Le divisioni tra i Paesi dell’Unione europea non si sono affatto colmate dopo il Consiglio europeo, ma Emmanuel Macron resta fiducioso sul progetto di unità. Ieri il presidente francese ha parlato con Andrej Babis, premier della Repubblica Ceca, e quello della Slovacchia, Peter Pellegrini, in occasione del centenario della fondazione dell’esercito cecoslovacco. Al loro fianco ha smentito le vici di blocchi all’interno dell’Ue: «In questi tempi difficili, dobbiamo al contrario ritrovare un volto di unità ed efficacia, nel rispetto della nostra storia comune» ha dichiarato Macron, invitando ad uscire da una «logica fatale dei blocchi». Il leader dell’Eliseo ha poi ribadito che nel Consiglio europeo sono state trovate «delle soluzioni comuni sulla questione migratoria». A proposito dell’accordo ha aggiunto: «È un segnale molto positivo per gli europei che stanno perdendo la fiducia nell’Ue». Eppure poco dopo la firma delle conclusioni finali del vertice di Bruxelles, Macron ha avuto un botta e risposta pungente con l’Italia. Il leader francese, che ha convinto il nostro Paese a firmare il documento finale, si è poi affrettato a spiegare che il trattato di Dublino non si cambia. Un punto controverso che ha spinto il premier italiano Giuseppe Conte a smentirlo.



UE, MACRON: “RITROVIAMO UNITÀ”. E LA PROPOSTA DI TRUMP…

In queste ore però in Francia tiene banco la “proposta indecente” del presidente statunitense Donald Trump. Pare che durante l’incontro ad aprile avvenuto alla Casa Bianca il leader Usa suggerì al presidente francese di far uscire la Francia dall’Unione europea. Il retroscena è stato svelato dal Washington Post, che ha citato fonti a Bruxelles. «Perchè non lasci l’Ue?» avrebbe chiesto Trump a Macron. In cambio avrebbe offerto un accordo commerciale bilaterale, «a condizioni migliori» di quelle dell’Ue nel suo insieme. Non sembra casuale allora il fatto che Trump negli ultimi mesi abbia moltiplicato gli attacchi all’Ue, denunciando a più riprese le «ingiuste» pratiche commerciali, in particolare nel settore automobilistico. Ma Macron non ha voluto commentare: «Le cose dette a porte chiuse dovrebbero rimanere a porte chiuse. Non penso che sia sempre bello ripeterle». Poi però ha aggiunto: «So che gli impegni che ho assunto in Europa poco più di un anno fa sono sufficienti per farvi immaginare la mia risposta se una tale domanda fosse stata posta».

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