La Macedonia cambia nome: è arrivato finalmente l’accordo con la Grecia. Un compromesso raggiunto dopo anni di relazioni tese tra i due paesi, con Skopje che si chiamerà Repubblica della Macedonia del Nord. Nel corso degli scorsi decenni l’annosa questione ha creato malumori tra le due parti ma poche ore fa Zoran Zaev e Alexis Tsipras hanno raggiunto la fumata bianca: il governo di Skopje ora punta ad accelerare il suo percorso di ingresso all’interno dell’Unione Europea e nella Nato, come sottolineato dai colleghi de Il Sole 24 Ore. Tsipras, primo ministro della Grecia, ha informato il presidente Prokopis Pavlopoulos il raggiungimento di una intesa “buona” e che coprirà tutte le precondizioni fissate da Atene nel corso della contrattazione. Una intesa che sarà sottoposta alla ratifica del Parlamento di Atene solo dopo che la Macedonia avrà soddisfatto le condizioni previste.

LA MACEDONIA CAMBIA NOME

Nonostante la soddisfazione per l’accordo raggiunto con il collega Zoran Zaev, Alexis Tsipras dovrà fare i conti con i dissidi interni al Parlamento greco: sta trovando infatti l’opposizione di Panos Kammenos, ministro della Difesa greco e leader di ‘Greci indipendenti’, che ha sottolineato di non aver alcuna intenzione ad approvare un accordo con Skopje affinchè il nome contenga ancora la dicitura “Macedonia”. L’accordo tra Tsipras e Zaev è nell’aria da tempo e ieri, sottolinea ilsole24ore.it, sono andate in scena per le vie di Atene proteste di piazza. Nonostante ciò la trattativa è proseguita, con la Macedonia che punta ad accorciare i tempi per l’inizio delle trattative con Bruxelles sull’adesione all’Unione Europea, in particolare in vista del vertice Nato in programma nel prossimo luglio. E non sarà neanche semplice per Zaev, che ha avuto un confronto acceso con il predecessore Nikola Gruevski: il nazionalista è stato accusato di aver premuto sullo scontro con la Grecia.