E’ scattato l’allarme in Cina a seguito di una serie di attacchi acustici. Il Dipartimento di Stato americano ha denunciato la questione per la seconda volta in poche settimane, a seguito di una serie di malesseri che hanno colpito alcuni diplomatici in tutta la Cina. Come si legge sull’edizione online del quotidiano Il Messaggero, gli Stati Uniti invitano i propri concittadini a recarsi da un medico nel caso in cui si verificassero «inconsueti e inspiegabili sintomi fisici o nell’eventualità di fenomeni acustici e sensoriali o di altri problemi alla salute». La nota prosegue sottolineando come «un dipendente del governo Usa in Cina ha sofferto di un incidente coerente con quanto accaduto al personale governativo americano a L’Avana, Cuba».



LA SECONDA VOLTA DOPO MAGGIO

L’amministrazione USA fa riferimento agli attacchi acustici avvenuti nel 2016 a Cuba, episodio che si sta ripetendo appunto in queste ore in Cina. La precedente denuncia di un attacco acustico si era verificata lo scorso mese, a maggio, precisamente a Guangzhou, città sita nel Canton, mentre pare che ora l’allerta sia scattata in molte altre regioni della Cina, e a riportare danni fisici sarebbero diversi cittadini americani, alcuni dei quali sono stati rimpatriati. La Cina ha spiegato di essersi subito mossa per indagare e cercare di fare chiarezza sull’episodio, rispondendo anche direttamente agli Stati Uniti. Pare che gli stessi cinesi non abbiano riscontrato elementi tali da far pensare ad un attacco acustico: il giallo diplomatico si infittisce…

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