I leader dei paesi Nato hanno redatto un documento finale in cui viene comunque compiuto un primo passo verso Washington e la richiesta del Presidente Trump di raddoppiare gli investimenti sulla spesa militare: “Condivideremo equamente la responsabilità della nostra difesa reciproca, tutti gli alleati hanno aumentato le loro spese per la Difesa, i loro investimenti in capacità militare e il numero delle forze nelle operazioni“. “Tuttavia – specifica quella che è stata ridatta come la dichiarazione conclusiva dei leader della Nato in seguito al vertice, – anche se abbiamo voltato l’angolo, dobbiamo fare di più e ci saranno nuovi progressi: siamo ancorati all’impegno in materia di investimenti nella Difesa presi nel 2014 e renderemo conto ogni anno dei piani nazionali per onorarlo.” (agg. di Fabio Belli)



“STANCHI DI PAGARE PER GLI ALTRI”

E’ stato un Trump incontenibile quello che si è rivolto agli alleati della Nato, mettendo in guardia sul fatto che gli Stati Uniti non hanno effettivamente più intenzione di coprire le magagne economiche altri. “Molti Paesi non stanno pagando ciò che essi dovrebbero e, francamente, molti Paesi ci devono un’incredibile somma di denaro. Per quanto mi riguarda, sono dei delinquenti perché gli Stati Uniti devono pagare per loro.” Le inadempienze degli altri Stati potrebbero essere l’asso nella manica di Trump per avere maggior peso politico e imporre il raddoppio delle risorse da destinare alla spesa militare richiesto alla Nato. A livello economico gli Stati Uniti stanno mostrando i muscoli da diverso tempo soprattutto verso l’Europa, e la tensione diplomatica con la Germania potrebbe essere destinata a salire ancora. (agg. di Fabio Belli)



L’ATTACCO ALLA GERMANIA

Una provocazione a tutti gli effetti quella lanciata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, agli alleati della Nato, ai quali ha chiesto di accrescere le loro spese militari al 4% del Pil, ovvero il doppio dell’obiettivo del 2% fissato per il 2024. Il Tycon tramite Twitter nelle ultime ore ha rilanciato la sua linea domandandosi: “Che senso ha la Nato se la Germania paga alla Russia miliardi di dollari per gas ed energia? Perché ci sono solo 5 su 29 Paesi ad aver rispettato il loro impegno? Gli Usa pagano per la protezione dell’Europa e poi perdono miliardi in commercio”. Quindi Trump ha aggiunto il pagamento del 2% del Pil immediatamente e non nel 2025. Già durante il vertice Nato a Bruxelles il presidente Usa aveva invitato i Paesi dell’Alleanza Atlantica a rispettare sin da subito il loro impegno di destinare il 2% del Pil alle spese per la difesa. Al tempo stesso ha esortato gli Stati dell’Organizzazione a raddoppiare le spese militari. Se nel 2010 gli Usa spendevano il 4,81% del Pil nella difesa, per il 2018 le stime si sono abbassate al 3,5%. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SCONTRO USA-MERKEL: RAPPORTI CON UE AI FERRI CORTI

Donald Trump ha messo sul piatto la sua proposta “provocatoria”: ogni Paese alleato della Nato dovrà versare il 4% del proprio Pil per le spese destinate alla Difesa. Se si cercava un modo per smorzare i toni dei rapporti tesi tra Usa e Ue questo era certamente l’ultimo dei modi: la notizia riferita dal presidente bulgaro Rumen Radev è stata poi subito confermata dalla Casa Bianca, con la reazione alquanto sgomenta degli altri alleati europei che vedono sempre meno di buon occhio il presidente americano. Jens Stoltenberg ha fatto solo un riferimento “vago” alla richiesta, spiegando “Mi concentrerei sul 2%, che è quello che abbiamo concordato». Questa mattina era stato lo stesso Trump ha spiegare nella bilaterale con il segretario generale che «nell’ultimo la Nato ha raccolto 40 miliardi di dollari, ma non è abbastanza», riferendosi ai Paesi europei, specie la Germania della Merkel, che spendono troppo poco rispetto agli Stati Uniti d’America. Eppure la bozza che i leader stanno preparando – la riporta Repubblica – contiene un frammento che al momento mal si sposa con la richiesta di Trump, rischiando così una simile fine dei documenti finali al G7: «Dobbiamo fare di più e ci saranno nuovi progressi: siamo ancorati all’impegno in materia di investimenti nella difesa presi nel 2014 e renderemo conto ogni anno dei piani nazionali per onorarlo». (agg. di Niccolò Magnani)

