La chiusura per 12 ore dell’aeroporto internazionale di Bali a causa della grande nuvola di cenere prodotta dall’eruzione vulcanica del Monte Agung ha provocato gravi disagi ai numerosi turisti rimasti letteralmente bloccati. Dopo la cancellazione di oltre 440 voli e i disagi per circa 75mila passeggeri, la situazione sembra essere migliorata in seguito alla riapertura dello scalo, come spiegato da RaiNews. Già alla fine del 2017 era stato necessario chiudere nuovamente l’aeroporto sempre per via dell’eruzione del Monte Agung. Una minaccia che, nel novembre scorso, porto a far chiudere lo scalo internazionale addirittura per tre giorni di fila. L’Indonesia non è affatto nuova a questi tipi di fenomeni trovandosi sulla ‘cintura di fuoco del Pacifico’, zona di collisione tra placche tettoniche, nonché teatro di numerosi terremoti ed eruzioni vulcaniche. Questa, infatti, è anche una zona dove si registra il maggior numero di vulcani attivi al mondo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



AEROPORTO DI BALI RIAPERTO, MA L’ATTIVITÀ PROSEGUE

E’ stato riaperto poco fa l’aeroporto di Bali, in Indonesia. 12 ore dopo la chiusura a seguito dell’eruzione del vulcano Agung, le autorità hanno deciso di far ripartire i voli, viste anche le migliaia di turisti che sono rimaste bloccate nella giornata di ieri. Autopo Purwo Nurgroho, facente parte dell’autorità indonesiana, ha spiegato che l’attività sismica sta proseguendo: «I micro tremori vengono ancora rilevati – ha ammesso – indicando che il magma si muove verso la superficie». Tale situazione non sembra però destare preoccupazione, e attualmente la scala rischio sulla Vona, Volcano Observatory Notice for Aviation, è di colore arancione, non abbastanza per cancellare nuovamente i voli, con la nube di cenere che si alza nel cielo per poco più di 5 km, e ciò non dovrebbe appunto influire sugli aerei. E’ stato inoltre diffuso un comunicato, in cui si spiega: «Ricordiamo ai turisti di Bali che non c’è alcun motivo per avere paura, si consiglia di rimanere nei propri hotel dove verranno costantemente informati sugli sviluppi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



UNA ZONA MOLTO TURISTICA

Si è risvegliato il vulcano Agung, noto monte attivo sito in Indonesia, non troppo distante dalla splendida Bali. L’aeroporto vicino è stato chiuso a seguito del fumo e delle ceneri che hanno invaso i cieli, e che potrebbero compromettere i voli degl’aerei. Una location da favola quella che sorge attorno all’Agung, dove vi sono decine di hotel e resort che attraggono ogni anno milioni di turisti. L’Indonesia, ed in particolare Bali, è infatti una delle mete più rinomate ad ogni estate, e anche quest’anno sono diversi gli italiani che hanno deciso di passare le proprie vacanze in questo paradiso. Peccato però che al pari della spettacolarità, va la pericolosità, visto che il vulcano Agung si è risvegliato l’anno scorso, e sta continuando ad eruttare, tenendo conto che l’ultima fuoriuscita di fumo risale a metà di questo mese. L’area è stata evacuata fino a quattro chilometri di distanza, ma le autorità sono convinte che a breve l’emergenza rientrerà, e che nel giro di poche ore l’aeroporto verrà riaperto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NUOVA ERUZIONE

A poche settimane dalla tremenda eruzione del Kilauea nelle Hawaii, un altro vulcano torna a farsi sentire. Si tratta dell’Agung, sito in Indonesia, a circa 70 chilometri di distanza da Bali, nota meta turistica. Il vulcano in questione è molto temuto dagli indonesiani, visto che l’ultima volta che eruttò in maniera importante, nel 1964, provocò la morte di 1.700 persone, e milioni di dollari di danni. Nelle scorse ore l’Agung ha ricominciato la sua attività sismica, costringendo le autorità a chiudere l’aeroporto di Bali vista la cenere e la polvere fuoriuscite a seguito dell’eruzione, che compromettono i voli. Decine quelli annullati, con la sola compagnia malese AirAsia che ha cancellato 22 partenze, ritardandone altre cinque.

IL VIDEO DELL’ERUZIONE DELL’AGUNG

Come riferito all’agenzia Afp da parte di Arie Ahsanurrohim, portavoce dell’aeroporto internazionale di Ngurah Rai, anche la Jet Star ha annullato 14 voli, ma secondo le autorità indonesiane, come riportato dall’edizione online di TgCom24, l’eruzione non dovrebbe peggiorare nelle prossime ore. Dall’anno scorso il vulcano è tornato regolarmente in attività, e durante il mese di novembre aveva già creato dei problemi ai voli e alla popolazione locale, minando il settore del turismo, fondamentale per la sopravvivenza della zona. In totale sono stati cancellati 450 voli per oltre 75mila passeggeri.