Al centro della recente intervista rilasciata dalla cancelliera Merkel alla Frankfurter Allgemeine Zeitung ci sono stati temi cruciali come sicurezza delle frontiere, migranti e politiche di asilo. “Sono la vera questione esistenziale per l’Europa”, ha asserito come riporta RaiNews. A sua detta, è necessario unificare il sistema ed è poi stata la stessa cancelliera a ritenere che parte dell’insicurezza del nostro Paese sia dovuta alla solitudine nell’emergenza profughi. Certamente la Merkel ha posto l’accento sul tema cruciale del momento, facendo in qualche modo una sorta di mea culpa ma allo stesso tempo riconoscendo anche le difficoltà dell’Italia in materia. Tematica, questa, che continua a dividere l’opinione pubblica italiana e che quasi certamente sarà affrontata sotto una nuova prospettiva alla luce del nuovo governo che ha tutta l’intenzione di chiedere maggiore collegialità nell’accoglienza all’UE ed al tempo stesso si tenterà di limitare gli sbarchi vigilando sulle ong. “La sicurezza delle frontiere, la politica di asilo comune e la lotta alle ragioni dell’esodo dei migranti sono la vera questione esistenziale per l’Europa”, ha aggiunto la Merkel che pone l’accento anche sulle possibili soluzioni. “Abbiamo bisogno di un sistema comune dell’asilo e misure comparabili nella decisione su chi rimane e chi no”, dice. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“ITALIA LASCIATA SOLA DOPO IL CROLLO DELLA LIBIA”

La cancelliera tedesca Angela Merkel è intervenuta nelle scorse ore tornando a parlare del tema migranti. Una questione tornata fortemente d’attualità in Italia alla luce delle nuove dichiarazioni del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, proprio sui continui sbarchi. Intervistata dai microfoni del quotidiano Frankfurter Allgemeine am Sonntag, il primo ministro tedesco ha ammesso alcuni errori commessi nei confronti del nostro paese: «Parte dell’insicurezza in Italia – si legge su Il Fatto Quotidiano – ha la sua origine proprio dal fatto che gli italiani, dopo il crollo della Libia, si sono sentiti lasciati soli, nel compito di accogliere così tanti migranti». Dichiarazioni senza dubbio meritevoli di attenzione quelle della Merkel, che poi ha auspicato una maggiore collaborazione fra tutte le nazioni europee per affrontare al meglio questa tematica.



“SERVE UN SISTEMA COMUNE DELL’ASILO”

«Abbiamo bisogno di un sistema comune dell’asilo e misure comparabili nella decisione su chi rimane e chi no», ha aggiunto la cancelleria tedesca, proseguendo «La sicurezza delle frontiere, la politica di asilo comune e la lotta alle ragioni dell’esodo dei migranti sono la vera questione esistenziale per l’Europa». La Germania ha accolto un milione di siriani nel 2015, ed è uno dei paesi che più ha partecipato all’attività di ricollocamento degli immigrati sbarcati in Italia e in Grecia. A breve potrebbe venire istituito «un ente europeo per l’asilo», ha proseguito la Merkel, mentre la Frontez, trasformata di recente nell’Agenzia per le frontiere, diverrà «nel medio periodo una vera polizia di frontiera con competenze europee». Questa tema pregnante verrà affrontato martedì prossimo a Lussemburgo in occasione della riunione dei ministri dell’Interno Ue, dove però mancherà il capo del Viminale perché impegnato nel voto di fiducia in senato.

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