Anche se il bilancio è comunque pesante (cinque vittime, di cui quattro facenti parte del personale di volo, tra piloti e ingegneri di bordo, e un passante), secondo le autorità indiane l’incidente di un piccolo aereo a Mumbai, pochi minuti dopo il decollo, avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria strage. Nello schianto del KingAir C90 ha perso la vita solamente una persona che si trovata sul luogo dell’impatto ma la “fortuna” è stata che l’aereo è precipitato sì in una zona abitata, all’interno di un quartiere occidentale della metropoli indiana, ma ha centrato una casa in costruzione e quindi senza inquilini al suo interno. Ad ogni modo, dal momento che si trattava di un test di volo e che dunque qualcosa potrebbe esser andato storto, adesso si attende l’autopsia sulle salme (di cui una carbonizzata, e che alcuni testimoni hanno visto letteralmente bruciare a terra dopo l’impatto) e l’analisi dei dati della scatola nera per capire il perché di un incidente tanto improvviso quanto, al momento, inspiegabile. (Agg. di R. G. Flore)



RITROVATA LA SCATOLA NERA

Decollato solo poco prima dall’aeroporto Juhu per una sorta di volo di prova, il KingAir C90 della UY Aviation caduto a Mumbai nella giornata di oggi ha causato cinque morti anche se al momento continuano le operazioni di soccorso anche se, nelle ultime ore, non sono state segnalate nuove vittime. Tuttavia, mentre intanto il Governo indiano ha aperto una inchiesta ufficiale per accertare quali siano state le cause dello schianto, è stata ritrovata la scatola nera che dirà di più su un incidente la cui dinamica fa ancora discutere: inoltre, parecchie polemiche ha scatenato la diffusione di un video nel quale si vede il relitto dell’aereo in fiamme e vicino bruciare carbonizzato il cadavere di una delle cinque vittime accertate fino ad ora, di cui due sarebbero i piloti del KingAir, due ingegneri a bordo e anche un passante colto di sorpresa proprio mentre si nel luogo del disastro. (Agg. di R. G. Flore)



ALMENO 5 I MORTI

Restano 5 le vittime segnalate dalla polizia indiana sul disastro aereo avvenuto questa mattina a Mumbai: mentre proseguono i soccorsi per trovare eventuali altri passanti sotto le macerie nel quartiere di Ghatkopar, è giunto l’ultimo comunicato stampa della Direzione generale dell’aviazione civile indiana che ha precisato come «le vittime sono i due piloti del charter, due ingegneri addetti al mantenimento tecnico del velivolo e un passante». Pare che l’incidente – per ora viene considerato come tale, non vi sono elementi che rilevino attività terroristica – si sia verificato quando il piccolo aereo costruito dalla Beech Aircraft Corporation si stava apprestando a tornare a terra dopo un volo di verifiche tecniche sopra Mumbai. Secondo elemento “positivo”, lo schianto è avvenuto su alcune case abitate ma soprattutto su un terreno dove si stava edificando una nuova struttura: altrimenti, il conto delle vittime sarebbe stato del tutto maggiore. 



AEREO PRECIPITA SULLE CASE A MUMBAI

Un piccolo aereo charter di linea è precipitato poche ore fa a Mumbai, sopra un centro abitato, mentre si trovava in fase di atterraggio: l’India, scossa dall’incidente aereo, annuncia tramite i propri media che il bilancio provvisorio dato dai primi soccorritori parla di 5 morti e diversi feriti, ma le cifre potrebbero salire nelle prossime ore quando si effettueranno tutti i controlli sopra l’aerea del quartiere occidente di Ghatkopar, tra i più popolosi della metropoli indiana. Secondo quanto riferito dalla polizia di Mumbai, le vittime sono il pilota, i tre passeggeri del charter e un passante travolto dall’aereo precipitato all’improvviso durante la fase di atterraggio all’aeroporto Juhu di Mumbai. Secondo le prime informazioni emerse da Times of India, l’aereo era un King Air C90 di proprietà della UYAviation: era in servizio ufficiale dal 1995 e potrebbe avere avuto un guasto prima di precipitare. L’alternativa è che si tratti di un errore umano in fase di atterraggio: al momento viene tenuta come ultima possibilità l’attentato-dirottamento del piccolo charter sul centro abitato di Mumbai.

STRAGE IN CENTRO ABITATO

Si tratta di una strage, per ora per fortuna dalle “piccole dimensioni” per quanto riguarda il numero vittime, ma resta negli occhi degli indiani in questo momento la paura per quanto visto stamane: avranno pensato ad un dirottamento, anche se al momento le ipotesi di investigazione portano ad altro. La metropoli di Mumbai è la capitale dello Stato centrale indiano di Maharashtra e in quel quartiere conta un elevato numero di densità per popolazione, come del resto in molte parti dell’India. Al momento sarebbe solo uno il passante senza vita per l’incidente aereo, ma sotto le macerie delle strade e delle case colpite potrebbero esserci molte più persone per ora ancora “non segnalate” dalle autorità locali.