La notizia della morte di Koko, la gorilla più famosa al mondo, ha fatto in breve tempo il giro del web. Koko era probabilmente l’animale in vita più vicino all’uomo. Nata nel 1971, il 4 luglio, (avrebbe compiuto 47 anni fra pochi giorni), conosceva più di 1000 segni diversi per comunicare con gli essere umani, e aveva delle qualità uniche, che solo lei poteva vantare. Era un gorilla molto sensibile, al punto che più volte ha pianto nella sua vita in occasione di eventi tristi. Vi abbiamo già raccontato la reazione quando morì l’attore e amico Robin Williams nel 2014. Un’emozione sprigionata senza alcun limite anche quando venne a mancare la sua gattina. Proprio così perché Koko, proprio come gli essere umani, amava i gatti, e divenne famoso un suo video in cui pianse appunto dopo aver appreso la notizia della scomparsa del suo fido compagno domestico. Una curiosità sul suo nome completo, Hanabi-ko, che tradotto in lingua giapponese significa fuochi d’artificio: mai nome fu più azzeccato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“UOMO PROTEGGI LA TERRA”

L’intelligenza della gorilla Koko ha fatto la storia e viene considerata come una delle prove di quanto la natura abbia dotato i primati, così simili all’uomo sotto tanti aspetti. Nel 2016 fece scalpore quello che può essere considerato un vero e proprio “monito animalista” di Koko. La gorilla infatti, utilizzando il linguaggio dei segni grazie al quale aveva imparato circa 2000 parole in inglese, aveva espresso un pensiero compiuto riguardo l’ambiente e l’amore per la Terra che aveva sorpreso il mondo: “Io sono gorilla, io sono i fiori, gli animali. Io sono natura. Koko ama uomo. Koko ama Terra. Ma uomo stupido. Koko dispiace, Koko grida. Tempo fretta. Aiutare la Terra! Presto! Proteggere la Terra. Natura ti osserva. Grazie.” Un’indipendenza comunicativa sbalorditiva da parte della gorilla, così amata e che ora è partita per il suo ultimo viaggio. (agg. di Fabio Belli)



CAPIVA LA LINGUA DEI SEGNI

E’ morta Koko, una delle gorilla più famose al mondo. Aveva 46 anni ed era nota in particolare per la sua grande intelligenza. Koko capiva infatti la lingua dei segni inglesi, e si era fatta conoscere in tutto il mondo per la sua astuzia e simpatia. Nata nello zoo di San Francisco, negli Stati Uniti, Kokò iniziò ad apprendere l’uso della lingua dei segni grazie all’aiuto della dottoressa Francine Patterson, che prese parte ad un progetto della Stanford University nel 1974. Quattro anni dopo, nel 1978, il National Geographic le aveva dedicato una copertina, con Koko che si scattava una foto allo specchio.



IL PIANTO DEL 2014

Salì alla ribalta delle cronache in particolare nel 2014, quando morì l’attore Robin Williams, notizia che fece piangere la stessa gorilla. Il suo quoziente intellettivo era molto alto, compreso fra i 75 e i 95 (era in grado di comprendere ben 2000 parole inglesi), e tenendo conto che quello di un umano medio è pari a 100, si capisce quanto la stessa Koko fosse intelligente. A comunicare la morte dell’animale è stata la Gorilla Foundation attraverso Twitter: «La Gorilla Foundation è triste nell’annunciare la morte della nostra amata Koko». In un comunicato stampa la stessa fondazione ha aggiunto che «la sua empatia e la sua capacità di parlare hanno aperto la mente e il cuore di milioni di persone. Era molto amata e ci mancherà tantissimo».