucciso con un colpo di pistola. Il sindaco di Londra Sadiq Khan parla di un «reato scioccante». A Liverpool sempre oggi è morto un 20enne dopo essere stato accoltellato. Polizia e paramedici sono intervenuti ad Hannover Street alle 4 dopo aver ricevuto notizie di un uomo ferito. Portato in ospedale, il giovane è deceduto per le ferite riportate. Hanover Street e Wood Street sono state quindi chiuse mentre la polizia svolge le indagini. «Il crimine non sarà tollerato nel Merseyside e chi sarà trovato con un’arma sarà assicurato alla giustizia», ha dichiarato Lee Turner, sovrintendente della polizia di Merseyside. «Queste armi possono avere gravi conseguenze e non tollereremo questo comportamento criminale», ha aggiunto. (agg. di Silvana Palazzo)

IL SINDACO DI LONDRA: “REATO SCIOCCANTE”

Londra violenta, come è già stata ribattezzata dopo il nuovo omicidio per le strade con vittima un giovanissimo di appena 17 anni. A questo è seguito un altro delitto a Liverpool, dove un secondo giovane è morto accoltellato. Sono sessanta gli omicidi che dall’inizio dell’anno si sono consumati nella Capitale inglese. In riferimento al delitto del 17enne, ucciso con un colpo di pistola a Sud di Londra, al momento come spiega La Stampa non sono ancora stati eseguiti arresti mentre sono attesi i risultati dell’autopsia. Enorme il lavoro al quale sono chiamati gli agenti di polizia che stanno ancora tentando di fare luce sul vasto numero di morti violente registrate negli ultimi mesi. Ad intervenire sull’accaduto è stato anche il sindaco di Londra, Sadiq Khan, definendolo un “reato scioccante” ed aggiungendo: “Il crimine violento sta aumentando nel Regno Unito, stiamo facendo tutto il possibile per contrastare questa piaga inaccettabile. La Met Police ha istituito una nuova task force per crimini violenti e sta usando risorse addizionali del municipio per colpire i criminali violenti e togliere le armi dalle nostre strade”. Una vera e propria emergenza, dunque, quella che è scattata a Londra dopo gli ultimi fatti di sangue. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

CHOC A LIVERPOOL: 20ENNE ACCOLTELLATO

Un diciassettenne è stato ucciso con un colpo di pistola a sud di Londra, nel quartiere di Southwark. I familiari della vittima sono stati già informati. Finora non sono stati effettuati arresti, mentre sono attesi i risultati dell’autopsia. Ancora violenze nel Regno Unito, dove è avvenuto un altro omicidio. Nelle stesse ore Liverpool è stata teatro di un delitto, sempre ai danni di un giovanissimo. Un ragazzo di 20 anni è stato accoltellato ed è morto durante il trasporto in ospedale. Immediate le reazioni inglesi. Karim Brohi, direttore del principale centro traumi di Londra e chirurgo del Royal London Hospital, chiede che venga fatto di più per combattere la violenza, ma ritiene che «suggerire che le armi possano essere parte della soluzione è ridicolo». Inoltre, ha spiegato che «le ferite da arma da fuoco sono due volte più letali di quelle causate da coltelli e molto più difficili da guarire». Le sue opinioni su Twitter sono state molto apprezzate. (agg. di Silvana Palazzo)

LONDRA VIOLENTA, 17ENNE UCCISO A COLPI DI PISTOLA

Un nuovo omicidio a Londra. Nelle scorse ore è stato ammazzato un ragazzo di appena 17 anni nel quartiere di Southwark, nella zona centrale della capitale britannica. La polizia, dopo aver ricevuto una telefonata che segnalava la sparatoria nel quartiere, è subito intervenuta, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. Il ragazzo, che non è ancora stato identificato, è stato rivenuto esamine a terra, e anche i soccorsi, giunti sul luogo del delitto tempestivamente, non sono riusciti a rianimare lo stesso, morto ancora prima dell’arrivo dei medici. La sparatoria sarebbe avvenuta precisamente a Cooks Road, e la segnalazione alle forze dell’ordine è giunta alle ore 18:05 locali. Il ragazzo, ritrovato a Warham Street, è stato dichiarato morto alle ore 18:56.

ALLA RICERCA DELL’ASSASSINO

La polizia sta effettuando le indagini per cercare di ricostruire l’accaduto, e trovare il colpevole, ed ha diramato un appello rivolto a chiunque abbia visto qualcosa. Come succede spesso in questi casi, però, è molto raro trovare dei testimoni, visto che la gente teme ritorsioni. La morte del ragazzo di 17 anni è solo l’ultima di una scia di sangue in quel di Londra da inizio anno ad oggi. Si calcola infatti che più di 60 persone siano morte ammazzate dal primo gennaio, un numero decisamente alto, per una media di 15 assassini a mese. Complice questi numeri preoccupanti, Londra ha superato per la prima volta New York per quanto riguarda il numero di uccisioni in strada.