STOLTENBERG PROVA A RICUCIRE

Stoltenberg prova a mediare ma è molto dura nella condizioni in cui versa ad oggi il rapporto tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea: dopo il G7 in Canada si è ampliata enormemente la distanza tra Donald Trump e gli alleati Ue e anche nelle Alleanza Atlantica si conferma il disagio con effetti potenzialmente imprevedibili. Al “disgelo” lanciato nelle ultime ore dalla diplomazia Usa, risponde anche quella tedesca: «Siamo partner, siamo buoni partner e desideriamo continuare a collaborare nel futuro», ha spiegato poco fa la Cancelliera Angela Merkel appena dopo il primo incontro con l’omologo americano. «Abbiamo un’opportunità di avere uno scambio su questioni – ha sottolineato la leader Cdu – come le migrazioni e sul futuro delle nostre relazioni commerciali». Intanto il segretario generale dell’Alleanza Altantica prova a ricucire tutte le tensioni, impresa alquanto ardua al momento: Trump sta lontano anni luce, anche nelle foto e occasioni pubbliche di oggi, da Trudeau (premier Canada) e la stessa Cancelliera, preferendo la compagnia del presidente turco Erdogan e della premier britannica Theresa May. Di contro, il ruolo centrale lo riveste ancora una volta Emmanuel Macron che ha una certa influenza sul collega Usa e allo stesso tempo non ha ancora “strappato” con la Merkel: come riporta l’Ansa, intanto, «Il premier Giuseppe Conte è rimasto inizialmente per lo più in disparte, limitandosi a qualche stretta di mano con alcuni leader, tra cui May». Se questa è un’alleanza atlantica.. (agg. di Niccolò Magnani)

CONTE, “ALLARME E MINACCE DA FRONTE SUD”

Prima lo scontro, poi il (tentato) disgelo: secondo Donald Trump, sebbene siano uscite critiche piuttosto pesanti durante la bilaterale con Stoltenberg prima del vertice Nato, «i rapporti con Angela Merkel sono ottimi». Non sembravano, a dire il vero, poi così idilliaci vedendo le ultime uscite di entrambi i leader, specie se teniamo conto lo scontro di fuoco avvenuto durante il non lontanissimo G7 in Canada di un mesto fa. Mentre si affacciano tutti i leader Nato all’importante vertice di Bruxelles, il Premier Conte lancia l’allarme sul fronte Sud: «È interesse dell’Italia rafforzare il fronte sud e in questa prospettiva l’Hub di Napoli è un passaggio molto importante. Temiamo sul fronte Sud per quanto riguarda il terrorismo, sono minacce molto significative», ha spiegato il Presidente del Consiglio. Non solo, per Conte anche dalla stessa immigrazione potrebbero arrivare pericoli di foreign fighters, il che lega a stretto filo tanto la Nato quanto la stessa Unione Europea divisa sul fronte migranti. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg intanto tende la mano all’alleato italiano e spiega «Sono grato all’Italia non solo perché ospita il comando sud della Nato a Napoli ma anche per il ruolo che svolge a sud. L’hub sarà dichiarato pienamente operativo – ha aggiunto il segretario – ed è importante per valutare, analizzare, seguire ed affrontare le minacce che provengono da sud». (agg. di Niccolò Magnani)

