Cosa accadrà a quella che tutti consideravano la “Steve Jobs donna”? I rischi sono altissimi per Elizabeth Holmes che aveva raccolto milioni per far partire una startup che in realtà si è rivelata una vera e propria truffa. La donna insieme all’ex direttore generale della Theranos, la sua azienda, sono stati incriminati dalla corte federale con ben undici capi d’accusa relativi a una frode informatica a danno sia degli investitori che dei clienti. Ora rischiano multe salatissima e soprattutto venti anni di galera. Una situazione destinata quindi a chiudersi nella peggiore delle maniere per la donna che credeva di essere riuscita ad ottenere risultati clamorosi nella sua vita professionale.La Theranos era stata fondata nel 2003 senza un vero e proprio investimento, l’utopia promessa aveva portato parecchi investitori a interessarsi rapidamente e a darle una mano nel raggiungere i suoi sogno o meglio dire guadagni.



MILIONI PER UNA STARTUP, MA ERA UNA TRUFFA

La storia di Elizabeth Holmes è davvero difficile da accettare anche perché per il mondo la bella ragazza ha rappresentato la speranza di aver trovato uno “Steve Jobs donna”. Era ritenuta da tutti molto influente e anche geniale nelle sue idee, grazie a questo aveva raccolto milioni per una startup da lanciare presto sul mercato. Nata a Washington il 3 febbraio del 1984 è stata la fondatrice e ceo della Theranos, un’azienda che era considerata nella Silicon Valley la Apple della salute. Questa prometteva infatti delle analisi di laboratorio molto efficaci con pochissimi soldi e una sola goccia di sangue. In realtà però ci siamo trovati di fronte una vera e propria truffa anche perché gli esami, così li ha definiti Il Giornale nella sua versione online, erano affidabili come comprare un gratta e vinci sperando di diventare milionari. Un grande dispiacere per chi si era illuso di essersi trovato di fronte a una donna in grado di rivoluzionare il mercato della medicina internazionale.

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