La Russia sconvolta da una tragedia ad ormai poche ore dalla festa che coinciderà con il via dei Mondiali di calcio 2018. Un catamarano che stava percorrendo il fiume Volga ha infatti urtato una chiatta occupata da turisti e provocato la morte 11 persone. Come riportato dall’agenzia Tass, che ha citato il ministero delle Emergenze, l’incidente è avvenuto ieri sera, lunedì 11 giugno 2018, all’altezza di Volgograd. Le responsabilità dell’impatto sarebbero da attribuire al catamarano a motore che, secondo le prime ricostruzioni di queste ore, oltre che sprovvisto dei necessari documenti per la circolazione sul fiume Volga, al momento dell’incidente con la chiatta sarebbe stato privo delle luci di segnalazione. A bordo dell’imbarcazione colpita dal catamarano vi erano 16 persone, probabilmente turisti, nonostante i posti a sedere fossero 12.
L’ERRORE IN MANOVRA DEL CATAMARANO
Con il passare delle ore sta emergendo sempre con maggior chiarezza la responsabilità del catamarano nella tragedia sul Volga avvenuta ieri all’altezza di Volgograd, in Russia. Stando a quanto riferito dall’ufficio stampa della sede locale del ministero delle Emergenze e riportato da SkyTg24, “l‘undicesima vittima è stata trovata quando il catamarano è stato portato a riva: l’operazione di salvataggio è conclusa“. Una fonte del ministero delle Emergenze ha attribuito al comandante del natante a motore la paternità della tragedia:”“Secondo una delle versioni, il comandante potrebbe aver violato le regole di manovra, non aver notato la chiatta e non aver effettuato un tentativo di evitare la collisione“. Ovviamente verranno controllate altre versioni ma intanto l’agenzia federale russa per il trasporto marittimo e fluviale aggrava la posizione del catamarano riferendo che il catamarano era “senza documenti e senza luci di identificazione“.