MERKEL: “GERMANIA INDIPENDENTE DA RUSSIA E DA TUTTI”

Arriva la pronta replica della cancelliera Angela Merkel alle accuse e forti critiche lanciate da Donald Trump all’inizio del vertice Nato a Bruxelles: «la Germania prendere le sue decisioni in modo indipendente. Possiamo presentare le nostre proposte politiche, possiamo prendere decisioni indipendenti», spiega la Merkel che rimanda al mittente le accuse di “servire e arricchire i russi” fatta da Donald Trump nel bilaterale con il segretario generale Nato Stoltenberg. Quest’ultimo, prima dell’avvio del vertice ha fatto sapere che «Non è scritto nella pietra che sarà lì per sempre l’alleanza tra i due lati dell’Atlantico, anche se questa è stata la pietra sulla quale è costruita la Nato. Penso che sia possibile preservarla ma serve un impegno politico. Ed è nell’interesse sia di Europa che di Usa e Canada restare insieme». Arrivato a Bruxelles anche il premier Conte che ha spiegato subito ai cronisti asserragliati fuori dall’Alleanza Atlantica come «l’Italia qui per ribadire la nostra fedeltà all’Alleanza atlantica». (agg. di Niccolò Magnani)

TRUMP ATTACCA LA GERMANIA

Il livello dello scontro è tutt’altro che banale in seno alla Nato: dopo la querelle alla vigilia del vertice, oggi arriva il duro affronto del Presidente americano davanti agli alleati riuniti nel quartier generale della Nato. «La Germania è prigioniera della Russia sull’energia e poi noi dovremmo proteggerla dalla Russia, ce lo spieghi»: la sfida di Trump alla Merkel è evidente e non si scopre certo oggi, con i tedeschi considerati i “peggiori alleati” all’interno della Nato. «Ci sono paesi come la Polonia che invece non accetterebbero il gas russo perché sarebbero prigionieri della Russia», ha proseguito il Presidente Usa davanti alla bilaterale con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che ha subito replicato «Il presidente Usa Donald Trump ha usato un linguaggio diretto sulle spese della difesa, ma tutti gli alleati sono d’accordo». Non solo, secondo ancora il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, «Gli alleati si sono impegnati nell’aumentare le spese della difesa” al 2% entro il 2024 e ci stiamo muovendo sulla giusta direzione». (agg. di Niccolò Magnani)

LE REPLICHE DI TUSK E JUNCKER

Le parole di Donald Trump non sono passate inosservate ai partner della Nato e dell’Unione Europea. La questione della difesa e del 2 per cento del Pil sta creando un clima di tensione non indifferente, tanto che il presidente degli Stati Uniti potrebbe optare per un disimpegno americano. Sulla vicenda è intervenuto ancora una volte il presidente dell’Unione Europea Donald Tusk, che ha sottolineato: “Oggi spendiamo molte volte di più della Russia e tanto quanto la Cina. Non ci sono dubbi che questo è un investimento nella difesa e sicurezza comune europea e americana, cosa che non può essere detta con certezza della spesa russa e cinese”. Queste, riportate, le parole del presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker: “L’Europa ha deciso di assumersi la sua responsabilità per la sua sicurezza. Nato e Unione Europea sono partner naturali”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

“INCONTRO CON PUTIN PIU’ FACILE”

Donald Trump è sbarcato a Bruxelles, il presidente degli Stati Uniti d’America sarà il grande protagonista del vertice Nato in programma oggi, mercoledì 11 luglio, e domani, giovedì 12 luglio 2018. Vi abbiamo parlato delle polemiche legate alla spesa degli alleati per la difesa globale, con gli Usa che mettono mano al portafoglio più degli altri Paesi, in particolare della Germania, nonostante i benefici siano minori, secondo il tycoon. Un vertice in programma alla vigilia dell’atteso incontro con Vladimir Putin, presidente della Russia, che al momento sembra più semplice da affrontare rispetto al dialogo con gli alleati europei. Lo stesso Trump, ieri mattina, ha sottolineato: “Allora: ho la Nato, ho il Regno Unito che è un po’ sottosopra, e ho Putin. Francamente Putin potrebbe essere il più facile di tutti, chi l’avrebbe mai detto”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

