Sta facendo rumore il cosiddetto programma “tolleranza zero” messo in atto da Donald Trump sull’immigrazione, che ha portato negli ultimi mesi a separare 2000 bambini dai genitori, “colpevoli” di aver varcato i confini statunitensi, sia illegalmente che in cerca di asilo politico. Come riportato da La Repubblica, se internamente sono i Democratici a dare battaglia alle politiche messe in atto dall’amministrazione Trump, fuori dai confini americani è stato addirittura l’ONU a scendere in campo. Secondo Ravina Shamdasani, portavoce per l’Alto Commissario ai Diritti umani, “la detenzione per immigrazione e la separazione familiare come deterrente contrastano con gli standard e i principi dei diritti umani: l’interesse del bambino viene prima di ogni altra cosa”. A quanto pare, però, non saranno interventi esterni a convincere Trump a cambiare linea. Parola di Nikki Hailey, la ferrea ambasciatrice americana alle Nazioni unite – oltre che membro del gabinetto del Presidente – che ha chiarito:”Né l’Onu né chiunque altro può stabilire come gli Stati Uniti debbano difendere i propri confini”. (agg. di Dario D’Angelo)
TRUMP DISPOSTO A TUTELARE “DREAMERS”
La tolleranza zero sui migranti di Donald Trump che ha portato in queste ore centinaia di bambini a separarsi dai propri genitori arrestati al confine potrebbe subire un ammorbidimento da qui a prossimi giorni. La Casa Bianca ha infatti reso noto che il presidente Usa è disposto a firmare i due disegni di legge redatti dal Partito Repubblicano, espressione di una linea più moderata rispetto a quella attuale del Presidente, che metterebbe al riparo soprattutto i cosiddetti “dreamer”, prevedendo per loro una via verso la cittadinanza. I dreamer, circa 1,8 milioni di persone, sono immigranti entrati in Usa da minorenni al seguito di genitori clandestini: si tratta dunque di persone che si trovano negli Stati Uniti da moltissimi anni, spesso pienamente integrati e con un lavoro stabile. La versione più moderata del testo sull’immigrazione, da quel che si apprende, prevede anche finanziamenti per la costruzione del muro col Messico e una revisione di alcune leggi, tra cui l’eliminazione della lotteria dei visti. (agg. di Dario D’Angelo)
USA, PUGNO DURO DI TRUMP SU IMMIGRAZIONE
Usa, 2000 bambini separati da genitori al confine con Messico: tolleranza zero dell’amministrazione di Donald Trump contro l’immigrazione clandestina. Come riportato dai colleghi del Corriere della Sera, dal 19 aprile al 31 maggio 2018 sono ben due mila i piccoli tolti ai genitori dopo l’entrata in vigore della linea dura statunitense. I dati arrivano dal Dipartimento per la sicurezza interna americana, sulla scia delle polemiche scaturite per la violazione dei diritti dei bambini. Ieri, venerdì 15 giugno 2018, l’amministrazione del presidente ha sottolineato l’impatto che ha avuto il pugno duro sull’iimmigrazione: i 2000 bambini sono stati separati ai genitori, arrestati per essere entrati negli Stati Uniti in maniera irregolare. Un funzionario del ministero della Sicurezza interna ha evidenziato come “questa amministrazione ha specificato chiaramente che non avremmo più ingorato la legge”. E non mancano le critiche dell’opposizione: democratici all’attacco delle scelte del tycoon.
2000 BIMBI TOLTI AI GENITORI
Sono in totale 1940 le persone interrogate e detenute per essere entrate negli Stati Uniti d’America in maniera irregolare: molti di loro sono in attesa di giudizio. I dipartimenti di Sicurezza e di Giustizia hanno evidenziato che hanno “in programma le più alte norme di detenzione al mondo per i bambini”, sottolinea il Corriere della Sera. In molte occasioni i migranti chiedono asilo politico negli Usa, molti di loro infatti arrivano da violenti paesi del centro America. Ma la preoccupazione maggiore è rivolta ai bambini e alla loro salute: sono già stati registrati degli episodi di giovanissimi traumatizzati dopo essere stati ospitati in centri non adeguati dal punto di vista di supporto pediatrico. Basti pensare che al confine con il Messico sono state installate delle tende climatizzate per contrastare l’afflusso di minatori. Una scelta, come confermato dalla stessa amministrazione di Donald Trump, atta a scoraggiare i clandestini. E il tycoon ha intenzione di rilanciare: il suo obiettivo è quello di riformare radicalmente l’immigrazione, aumentando la linea dura e scoraggiando i migranti a tentare di entrare negli Stati Uniti.