La polizia francese ha arrestato un rifugiato iracheno perché avrebbe partecipato al massacro di centinaia di militari delle forze aeree in Iraq. Lo rivela il Telegraph, secondo cui l’indagato avrebbe provato ad entrare in Gran Bretagna prima di ottenere l’asilo come rifugiato politico in Francia. Stando alle accuse, sarebbe stato uno dei “carnefici” dell’Isis. Pare che il rifugiato abbia trascorso del tempo in un centro migranti di Calais, poi in uno di Caen, vicino al porto di Cherbourg. In marzo è avvenuta la cattura attraverso un’incursione della polizia, ma da poco è emersa la notizia dell’arresto. «La polizia era vestita di nero, gli agenti indossavano cappucci che mascheravano i loro volti» ha raccontato il custode del centro doveva viveva il rifugiato. L’uomo, che ha chiesto di restare anonimo, ha aggiunto che al rifugiato è stato «messo un cappuccio sopra la testa quando lo hanno portato via». Le accuse sono emerse quando gli investigatori iracheni hanno interrogato il suo ex compagno di cella, catturato l’anno scorso. L’Interpol lo ha poi rintracciato in Francia, dove era arrivato nel 2015.



FRANCIA, ARRESTATO RIFUGIATO IRACHENO: “E’ UN BOIA DELL’ISIS”

Il sospetto si chiama Ahemd H-M: ha 33 anni ed è stato identificato da un uomo che condivideva con lui una cella nel carcere di Tikrit, in Iraq, dove sarebbe stato imprigionato per aver combattuto contro le forze governative irachene. Quando le forze dell’Isis sono avanzate dalla Siria in Iraq nel 2014, sono stati liberati diversi prigionieri, tra cui colui che sarebbe diventato un rifugiato francese e l’ex compagno di cella, rimasto anonimo. Entrambi però, stando a quanto ricostruito dal Telegraph, avrebbero continuato a combattere per l’Isis. Ora Ahmed H-M è accusato di omicidio, terrorismo e crimini di guerra, ma lui nega ogni accusa che gli viene addebitata. L’ex compagno di cella sostiene che abbia preso parte al massacro del 2014 di oltre 1500 militari disarmati dell’aviazione irachena a Tikrit. C’è un video, pubblicato dall’Isis, che mostra le decapitazioni dei militari, sparati e soffocati mentre i militanti del gruppo terroristico celebravano la vittoria per la conquista del territorio iracheno dopo aver attraversato il confine con la Siria.

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