La decisione degli Usa di ritirarsi dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha scatenato diverse reazioni nel mondo. Mosca, come riporta Askanews, ha voluto denunciare senza mezzi termini il “volgare cinismo” degli Stati Uniti ed il loro “disprezzo” per le Nazioni unite dopo l’ultimo passo indietro di Trump. Una decisione bollata, senza mezzi termini come “errata”. Ad intervenire nel corso di una conferenza stampa è stata anche la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova che ha aggiunto: “Gli Stati Uniti hanno ancora una volta inflitto un grave colpo alla loro reputazione di difensori dei diritti umani, hanno mostrato il loro disprezzo per l’Onu e le sue strutture”. Ad esprimere il proprio rammarico in seguito al ritiro degli USA dal Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU anche la Cina attraverso Geng Shuang, portavoce del ministero degli Esteri cinese. A sua detta, il Paese “continuerà a dedicare i propri contributi per lo sviluppo sano dell’impresa dei diritti umani internazionale assieme alle varie parti attraverso dialoghi costruttivi e cooperazione”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
KOFI ANNAN CONTRO TRUMP
Anche Kofi Annan, ex Segretario Generale delle Nazioni Unite, non ha usato mezzi termini per commentare l’improvvisa e opinabile abbandono da parte degli Stati Uniti del Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu, decisione presa da Trump e che va letta necessariamente in relazione alle critiche che la sua amministrazione ha ricevuto negli ultimi giorni dopo la diffusione delle immagini dei piccoli migranti separati dai loro genitori e rinchiusi in delle gabbie nei pressi del confine meridionale col Messico. L’80enne politico e diplomatico ghanese, ospite oggi di un incontro pubblico a Montebelluna, ha definito una “vergogna” la decisione presa dal Presidente degli Stati Uniti, sostenuta solamente dai vertici dello Stato di Israele, spiegando come il costruire dei mui per gestire l’immigrazione sia la scelta errata. A detta di Annan, infatti, il rammarico sta proprio nel fatto che, per molti anni, sono stati proprio gli Stati Uniti ad avere la leadership mondiale su temi quali la solidarietà e la difesa dei diritti umani, aggiungendo anche che “andarsene non è mai la soluzione ma spero che l’amministrazione di Washington possa tornare sui propri passi”. (agg. di R. G. Flore)
LE CRITICHE DI BORIS JOHNSON
Condanne pressoché unanimi nei confronti dell’ultima mossa a sorpresa degli Stati Uniti, quella di lasciare il consiglio dei diritti umani dell’Onu. Una decisione che gli Usa hanno preso a seguito delle dure critiche da parte del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, per via dei bambini figli di migranti irregolari, bloccati al confine con il Messico. Una scelta che è stata pubblicamente bocciata da parte del ministro degli esteri britannico, Boris Johnson, che ha ammesso: «E’ deplorevole – le sue parole – non è un segreto che anche il Regno Unito ha chiesto delle riforme in seno al Consiglio dei diritti umani, ma restiamo impegnati nel lavorare dall’interno, per rafforzare questo organo». La Casa Bianca è da tempo che pensava di togliersi dal consiglio dei diritti umani dell’Onu, e già le prime minacce avvennero l’anno scorso, quando venne trasferita l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, riconoscendo la Città santa come capitale di Israele. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI NETANYAHU
Nuova presa di posizione che fa discutere da parte degli Stati Uniti. Dopo le critiche delle ultime ore per le rigide politiche adottate sul confine con il Messico, in particolare, contro i bambini, gli USA hanno deciso di ritirarsi dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Una scelta che ha fatto storcere il naso a quasi tutti, tranne ad Israele, il motivo per cui di fatto Trump si è ritirato dall’Onu. E proprio il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha commentato la mossa di Washington: «Una decisione coraggiosa contro l’ipocrisia e le bugie dell’organismo internazionale. Il consiglio – ha proseguito – è un’organizzazione parziale, ostile, anti-israeliana che ha tradito la sua missione di proteggere i diritti umani». Secondo Netanyahu, il Consiglio non si è soffermato sulle violazioni dei diritti umani, bensì su Israele: «Quel Consiglio si è ossessivamente fissato con Israele, l’unica vera democrazia del Medio Oriente. Israele – conclude il numero uno israeliano – ringrazia il presidente Trump, il segretario Pompeo e l’ambasciatore Haley per la loro coraggiosa decisione contro l’ipocrisia e le menzogne del cosiddetto Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PESA IL GIUDIZIO CONTRO ISRAELE
Usa lasciano Consiglio dei diritti umani dell’Onu: clamoroso colpo di scena nello scacchiere internazionale. Nelle ultime ore sono circolate delle indiscrezioni riportate da Bloomberg e anche dalla Treuters che segnalavano il possibile ritiro dell’amministrazione di Donald Trump dal Consiglio Onu e pochi minuti fa è giunta la conferma dell’ambasciatrice Nikki Haley. Il motivo? Come sottolineato dai colleghi del Il Sole 24 Ore, gli Stati Uniti d’America hanno accusato l’organismo internazionale di intollerabili pregiudizi contro Israele. Clima di alta tensione già da tempo tra Usa e Human Rights Council, con le critiche di quest’ultimo per le posizioni assunte da Donald Trump sulla questione immigrazione. Il ritiro americano è stato annunciato anche dal segretario di Stato Mike Pompeo: avrà effetto immediato ed è programmato per questa sera dagli uffici di Foggy Bottom.
USA LASCIANO CONSIGLIO DEI DIRITTI UMANI DELL’ONU
“Il Consiglio dei diritti umani dell’Onu è responsabile di una costante e patologica contro Israele, con atteggiamenti che danneggiano i diritti umani”: queste le parole dell’ambasciatrice Nikki Haley. Il prossimo 2 luglio 2018 è in programma al Consiglio una discussione su Israele e i territori palestinesi occupati, ma questa non è l’unica vicenda che ha creato tensione tra le parti: come vi abbiamo già sottolineato il Council ha definito “inconcepibile” la politica di Donald Trump sull’immigrazione dopo le ultime notizie sul fronte con il Messico. La stampa americana sottolinea che la fuoriuscita dagli Usa dal Consiglio dell’Onu potrebbe essere stata influenzata proprio dalle critiche rivolte alla Casa Bianca. Un altro colpo di scena firmato Donald Trump, che nel corso degli ultimi mesi è stato criticato a spron battuto per aver abbandonato l’accordo sul nucleare iraniano e quello relativo al clima di Parigi.