Vertice con la Russia fissato per il prossimo 16 luglio a Helsinki e rapporti più distesi con Vladimir Putin: la giornata di oggi segna probabilmente un altro punto a favore del lavoro diplomatico di Donald Trump, il cui accordo per un summit deciso di comune accordo con Mosca è stato apprezzato anche dalla Cina, che guarda con favore al disgelo tra le due potenze. Non solo, nella giornata di oggi, il Presidente degli Stati Uniti, proprio a proposito dei rapporti col Cremlino, è tornato su una questione che gli sta a molto a cuore e che nei mesi precedenti ha fatto seriamente vacillare la sua amministrazione, ovvero il presunto coinvolgimento della Russia nelle Elezioni Presidenziali del 2016 che il magnate di New York vinse a sorpresa sull’avversaria democratica, Hillary Clinton. “Mosca continua a dire di non aver avuto nulla a che fare con le nostre Elezioni” ha twittato Trump, probabilmente non a caso, chiedendosi ironicamente dove siano le prove portate da James Comey, suo grande accusatore e da quegli agenti dell’FBI che lui senza mezzi termini definisce “disgraced” attualmente impegnati nell’indagine. “Perché non si indaga su Hillary/Russia” conclude Trump che allude a tante domande non risposte e a “tanta corruzione” per allontanare qualsiasi ombra sulla sua vittoria di due anni fa e preparare nel migliore dei modi le relazioni col Cremlino in vista del suddetto summit del 16 luglio. (Agg. di R. G. Flore)



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CINA, “DISTENSIONE PORTERA’ TRANQUILLITA'”

La speranza principale, al termine del vertice annunciato per il 16 luglio prossimo a Helsinki tra il coinquilino della Casa Bianca, Donald Trump e quello del Cremlino, Vladimir Putin, è certamente l’avvio di un disgelo tra Usa-Russia. Un auspicio che arriva non solo da parte del presidente finlandese. Come riporta AgenziaNova, anche la Cina ha salutato l’imminente summit che vedrà protagonisti i due leader mondiali ritenendo che un miglioramento delle relazioni tra Mosca e Washington potrebbe contribuire ad una maggiore stabilità. A riferirlo nella giornata odierna è stato il ministero degli esteri cinese che tramite il portavoce Lu Kang ha commentato: “Se gli Stati Uniti e la Russia possono rafforzare i contatti e il dialogo, sicuramente contribuiranno a promuovere la pace e lo sviluppo internazionale e contribuiranno anche a reagire congiuntamente alle sfide globali affrontate dalla comunità internazionale. Accogliamo con favore la decisione”. Secondo il portavoce, inoltre, Russia e Stati Uniti sono membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e importanti attori sulla scena internazionale, quindi hanno una enorme responsabilità soprattutto per quel che concerne il mantenimento della pace e della sicurezza. Stando a quanto anticipato dal Cremlino, al centro dell’incontro ci saranno temi importanti del calibro di stabilità strategica, controllo delle armi nucleari, crisi regionali in Siria e Ucraina, e situazione relativa alla penisola coreana e agli accordi nucleari iraniani. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



IL COMMENTO DEL PRESIDENTE FINLANDESE

Erano stati annunciati per oggi data e luogo dell’incontro tra il presidente Usa Trump ed il suo omologo russo Putin e così è stato: il vertice si terrà il prossimo 16 giugno a Helsinki. Al centro dell’incontro, come ampiamente previsto, i due leader parleranno dei rapporti tra Stati Uniti e Russia oltre che di sicurezza nazionale. La notizia del vertice è stata data in contemporanea dalla Casa Bianca e dal Cremlino, strada questa che si intende intraprendere anche dopo l’incontro che sembra contemplare tutti i presupposti per un disgelo dei rapporti. Questa almeno sembra essere la speranza del presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, commentando l’imminente summit che sarà organizzato nel paese scandinavo. “Ogni minimo passo volto ad alleviare le tensioni sarebbe nell’interesse di tutti”, ha dichiarato il presidente finlandese come riporta AgenziaNova.com. Niinisto ha ammesso di aver ricevuto già da alcuni giorni la richiesta di poter organizzare il vertice in terra finlandese: “Mi è giunta la scorsa settimana ad alto livello diplomatico, una nota congiunta dalla Russia e dagli Stati Uniti sulla possibilità di organizzare un incontro ad Helsinki”, ha dichiarato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



VERTICE USA-RUSSIA

Dopo la finale dei Mondiali di calcio 2018, andrà in scena un altro incontro decisivo. Il 16 luglio a Helsinki, in Finlandia, il presidente russo Vladimir Putin incontrerà quello americano Donald Trump. Si tratta del primo vero e proprio summit bilaterale tra i due. Il Cremlino in un comunicato ha precisato che si parlerà dello «stato attuale e le prospettive di sviluppo delle relazioni russo-americane», ma verranno affrontati anche i principali dossier internazionali e «i temi legati alla sicurezza nazionale». Mentre la Russia annunciava l’incontro, in contemporanea la Casa Bianca faceva lo stesso, peraltro all’indomani della visita a Mosca del consigliere per la Sicurezza nazionale Usa John Bolton. Il “falco” dell’Amministrazione Trump aveva incontrato il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov e lo stesso Putin proprio per preparare il terreno in vista del vertice. Trump però nella serata di ieri si è lasciato sfuggire quello che doveva restare per ora un segreto, da qui la decisione di rendere ufficiale la notizia.

TRUMP E PUTIN, INCONTRO A HELSINKI IL 16 LUGLIO

La Nato ha commentato con soddisfazione la notizia dell’incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump a Helsinki. «Accolgo con favore l’incontro tra il presidente Trump e il presidente Putin, perché credo nel dialogo e l’approccio della Nato nei confronti della Russia è quello del doppio binario» dove «il dialogo è segno di forza e non di debolezza». Così Jens Stoltenberg, il Segretario generale della Nato, al suo arrivo al vertice Ue. Inoltre, ha sottolineato che questo incontro bilaterale Usa-Russia è «totalmente in linea con l’approccio Nato. Non vogliamo una nuova guerra fredda né l’isolamento della Russia». Putin all’inizio del mese aveva detto di essere pronto a incontrare Trump, aggiungendo che molti Paesi erano pronti ad ospitare il vertice. C’era anche Vienna, la capitale austriaca, nel totonomi. La scelta è poi ricaduta sulla città finlandese. Putin e Trump comunque si sono già incontrati due volte a margine di altrettanti summit internazionali: il G20 ad Amburgo e il vertice dell’Apec in Vietnam.