“EUROPA BENEFICIA DELLA DIFESA PIU’ DI NOI”

Donald Trump-Alleati, clima di alta tensione in vista del vertice Nato in programma a Bruxelles. Il presidente americano ha evidenziato che l’Europa beneficia dell’Europa ben di più degli Stati Uniti d’America e non sono mancate le stilettate. Alessandro Minuto Rizzo, diplomatico italiano ex vice-segretario generale dell’Alleanza e oggi presidente della Nato Defense College Foundation, ha analizzato ai microfoni di Repubblica: “Io spero proprio che Trump conterrà i suoi messaggi anti-europei a quello che è necessario alla sua politica “domestica”, spero che non si presenti al vertice con Vladimir Putin in Finlandia dopo aver demolito più del necessario l’Alleanza che l’America stessa guida. Capiremo meglio anche qual è stato in queste settimane il ruolo del suo nuovo Consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, che alla Casa bianca ha sostituito il generale McMaster, un funzionario che sul campo ha sperimentato l’importanza strategica della Nato per gli interessi americani”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

“INADEMPIENTI RIMBORSERANNO USA”

Nato, Donald Trump contro alleati: “Inadempienti rimborseranno Usa”. Il presidente degli Stati Uniti d’America bacchetta i colleghi dell’Alleanza Atlantica, sottolineando che dovrebbero rimborsare il suo Paese per gli arretrati. Duro il commento su Twitter del tycoon: “Molti Paesi della Nato, che ci si aspetta che difendiamo, non solo sono al di sotto del loro attuale impegno del 2 per cento (che è già basso), ma sono anche inadempienti da molti anni nei pagamenti che non sono stati fatti. Rimborseranno gli Stati Uniti?”. Vigilia di fuoco, dunque, in vista del vertice Nato in programma a Bruxelles domani 11 luglio e giovedì 12 luglio 2018. Nel mirino di Trump le scarse risorse dedicate alla Difesa: solo cinque Paesi utilizzano il 2 per cento del Pil a tal proposito una situazione “che non è accettabile, non è corretta, le spese per la difesa della Nato sono utili molto di più all’Europa che agli Stati Uniti”.

NATO, TRUMP CONTRO GLI ALLEATI

Donald Trump ha poi continuato tramite il suo profilo Twitter: “L’Unione Europea rende impossibile per i nostri agricoltori, lavoratori e società fare business in Europa (gli Usa hanno 151 miliardi di dollari di deficit commerciale) e poi vogliono che noi li difendiamo felicemente attraverso la Nato e paghiamo gentilmente per questo. Non funziona proprio”, la dura analisi del presidente statunitense. Come evidenziato dai colleghi di Repubblica, nel mirino di Trump c’è soprattutto la Germania di Angela Merkel, rea di esportare troppo negli Stati Uniti e di pagare invece troppo poco per la sua difesa. “La Germania spende l’1 per cento e gli Stati Uniti il 4 per cento, l’Europa beneficia della Nato molto più di noi”, ha sottolineato Trump, che potrebbe anche annunciare a sorpresa una riduzione dell’impegno americano in Europa. Non è tardata ad arriva la replica Ue, con il commissario Donald Tusk che ha commentato: “Gli Usa non hanno nessun miglior alleato dell’Ue e Trump che da un pò di tempo ormai critica la Ue quasi quotidianamente lo deve ricordare domani al vertice Nato ma soprattutto quando incontrerà il presidente russo Putin a Helsinki”. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore, clima rovente in casa Nato…