Sta continuando e mietere vittime la lattuga romana degli Stati Uniti, infettata dal batterio Escherichia coli. Come vi stiamo raccontando dalla giornata di ieri, sono ben 5 i casi di decessi registrati in USA da un mese a questa parte, e la situazione rischia di peggiorare. Le autorità sono consce della gravità dei fatti, ma non riescono a capire come sia stata contaminata la lattuga in questione. Di solito l’Escherichia coli si trova nell’intestino degli animali, in particolare in quello delle mucche e dei maiali. Di conseguenza, è possibile ingerire tale batterio in quantità nocive alla salute, mangiando carne di hamburger contaminata. Negli ultimi anni, però, l’e-coli è diventato quasi “volatile”, visto che ha attaccato anche le verdure a foglia verde come appunto la lattuga. Inoltre, l’infezione di e-coli ha un’incubazione che può variare dall’uno ai cinque giorni, quindi spesso e volentiri risulta difficile comprendere come e quando ci si è ammalati. (aggiornamenti di Davide Giancristofaro)



L’EPIDEMIA DEL 2006

La lattuga romana contaminata dall’Escherichia-coli ha creato ben cinque morti negli Stati Uniti e fa tremare tutto il paese. Nonostante le rassicurazioni c’è da sottolineare come l’epidemia che ha colpito 197 persone in 35 Stati non è la prima degli ultimi anni. Nel 2006 infatti sempre in America c’era stata un’altra situazione molto simile in cui ad essere colpite furono almeno 200 persone. Proprio per questo stanno lavorando con grande attenzione al caso i ricercatori della Food and Drug Administration. Sarà ora importante cercare di capire quali potrebbero essere gli interventi per fare in modo che questo problema non riguardi più il mercato e quindi non vada ad intaccare la salute dei consumatori. E’ quindi d’obbligo cercare di trovare una strada per evitare che situazioni del genere possano ripetersi su un alimento di primaria importanza come appunto la lattuga romana. (agg. di Matteo Fantozzi)



FDA RASSICURA “NON È PIÙ SUL MERCATO”

Paura diffusa negli Usa per l’epidemia che ha portato alla morte di 5 persone dopo l’assunzione di lattuga romana contaminata dal batterio dell’Escherichia-coli. A brancolare nel buio è perfino la massima autorità statunitense in materia di sanità, la FDA (Food and Drug Administration), ovvero l’equivalente del nostro Ministero della Salute, che in questo momento non se la sente di attribuire precise responsabilità ai singoli coltivatori, ai distributori o ai singoli Stati. Quel che è certo è che la FDA in questo momento è impegnata a rassicurare in particolare i consumatori: l’agenzia ha specificato che la lattuga romana contaminata proveniente dalla regione “incriminata”, ovvero quella di Yuma, in Arizona, è stata già “lavorata” e ora non è più disponibile per il consumo. Quindi ogni rischio immediato è sparito. “Tuttavia”, prosegue la FDA, l’agenzia “è impegnata a indagare sulla fonte del focolaio e a collaborare con la fattoria per aiutare a prevenire eventi simili in futuro”. (agg. di Dario D’Angelo)



USA, LATTUGA KILLER: FOCOLAIO IN ALASKA

L’allarme è scattato ad aprile, ma da allora i casi di infezione alimentare provocata dal batterio Escherichia coli, rilevato nella lattuga, non sono diminuiti. Il primo decesso è stato registrato in California, ma il numero dei morti nel frattempo è salito a 5. Il ceppo in questione del batterio provoca diarrea, vomito e crampi allo stomaco, ma in alcuni casi può provocare insufficienza renale. Le autorità sanitarie hanno legato l’epidemia alla lattuga coltivata nella regione di Yuma, in Arizona, che rifornisce tutti gli Stati Uniti di questi ortaggi nei mesi invernali. In una fattoria della zona, come riportato dall’AdnKronos, è stata individuata la fonte di un focolaio di infezioni rilevato in una prigione dell’Alaska, dove 8 detenuti si sono ammalati dopo aver mangiato lattuga romana. Ma non è chiaro da dove abbia avuto origine il resto dell’epidemia. Le indagini proseguono. (agg. di Silvana Palazzo)

USA, LATTUGA ROMANA CONTAMINATA DA E-COLI: 5 MORTI

Allarme lattuga contaminata negli Stati Uniti. Cinque persone hanno perso la vita nelle scorse ore dopo aver mangiato della lattuga di specie romana, contenente l’e-coli. In America del Nord è scoppiata una sorta di epidemia visto che sono ben 197 i casi i 35 stati, come segnalato dai media americani, poi riportato da TgCom24.it. L’ultimo bollettino medico è stato emesso il 16 maggio dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), e da quella data, circa una ventina di giorni fa, si sono registrati altri 25 casi, provocando la più grande epidemia di e-coli dal 2006 a questa parte, quando vennero contaminate 200 persone: c’è il serio rischio che questo precedente venga a breve superato. Come detto, la fonte di tale epidemia sarebbe la lattuga romana proveniente dallo stato dell’Arizona, precisamente dalla regione dello Yuma.

IL PRIMO DECESSO A INIZIO MAGGIO

Secondo la Food and Drug Administration, l’ente governativo degli Stati Uniti che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, non si può addossare tutte le colpe ad un singolo coltivatore, distributore o regione. Sono in corso le indagini per cercare di comprendere di più, e soprattutto, evitare che altre persone possano ammalarsi per poi morire. Del caso della lattuga killer ce ne eravamo già occupati all’inizio del mese scorso, quando si verificò la prima vittima, e nel contempo furono infette ben 120 persone. Escherichia coli è un batterio molto rognoso che quando infetta il corpo provoca diarrea, vomito, crampi allo stomaco, e nei casi più gravi, insufficienza renale.