La partecipazione alla parata per la vittoria sul nazismo nella sempre suggestiva cornice della Piazza Rossa e poi il gelo diplomatico. È questa la sintesi dell’incontro avvenuto oggi tra il padrone di casa Vladimir Putin e il premier israeliano Benjamin Netanyahu: un meeting programmato da molto tempo ma che è “caduto” proprio a ridosso della decisione del presidente americano Donald Trump di uscire dall’accorso sul nucleare e che ha visto la repubblica islamica e l’intero mondo occidentale stigmatizzare la decisione, ad eccezione proprio dello stesso Stato ebraico, nemico storico dell’Iran. Anche per questo motivo, al termine si è deciso di non dare vita alla classica conferenza stampa dei due leader che, sul tema, hanno posizioni nettamente differenti: lo Zar russo infatti aveva commentato la scelta di Trump parlando di “profonda delusione” e per questo le rispettive diplomazie hanno scelto di diffondere un semplice comunicato dai toni molto soft e senza che venisse fatto alcun accenno alla situazione contingente anche se, da parte israeliana, non è mancata, in un brevissimo passaggio, una nota molto critica nei confronti proprio dell’Iran. (agg. R. G. Flore)
NETANYAHU A MOSCA PER LA TRADIZIONALE PARATA
Mosca ha celebrato oggi il “Giorno della Vittoria” con una parata militare alla quale hanno preso parte oltre 13 mila uomini in divisa. Come spiega l’agenzia di stampa Ansa, la parata che si è svolta in Piazza Rossa e durante la quale è stata celebrata la vittoria della Russia sulle truppe naziste nella Seconda Guerra Mondiale, ha rappresentato anche l’occasione per mettere in mostra i moderni mezzi bellici del Paese. Alla parata militare ha preso parte anche Benyamin Netanyahu, il premier israeliano che ha successivamente avuto un incontro con Putin molto atteso per via degli argomenti in agenda, a partire dalla decisione di Trump di ritirare gli Usa di uscire dall’accordo sul nucleare iraniano. Non è escluso che al centro dell’incontro possa esserci stato anche il tema della Siria, dove Israele teme la presenza militare dell’Iran che con la Russia sostiene il regime di Assad. Tra gli altri ospiti che hanno preso parte alla solenne parata militare nella Piazza Rossa anche il presidente serbo Aleksandr Vucic.
IL DISCORSO DI PUTIN NEL GIORNO DELLA VITTORIA
Non poteva mancare ovviamente il discorso di Vladimir Putin al Paese in occasione della solenne parata militare in Piazza Rossa per il Giorno della Vittoria, durante il quale ha ribadito come la Russia “è aperta al dialogo su ogni aspetto della sicurezza globale ed è pronta a collaborare in modo paritario e costruttivo per la concordia, la tranquillità e il progresso del pianeta”. Lo stesso presidente russo ha ribadito che il suo Paese non permetterà di dover nuovamente riscrivere la storia e impedirà che possa spegnersi la memoria sul fatto che i soldati sovietici abbiano sconfitto il nazismo. A tal proposito Putin ha aggiunto: “Alcuni stanno cercando di negare le imprese del popolo che salvò l’Europa e il mondo dalla schiavitù, dallo sterminio e dagli orrori dell’Olocausto. Stanno cercando di distorcere gli eventi della guerra, di far dimenticare i veri eroi, e di falsificare, riscrivere e distorcere la storia stessa”. Sono stati in migliaia a seguire la parata militare per le vie del centro di Mosca in occasione del 73esimo anniversario della vittoria sulle truppe naziste in quella che i russi chiamano la Grande guerra patriottica.